INTRODUZIONE AL LIBRO DI GIOSUE'
Caratteristiche
principali
Il libro di Giosuè narra la
conquista della terra di Canaan sotto la guida di Giosuè, successore di
Mosè.
E' possibile riconoscere facilmente
tre grandi parti:
1) La conquista della terra di
Canaan (capitoli 1- 12);
2) La divisione della
terra promessa (capitoli 13-21);
3) La fine della
vita di Giosuè (capitoli 22-24).
Dando una
terra al suo popolo, Dio porta a compimento una promessa fatta ai patriarchi
d'Israele e rinnovata in seguito a Mosè. Nella storia delle relazioni tra
Dio e il suo popolo, la conquista di Canaan ha un valore paragonabile a quello
dell'esodo dall'Egitto. Come la liberazione dall'Egitto, anch'essa è
caratterizzata dagli interventi di Dio che combatte accanto al suo popolo,
assicurandogli successo e vittoria.
La
ripartizione e l'assegnazione dei territori, già conquistati o da
conquistare, mostrano concretamente la sollecitudine di Dio, che assicura a
tutti gli Israeliti di poter godere del possesso della terra. In questa
prospettiva vanno lette le lunghe liste di località, contenute in alcuni
capitoli del libro (per esempio i capitoli
13.15.16).
Il libro di Giosuè ricorda che
la fedeltà di Dio alle promesse esige come risposta un impegno del
popolo. L'inserimento degli Israeliti tra popolazioni straniere che non
conoscono il vero Dio comporta nuovi rischi di infedeltà. Perciò
Giosuè darà a questo impegno la forma di un rinnovamento solenne
dell'alleanza, in occasione dell'assemblea di Sichem, con il racconto della
quale si chiude il libro (capitolo 24). Il popolo sceglie di servire Dio. Si
apre a questo punto la lunga storia degli Israeliti e della loro terra, il cui
possesso sarà continuamente rimesso in questione, così come
continuamente dovranno essere ricordate al popolo le esigenze della scelta
fatta.
Autore e ambiente
storico
Non è facile indicare l'autore del
libro di Giosuè, che usa raccolte di tradizioni antiche sulla conquista
della terra di Canaan. Certamente egli utilizza materiale già più
o meno elaborato in brani e in unità letterarie e costituito da liste,
racconti storici, racconti liturgici, ecc.
Il
libro, come l'abbiamo oggi, è fatto risalire da alcuni studiosi all'epoca
dell'esilio, quando un redattore con un processo di schematizzazione e di
generalizzazione attribuisce al solo Giosuè tutta la conquista della
terra di Canaan, che sembra invece il frutto di una lenta penetrazione nel
territorio. E' pure certo che l'autore vuole mostrare la conquista come opera
esclusiva di Dio, che combatte accanto e talvolta al posto d'Israele. Nel libro
vi sono idee ed espressioni simili a quelle del
Deuteronomio.
Schema
-
Il popolo d'Israele conquista la terra promessa 1, 1-13, 7
- La divisione della terra promessa 13, 8-21,
45
- Il popolo d'Israele e il suo Dio 22, 1-24,
33
IL POPOLO D'ISRAELE CONQUISTA LA TERRA PROMESSA
CAPITOLO
1
DIO SCEGLIE UN NUOVO CAPO: GIOSUE'
1 Dopo la morte di
Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun
e aiutante di Mosè:
2 «Il mio servo
Mosè è morto. Ora preparati ad attraversare il fiume Giordano con
tutto il popolo d'Israele e va' nella terra che sto per darvi.
3 Come ho promesso a Mosè, ho deciso di
dare a voi ogni palmo di terra che calpesterete.
4 I vostri confini si estenderanno dal deserto a
sud, fino ai monti del Libano a nord; dal grande fiume Eufrate a est, attraverso
tutto il territorio degli Ittiti, fino al mar Mediterraneo a
ovest.
5 «Finché vivrai nessuno
potrà fermarti, perché io sarò con te, come sono stato con
Mosè, non ti lascerò e non ti abbandonerò mai.
6 Sii forte e coraggioso perché sarai tu
a dare al popolo la terra che io ho promesso ai vostri padri.
7 Sii fermo e risoluto. Agisci sempre secondo
gli insegnamenti di Mosè, mio servo. Non deviare mai da essi. Se farai
così avrai successo in tutte le tue imprese.
8 Non trascurare mai la lettura del libro della
legge: meditala giorno e notte e mettila in pratica; allora riuscirai bene in
ogni tuo progetto.
9 «Ricordati che devi
essere forte e coraggioso. Io, il Signore tuo Dio, sarò con te, dovunque
andrai. Perciò non avere paura e non perderti mai di
coraggio».
GIOSUE' ORGANIZZA L'AVANZATA
10 Allora Giosuè
comandò ai responsabili del popolo
11 di
passare in mezzo all'accampamento e di dare quest'ordine: «Fate provvista
di viveri, perché fra tre giorni attraverseremo il fiume Giordano per
andare a occupare la terra che il Signore, nostro Dio, sta per darci in
possesso».
12 Poi Giosuè si rivolse
alle tribù di Ruben e di Gad e di metà della tribù di
Manasse:
13 - Ricordatevi le parole di
Mosè, servo del Signore: «Il Signore, vostro Dio, vi fa abitare in
pace in questa terra al di qua del Giordano.
14
Le vostre mogli, i bambini, il bestiame rimarranno qui nella terra assegnata a
voi da Mosè; voi soldati, armati per la battaglia, precederete invece gli
altri Israeliti, vostri fratelli. Li aiuterete a
combattere
15 finché il Signore non
avrà dato loro in possesso la terra al di là del fiume e li
farà vivere in pace come voi. Allora potrete tornare al di qua del
Giordano nella terra che Mosè vi ha
assegnato».
16 Essi risposero a
Giosuè:
- Faremo tutto quel che ci hai
ordinato e andremo dovunque ci manderai;
17 come
abbiamo sempre ubbidito a Mosè, così ubbidiremo anche a te. Il
Signore, tuo Dio, sarà con te come è stato con Mosè.
18 Se qualcuno si ribellerà a te e
disubbidirà anche a uno solo dei tuoi ordini, sarà messo a morte.
Tu sii forte e coraggioso.
CAPITOLO
2
UN'AZIONE DI SPIONAGGIO A GERICO
1 Allora Giosuè, figlio
di Nun, dall'accampamento di Sittim, mandò due spie a esplorare di
nascosto il territorio e soprattutto la città di Gerico. Giunti in
città, i due andarono ad alloggiare in casa di una certa Raab, che era
una prostituta.
2 Ma il re di Gerico fu informato
che quella notte erano arrivate alcune spie degli Israeliti per esplorare il
paese.
3 Allora il re fece sapere a
Raab:
- Gli uomini che sono entrati in casa tua
sono delle spie. Falli uscire.
4 La donna li
aveva già nascosti e rispose alle
guardie:
- Sì, è vero, sono passati
qui da me due uomini; ma non so da dove venivano.
5 Al tramonto, quando stava per chiudersi la
porta della città, sono usciti senza dirmi dove sarebbero andati. Se li
inseguite subito, li potrete raggiungere.
6 Raab
invece li aveva fatti salire sulla terrazza e li aveva nascosti sotto un mucchio
di steli di lino.
7 Le guardie andarono a
cercarli lungo la strada fino al Giordano e la porta della città si
chiuse dietro di loro.
ACCORDO DELLE SPIE CON RAAB
8 I due Israeliti non si erano
ancora coricati quando Raab salì da loro sulla
terrazza
9 e
disse:
- So che il Signore ha deciso di dare a
voi questo territorio. Qui a Gerico siamo terrorizzati e anche gli abitanti
della regione hanno una gran paura di voi.
10
Abbiamo infatti saputo che il Signore ha prosciugato le acque del mar Rosso
davanti a voi, quando siete usciti dall'Egitto. Sappiamo anche che al di
là del Giordano avete sterminato i due re amorrei, Sicon e Og.
11 A queste notizie ci siamo persi di coraggio
e, impauriti, nessuno osa fiatare davanti a voi, perché il Signore,
vostro Dio, è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra.
12 Io sono stata leale con voi. Ora giuratemi,
per il Signore, che anche voi tratterete con benevolenza sia me, sia la mia
famiglia. Datemi un segno sicuro
13 e
promettetemi che avremo salva la vita io, mio padre, mia madre, i miei fratelli,
le mie sorelle e tutti gli altri parenti. Non fateci
uccidere!
14 Gli uomini
risposero:
- D'accordo! te lo giuriamo sulla
nostra vita.
Però non svelare a nessuno i
nostri piani. Quando il Signore ci darà questa terra, manterremo la
nostra parola e vi tratteremo da amici.
15 Allora
Raab li fece scendere dalla finestra con una corda, perché la sua casa si
trovava proprio sulle mura della città.
16 Disse loro:
-
Per non farvi prendere dai vostri inseguitori, andate verso la montagna. Restate
nascosti là tre giorni; quando saranno tornati indietro, allora voi
potrete riprendere la vostra strada.
17 Gli
Israeliti le dissero:
Noi manterremo il nostro
giuramento alle seguenti condizioni:
18 quando
noi entreremo nel vostro territorio, tu legherai questa cordicella di filo rosso
alla finestra dalla quale ci hai fatti scendere; farai venire in casa tuo padre,
tua madre, i tuoi fratelli e tutti i tuoi parenti.
19 Se qualcuno uscirà di casa e
verrà ucciso non sarà colpa nostra ma sua. Noi saremo responsabili
solo della vita di chi sta in casa.
20 Non
lasciarti sfuggire nemmeno una parola sui nostri piani, altrimenti noi ci
sentiremo sciolti dal nostro giuramento.-
21
D'accordo! - rispose Raab, - e li lasciò
andare.
Quando furono partiti, Raab legò
la cordicella rossa alla finestra.
RITORNO DELLE SPIE
22 I due uomini raggiunsero la
montagna e si nascosero. I loro inseguitori li cercarono dappertutto per tre
giorni senza trovarli, dopo di che ritornarono a
Gerico.
23 Allora i due uomini scesero dalla
montagna e passarono il fiume. Ritornarono da Giosuè, figlio di Nun, gli
raccontarono tutto
24 e conclusero:
«Certamente Dio sta per mettere nelle nostre mani tutto questo territorio.
Già gli abitanti tremano di paura davanti a
noi».
CAPITOLO
3
PREPARATIVI PER IL PASSAGGIO DEL GIORDANO
1 Giosuè fece levare le
tende di buon mattino. Gli Israeliti partirono da Sittim e si accamparono nei
pressi del Giordano, in attesa di attraversarlo.
2 Dopo tre giorni i responsabili passarono in
mezzo all'accampamento
3 e diedero al popolo
quest'ordine: «Quando vedrete i sacerdoti della tribù di Levi
sollevare l'arca dell'alleanza del Signore, Dio vostro, avanzate anche voi e
seguitela,
4 così saprete quale strada
dovrete fare dal momento che non siete mai passati di qua. Però non
avvicinatevi, ma lasciate tra voi e l'arca la distanza di circa un
chilometro».
5 Giosuè disse al
popolo: «Preparatevi con un rito di purificazione, perché domani il
Signore farà in mezzo a voi qualcosa di
straordinario».
6 Poi ordinò ai
sacerdoti di prendere l'arca dell'alleanza e di passare alla testa del popolo.
Essi sollevarono l'arca e si misero in cammino davanti al popolo.
7 E il Signore disse a Giosuè: «Oggi
comincerò a far crescere in tutto il popolo la stima per te. Gli
Israeliti devono sapere che io sarò con te proprio come sono stato con
Mosè.
8 Ordinerai ai sacerdoti che
portano l'arca dell'alleanza di fermarsi alle acque del Giordano, appena avrete
raggiunta la riva».
9 Allora Giosuè
disse al popolo: «Venite ad ascoltare le parole del Signore vostro Dio.
10 Quel che tra poco accadrà sarà
per voi il segno che il Dio vivente è in mezzo a voi e certamente
scaccerà dinanzi a voi i Cananei, gli Ittiti, gli Evei, i Perizziti, i
Gergesei, gli Amorrei e i Gebusei.
11 Ecco,
l'arca dell'alleanza del Signore di tutta la terra sta per passare il Giordano
dinanzi a voi.
12 Ora scegliete tra voi dodici
uomini, uno per ogni tribù d'Israele.
13
Appena i sacerdoti che portano l'arca del Signore, Dio di tutta la terra,
avranno messo i piedi nel fiume, il Giordano si dividerà in due. Le acque
che scendono dalla parte superiore si arresteranno, formando una muraglia
d'acqua».
PASSAGGIO DEL FIUME
14-15 Era la stagione del
raccolto. In quel periodo il Giordano è in piena. Dopo che il popolo ebbe
levato le tende per attraversare il fiume, i sacerdoti che presero l'arca
dell'alleanza si misero in cammino davanti a tutti. Appena i sacerdoti misero
piede nel Giordano,
16 le acque che scendevano
da nord si fermarono e formarono come una muraglia; crebbero a tal punto da
raggiungere Adama, la città che è presso Zartan; le acque che
scorrevano verso il mar Morto scomparvero.
Il
popolo poté attraversare il fiume in direzione di Gerico,
17 mentre i sacerdoti che portavano l'arca
dell'alleanza restarono fermi nel mezzo del fiume finché tutto il popolo
passò il Giordano a piedi
asciutti.
CAPITOLO
4
DODICI PIETRE COME MONUMENTO
1 Quando tutta la gente ebbe
attraversato il Giordano, il Signore disse a Giosuè:
2 «Scegliete dodici uomini, uno per ogni
tribù,
3 e ordinate loro di prendere
dodici grosse pietre dal letto del Giordano, dal posto dove si sono fermati i
sacerdoti. Portatele con voi e mettetele nel luogo dove vi accamperete questa
notte».
4 Allora Giosuè
convocò i dodici uomini da lui scelti, uno per ogni tribù di
Israele,
5 e disse loro: «Passate in mezzo
al Giordano davanti all'arca del Signore, vostro Dio, e caricatevi sulle spalle
una pietra ciascuno, una per tribù.
6
Queste dodici pietre ricorderanno al popolo d'Israele quel che Dio ha fatto per
lui. In futuro, quando i vostri figli vi chiederanno: "Quale significato hanno
per voi queste pietre?",
7 risponderete che esse
ricordano a tutti e per sempre il giorno in cui le acque del Giordano si
divisero al passaggio dell'arca
dell'alleanza».
8 Gli Israeliti eseguirono
gli ordini di Giosuè: presero dodici pietre in mezzo al Giordano, una per
ogni tribù, come il Signore aveva comandato; le trasportarono
nell'accampamento e le posero nel luogo ordinato.
9 Giosuè fece innalzare un mucchio di
altre dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i
sacerdoti che portavano l'arca. Quelle pietre sono ancora
là.
10 I sacerdoti restarono in mezzo al
Giordano finché il popolo non ebbe fatto quel che Dio aveva detto a
Giosuè. Questi erano stati anche gli ordini di Mosè. Il popolo
attraversò in fretta il fiume.
11 Quando
tutti furono sull'altra sponda, si mossero anche i sacerdoti con l'arca del
Signore e ripresero il loro posto in testa al popolo.
12 Gli uomini della tribù di Ruben e di
Gad e di metà della tribù di Manasse passarono, tutti armati, in
testa al resto degli Israeliti, proprio come aveva ordinato Mosè.
13 Circa quarantamila uomini armati sfilarono
alla presenza del Signore, diretti verso la pianura di Gerico, pronti a
combattere.
14 Quel giorno il Signore fece
crescere in tutto il popolo la stima per Giosuè: tutti mostrarono un
grande rispetto per lui, come avevano rispettato Mosè durante la sua
vita.
15 Il Signore disse allora a
Giosuè
16 di ordinare ai sacerdoti che
portavano l'arca, dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore, di uscire
dal Giordano.
17 E Giosuè fece loro
risalire il fiume.
18 Allora i sacerdoti che
portavano l'arca dell'alleanza del Signore uscirono dal Giordano e appena
toccarono la riva, il fiume tornò a scorrere nel suo letto come prima.
19 Quando il popolo salì dal Giordano era
il dieci del primo mese. Si accamparono in Galgala, a est di
Gerico.
20 In quella località
Giosuè fece collocare le dodici pietre prese dal Giordano.
21 Poi disse agli Israeliti: «in avvenire i
figli chiederanno ai loro padri il significato di queste pietre.
22 Essi racconteranno loro che qui Israele ha
attraversato il Giordano a piedi
asciutti».
23 Giosuè concluse:
«Il Signore vostro Dio ha prosciugato davanti a voi il Giordano e tutti
siete passati, proprio come fece per noi al mar Rosso.
24 Per questo fatto tutti i popoli della terra
riconosceranno quanto è grande la potenza del Signore e voi onorerete il
Signore, vostro Dio, e gli ubbidirete per
sempre».
CAPITOLO
5
1 Tutti i re amorrei a ovest del Giordano e i
re cananei della costa vennero a sapere che il Signore aveva prosciugato le
acque del Giordano davanti agli Israeliti per farli passare. Tanta fu la paura
che rimasero senza fiato di fronte agli Israeliti.
NUOVA CIRCONCISIONE
2 Il Signore disse a
Giosuè: «Procurati pietre affilate per il rito della circoncisione
degli Israeliti».
3 Giosuè fece come
il Signore aveva ordinato e compì il rito sulla collina di Aralot.
4-5 Lo fece perché quelli che erano nati
nel deserto dopo l'uscita dall'Egitto non erano ancora circoncisi. Erano stati
invece circoncisi i maschi usciti dall'Egitto in grado di combattere, ma essi
erano morti durante il viaggio.
6 Infatti gli
Israeliti avevano vagato per quarant'anni nel deserto e dei maschi usciti
dall'Egitto non ne era rimasto neppure uno. Non avevano ascoltato il Signore e
il Signore aveva giurato di non farli mai entrare nella terra, promessa ai loro
padri, terra dove scorre latte e miele.
7 Al
loro posto il Signore fece sorgere una nuova generazione: proprio per questa
Giosuè compì il rito della circoncisione, che non era mai stato
celebrato durante il viaggio nel deserto.
8 Dopo
la circoncisione tutti rimasero in riposo nell'accampamento, per lasciar guarire
la ferita.
9 Poi il Signore disse a
Giosuè: «Oggi io vi ho liberati dal disonore che durava fin dal
tempo dell'Egitto».
Per questo il luogo fu
chiamato Galgala e ha conservato questo nome fino ai nostri
giorni.
NUOVA PASQUA
10 Gli Israeliti si
accamparono in Galgala e celebrarono la Pasqua nella pianura di Gerico il
quattordici del mese, verso sera.
11 Il giorno
dopo la Pasqua, per la prima volta mangiarono i prodotti di quella terra: pani
non lievitati e grano abbrustolito.
12 Da quel
giorno, quando per la prima volta mangiarono i frutti della terra, la manna
cessò. Così, da allora in poi, gli Israeliti cominciarono a
cibarsi dei prodotti della terra di Canaan.
GIOSUE' E L'UOMO CON LA SPADA
13 Un giorno, mentre era
vicino a Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide di fronte a
sé un uomo con la spada in pugno. Gli andò incontro e gli
domandò:
- Sei dei nostri oppure un
nemico?
14 Egli
rispose:
- Né uno dei vostri né un
nemico. Sono il capo dell'esercito del Signore, e ora vengo ad
aiutarti.
Giosuè si gettò con la
faccia a terra e gli domandò:
- Quali sono
i tuoi ordini?
15 Il capo dell'esercito del
Signore rispose:
- Togliti i sandali dai piedi
perché questo luogo è sacro.
E
così fece Giosuè.
CAPITOLO
6
GIOSUE' CONQUISTA GERICO
1 Le porte di Gerico erano
sbarrate e barricate per paura degli Israeliti. Dalla città non usciva
più nessuno ed era impossibile entrarvi.
2 Il Signore disse a Giosuè: «Io
darò in tuo potere Gerico, il suo re e i suoi soldati.
3 Ti metterai in marcia con tutti i tuoi uomini.
Farete un giro completo attorno alla città, ogni giorno, per sei giorni
di seguito.
4 Sette sacerdoti prenderanno una
tromba fatta di corno di ariete e cammineranno davanti all'arca. Il settimo
giorno girerete attorno alla città per sette volte, e i sacerdoti
suoneranno la tromba.
5 Appena si sentirà
il lungo segnale delle trombe, tutto il popolo lancerà il grido di guerra
e le mura della città crolleranno. Così ogni vostro soldato
troverà la strada aperta davanti a
sé».
6 Giosuè, figlio di Nun,
convocò i sacerdoti e ordinò: «Sollevate l'arca
dell'alleanza! Sette di voi prendano le loro trombe e passino davanti all'arca
del Signore».
7 Poi ordinò al popolo:
«Mettetevi in marcia e fate il giro attorno alla città. Un gruppo di
soldati passi in testa, davanti all'arca del
Signore».
8 Appena Giosuè finì
di dare gli ordini al popolo i sette sacerdoti con le sette trombe di corno si
mossero per primi e cominciarono a suonare. L'arca dell'alleanza del Signore li
seguì.
9 Un gruppo di soldati
passò in testa, davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe. Gli altri
soldati si disposero dietro a tutti. Il corteo procedeva al suono delle
trombe.
10 Giosuè aveva ordinato al popolo
di avanzare senza gridare e senza parlare, in assoluto silenzio. Avrebbero
lanciato il grido di guerra soltanto più tardi, a un ordine preciso di
Giosuè.
11 L'arca fece un primo giro
completo attorno alla città. Poi gli Israeliti tornarono all'accampamento
dove passarono la notte.
12 L'indomani
Giosuè si alzò di buon mattino. I sacerdoti presero l'arca del
Signore.
13 I sette sacerdoti con le sette
trombe marciavano anche questa volta davanti all'arca del Signore e suonavano.
Davanti a loro marciava un gruppo di soldati; poi c'era l'arca del Signore,
seguita da tutti gli altri. Il corteo procedeva al suono delle trombe.
14 Anche quel secondo giorno fecero un giro
completo attorno alla città e poi tornarono all'accampamento. E
così fecero per sei giorni.
15 Il settimo
giorno si alzarono all'alba e girarono attorno alla città sette volte,
nello stesso ordine dei giorni precedenti. Solo quel giorno i giri furono sette.
16 Al settimo giro i sacerdoti suonarono le
trombe e Giosuè disse al popolo: «Ora lanciate il grido di guerra,
perché il Signore ha dato la città in vostro potere!
17 Essa è destinata allo sterminio: tutto
quel che si trova dentro la città appartiene al Signore. Nessuno
sarà risparmiato, eccetto la prostituta Raab e quelli che sono nella sua
casa, perché ha aiutato le nostre spie.
18 Ma state bene attenti: tutto deve andare
distrutto; non dovete prendere niente per voi, altrimenti attirerete sterminio e
rovina sul nostro accampamento.
19 Tutto l'oro e
l'argento, gli oggetti di bronzo e di ferro appartengono al Signore e dovranno
far parte del suo tesoro».
20 Appena i
sacerdoti suonarono le trombe, il popolo lanciò il grido di guerra. Al
segnale delle trombe e al tremendo urlo del popolo le mura di Gerico crollarono
su se stesse. I soldati trovarono la strada aperta davanti a loro. Entrarono
nella città e la conquistarono.
21 Essi
applicarono la legge dello sterminio: uccisero uomini e donne, giovani e vecchi;
ammazzarono anche i buoi, i montoni e gli
asini.
Le mura di Gerico rovesciate
GIOSUE' SALVA RAAB
22 Alle due spie che avevano
esplorato la regione, Giosuè aveva detto: «Andate nella casa di
Raab, la prostituta, e fatela uscire con tutti i suoi, secondo la vostra
promessa».
23 I due andarono, presero Raab e
tutti quelli che erano in casa sua: suo padre e sua madre, i suoi fratelli e i
suoi parenti. Li portarono al sicuro, in un luogo fuori dell'accampamento degli
Israeliti.
24 Infine gli Israeliti incendiarono
Gerico e fecero bruciare tutto, eccetto l'argento e l'oro, gli oggetti di rame e
di ferro, che portarono nel tesoro della casa del Signore.
25 Giosuè aveva risparmiato la vita a
Raab e ai suoi parenti, perché essa aveva nascosto le due spie mandate a
Gerico. I discendenti di Raab vivono ancora ai nostri giorni in mezzo al popolo
d'Israele.
26 In quella occasione Giosuè
fece questa grave minaccia: «Il Signore maledica chi vorrà far
risorgere Gerico dalle sue rovine! La posa delle fondamenta gli costerà
la vita del primogenito, la costruzione delle porte quella del figlio più
giovane!».
27 Così il Signore fu con
Giosuè, che diventò famoso in tutta la
regione.
Giosuè risparmia RaabCAPITOLO 7
ISRAELE E' SCONFITTO
1 L'ordine dato agli Israeliti
di distruggere ogni cosa nella città di Gerico non fu rispettato. Un
certo Acan aveva preso per sé alcuni oggetti che si dovevano distruggere.
Per questo il Signore fu pieno di sdegno contro Israele. Acan era figlio di
Carmi, discendente di Zabdi e apparteneva al gruppo di Zerach, della
tribù di Giuda.
2 Da Gerico Giosuè
mandò alcuni uomini nella città di Ai, a est di Betel, vicino a
Bet-Aven, con l'ordine di esplorare la regione.
3 Le spie andarono e al loro ritorno dissero a
Giosuè: «Ai non è una città molto grande. Non
c'è bisogno che tutti i nostri soldati vadano ad attaccarla. Bastano due
o tremila uomini a conquistarla. Non affaticare tutte le nostre
truppe».
4 Circa tremila Israeliti
attaccarono la città di Ai, ma furono messi in fuga.
5 Gli abitanti di Ai ne uccisero circa
trentasei; respinsero gli altri dalla porta della città fino ai burroni e
li sbaragliarono lungo la discesa. Allora tutti gli Israeliti si persero d'animo
e il loro coraggio si sciolse come neve al
sole.
6 Giosuè e i capi di Israele,
disperati, si strapparono i vestiti, si sparsero polvere sulla testa e si
gettarono a terra davanti all'arca del Signore. Restarono così fino a
sera.
7 Giosuè si lamentò con il
Signore:
- Signore Dio, perché ci hai
fatto attraversare il Giordano e venire fin qui? Per farci cadere nelle mani
degli Amorrei? Vuoi proprio distruggerci? Avremmo fatto meglio a restare al di
là del Giordano anziché attraversarlo!
8 E io che cosa dirò ora che Israele si
è dato alla fuga davanti ai nemici?
9 I
Cananei e gli altri abitanti di questa regione lo verranno a sapere, ci
piomberanno addosso e ci faranno sparire dalla faccia della terra. E allora che
cosa potrai ancora fare per difendere il tuo
nome?
10 Ma il Signore rispose a
Giosuè:
- Alzati! Perché resti con
la faccia a terra?
11 Gli Israeliti hanno
peccato. Hanno trasgredito gli ordini che avevo dato. Hanno osato prendere per
sé qualcosa che doveva essere distrutto. L'hanno rubato e l'anno nascosto
tra i propri bagagli.
12 Per questo gli
Israeliti non possono più resistere ai nemici. D'ora in poi davanti a
loro si daranno alla fuga: hanno attirato su di sé lo sterminio. Io non
sarò più dalla vostra parte, finché non avrete distrutto
gli oggetti destinati allo sterminio.
13
Perciò fa' compiere a tutto il popolo un rito di purificazione. Ordina
loro di farlo per domani. Dirai da parte mia: In mezzo a voi, Israeliti, ci sono
degli oggetti che io, il Signore, Dio d'Israele, avevo ordinato di distruggere.
Finché non lo avrete fatto non potrete più resistere ai vostri
nemici!
14 Domani mattina vi presenterete
tribù per tribù. La tribù che io, il Signore,
indicherò si presenterà divisa per gruppi. Il gruppo che io
indicherò si presenterà diviso per famiglie. Infine gli uomini
della famiglia che io indicherò si presenteranno uno per uno.
15 Quell'uomo che sarà indicato come
possessore degli oggetti proibiti, sarà bruciato con moglie e figli e
tutto quel che gli appartiene. Egli ha trasgredito gli ordini che avevo dato e
ha commesso un delitto grave in Israele.
E' SCOPERTO IL COLPEVOLE: ACAN
16 Il giorno dopo, di buon
mattino, Giosuè fece comparire Israele tribù per tribù. Fu
designata la tribù di Giuda.
17 Allora la
tribù di Giuda si presentò divisa per gruppi. Fu designato il
gruppo di Zerach. Il gruppo di Zerach si presentò diviso per famiglie. Fu
designata la famiglia di Zabdi.
18 Gli uomini
della famiglia di Zabdi si presentarono uno per uno. Fu designato Acan, il
figlio di Carmi, discendente di Zabdi, del gruppo di Zerach, della tribù
di Giuda.
19 Giosuè disse ad
Acan:
- Figlio mio, di' la verità davanti
al Signore, Dio d'Israele, e confessa quel che hai fatto. Racconta tutto e non
nascondermi nulla.
20 Acan
rispose:
- Sì, è vero: ho
disubbidito io al comando del Signore Dio d'Israele. Ecco quel che ho fatto:
21 a Gerico, tra il bottino, ho visto un
magnifico mantello babilonese, duecento pezzi d'argento e un pezzo d'oro che
pesava più di mezzo chilo. Mi sono piaciuti tanto che li ho presi. Li ho
sotterrati in mezzo alla mia tenda; il denaro è in fondo alla
buca.
22 Allora alcuni uomini, mandati da
Giosuè, corsero alla tenda di Acan. Trovarono tutto, sotto terra, con il
denaro in fondo.
23 Tirarono fuori gli oggetti,
li portarono a Giosuè, alla presenza del popolo d'Israele, e li posero
davanti all'arca del Signore.
IL CASTIGO DI ACAN
24 Giosuè e tutto il
popolo presero Acan, discendente di Zerach, le monete d'argento, il mantello
babilonese, il lingotto d'oro, i figli e le figlie di Acan, il suo bue, il suo
asino, le sue pecore, la sua tenda e tutte le sue cose e li portarono nella
valle di Acor.
25 Giosuè disse: - Acan,
tu hai attirato su di noi la disgrazia. Oggi il Signore la fa ricadere su di
te». Tutti gli Israeliti scagliarono pietre contro Acan e la sua famiglia,
fino a farli morire. Poi bruciarono tutte le sue cose e vi gettarono sopra un
mucchio di pietre.
26 Ricoprirono i resti di
Acan con un altro mucchio di pietre che è ancora là. Da allora la
località si chiama valle di Acor (valle della
Disgrazia).
Dopo questi fatti lo sdegno del
Signore contro Israele
cessò.
CAPITOLO
8
I PIANI PER L'ATTACCO DELLA CITTÀ DI AI
1 Il Signore disse a
Giosuè: «Non aver paura e non perderti di coraggio. Prendi tutti i
tuoi soldati e va' ad attaccare Ai. Io do in tuo potere il re di Ai e il suo
popolo, la sua città e il suo territorio.
2 Dovrete trattare Ai e il suo re come Gerico e
il suo re; ma questa volta potrete prendere per voi il bottino e il bestiame.
Organizza un agguato alle spalle della
città».
3 Giosuè si
preparò con tutti i suoi uomini ad assalire Ai. Scelse trentamila soldati
valorosi e li fece partire di notte
4 con questo
piano: «Nascondetevi dall'altro lato di Ai, ma non troppo distante dalla
città e tenetevi pronti.
5 Io mi
avvicinerò alla città con il grosso delle truppe. Quando quelli di
Ai usciranno ad attaccarci, noi fingeremo di fuggire davanti a loro, come
l'altra volta.
6 Ci inseguiranno e così
li attireremo lontano dalla città: penseranno che ci siamo dati alla
fuga, come l'altra volta. A quel punto
7 voi
salterete fuori dai vostri nascondigli e conquisterete la città; il
Signore la farà cadere in vostro potere.
8 Appena l'avrete conquistata l'incendierete,
questi sono gli ordini del Signore che io vi
trasmetto».
9 Poi Giosuè li
congedò. Essi andarono a nascondersi in agguato a ovest di Ai, tra la
città e Betel.
Giosuè trascorse
quella notte in mezzo alle sue truppe.
LA BATTAGLIA
10 L'indomani, all'alba,
Giosuè passò in rassegna i suoi uomini; si mise alla loro testa
con i capi d'Israele e marciarono contro Ai.
11
Arrivarono in vista della città. Andarono ad accamparsi a nord, di fronte
ad essa. In mezzo c'era la valle.
12
Giosuè prese altri cinquemila uomini circa e li mise in agguato tra Betel
e Ai, a ovest della città.
13 Il grosso
delle truppe era quindi accampato a nord della città; il resto a ovest.
Ma Giosuè rimase tutta la notte in mezzo alla
valle
14 L'indomani, quando il re di Ai vide
l'esercito di Giosuè, usci in fretta dalla città, alla testa di
tutti i suoi soldati. Presero la strada che va verso il deserto, con
l'intenzione di attaccare Israele in un luogo preciso. Non sapevano che c'erano
soldati Israeliti in agguato dall'altro lato della città.
15 Giosuè e i suoi uomini finsero di
ritirarsi e fuggirono verso il deserto.
16 Tutti
insieme, gli uomini di Ai si misero a inseguire gli Israeliti. Nel tentativo di
raggiungerli si lasciarono attirare lontano dalla città.
17 Ai era rimasta alle loro spalle con le porte
spalancate e senza difesa.
18 Allora il Signore
ordinò a Giosuè: «Prendi la tua lancia e puntala contro Ai:
sto per dare la città in tuo potere!». Appena Giosuè stese il
braccio,
19 i soldati in agguato saltarono fuori
dai loro nascondigli e piombarono sulla città; la conquistarono e subito
la incendiarono.
20 A un certo punto i soldati di
Ai guardarono indietro: una grossa nube di fumo saliva dalla città fino
al cielo, mentre davanti a loro gli Israeliti, che prima erano in fuga, ora si
voltavano per attaccarli. Non restava loro via di scampo.
21 Anche Giosuè e i suoi uomini videro il
fumo: capirono che l'agguato era riuscito; subito si voltarono e passarono
all'attacco.
22 Nel frattempo anche gli
Israeliti che avevano teso l'agguato uscirono a combattere. Così gli
uomini di Ai si trovarono accerchiati e furono uccisi. Non se ne salvò
nemmeno uno,
23 eccetto il re di Ai, che fu
catturato vivo e portato da Giosuè.
24 Gli
Israeliti, dopo aver ucciso in aperta campagna tutti i soldati che li avevano
inseguiti verso il deserto, tornarono nella città e uccisero tutti gli
abitanti.
25 Quel giorno fu sterminata tutta la
popolazione di Ai, uomini e donne: circa dodicimila
persone.
26 Giosuè aveva sempre tenuto la
lancia puntata verso Ai. Smise soltanto quando tutti gli abitanti della
città furono uccisi.
27 Come il Signore
aveva ordinato a Giosuè, gli Israeliti si impadronirono del bottino e del
bestiame di Ai.
28 Ancor oggi, della
città di Ai, che Giosuè fece bruciare e radere al suolo, rimane
soltanto un cumulo di rovine abbandonate.
29
Giosuè fece impiccare ad un albero il re di Ai e il suo cadavere
restò appeso fino a sera. Al tramonto, per ordine di Giosuè, gli
Israeliti lo tolsero dall'albero. Lo gettarono all'ingresso della città e
lo seppellirono sotto un grande mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora
là.
ASSEMBLEA PER LA LETTURA DELLA LEGGE
30 Giosuè
innalzò sul monte Ebal un altare al Signore, Dio d'Israele.
31 Era fatto di blocchi di pietra non ancora
lavorati, secondo le istruzioni date agli Israeliti dal servo del Signore
Mosè nel libro della legge. Su quell'altare offrirono al Signore
sacrifici completi e sacrifici per il banchetto sacro.
32 Poi, alla presenza di tutti gli Israeliti,
Giosuè incise su lastre di pietra il testo della legge di Mosè.
33 Tutti gli Israeliti, quelli del posto e
quelli di fuori, si erano radunati con i loro anziani, i responsabili del popolo
e i giudici. Erano schierati ai lati dell'arca dell'alleanza del Signore, di
fronte ai sacerdoti della tribù di Levi, incaricati di portare l'arca.
Metà del popolo voltava le spalle al monte Garizim e l'altra metà
al monte Ebal. Così radunati, per la prima volta attendevano la
benedizione, come a suo tempo aveva ordinato Mosè, il servo del Signore.
34 Giosuè lesse ad alta voce tutta la
legge, comprese le benedizioni e le maledizioni, così come sono riportate
nel libro della legge.
35 Non tralasciò
nemmeno uno dei comandamenti di Mosè. A quell'assemblea d'Israele
partecipavano anche le donne, i bambini e gli stranieri che stavano con
loro.
CAPITOLO 9
IL TRUCCO DEGLI ABITANTI DI GABAON
1 Tutti i re a ovest del
Giordano vennero a sapere della vittoria di Giosuè. Erano i re degli
Ittiti, degli Amorrei, dei Cananei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei.
Abitavano nella zona di montagna, nella pianura o sulla costa del Mediterraneo
fino ai monti del Libano.
2 Essi si allearono
per combattere contro Giosuè e contro il popolo
d'Israele.
3 Ma gli Evei che abitavano la
città di Gabaon, sentito quel che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad
Ai,
4 ricorsero a questo trucco. Alcuni di loro
si travestirono da messaggeri. Questi, alla loro partenza da Gabaon, coprirono
gli asini con sacchi già usati e presero per il vino otri vecchi e
rappezzati.
5 Calzarono sandali rotti e scuciti,
indossarono vestiti logori e fecero provvista di pane secco e sbriciolato.
6 Si recarono da Giosuè nell'accampamento
di Galgala. Gli dissero, alla presenza di tutti gli
Israeliti:
- Siamo venuti da lontano per
chiedervi di fare con noi un trattato di
alleanza.
7 Ma gli Israeliti
risposero:
- Perché dovremmo fare un patto
con voi? Chi ci garantisce che voi non siete un popolo qui
intorno?
8 Essi dissero a
Giosuè:
- Noi chiediamo di essere al tuo
servizio! Domandò Giosuè:
- Chi
siete? e da dove venite?
9 Quelli
risposero:
- Veniamo da un paese molto lontano.
Abbiamo sentito parlare del Signore, il vostro Dio. Sappiamo tutto quel che ha
fatto in Egitto,
10 e poi a est del Giordano ai
due re amorrei: Sicon, che risiedeva a Chesbon, e Og, il re di Basan, che
risiedeva ad Astarot.
11 I capi del nostro
popolo e gli abitanti del nostro territorio ci hanno ordinato di far provviste
per il viaggio e di venire qui a incontrarci con voi. Vogliamo essere vostri
servitori e vi chiediamo di fare con noi un trattato di alleanza.
12 Guardate il nostro pane! Quando siamo partiti
da casa era ancora caldo; ora è secco e sbriciolato.
13 I nostri otri, quando li abbiamo riempiti,
erano nuovi; vedete come sono ridotti. I nostri vestiti e i nostri sandali sono
consumati per il lungo viaggio che abbiamo
fatto.
14 Allora gli Israeliti accettarono del
cibo dalle loro provviste, ma non invocarono il Signore per sapere che decisioni
prendere.
15 Giosuè concluse il patto con
gli uomini di Gabaon e così si impegnò a lasciarli vivere in pace.
I capi della comunità confermarono l'accordo con un
giuramento.
GLI ISRAELITI SCOPRONO L'INGANNO
16 Ma nel giro di tre giorni
gli Israeliti vennero a sapere che quegli uomini non solo erano vicini, ma
vivevano proprio in quella zona.
17 Difatti gli
Israeliti avevano tolto l'accampamento da Galgala e dopo tre giorni erano
arrivati nei pressi delle città dove quegli uomini abitavano: Gabaon,
Kefira, Beerot e Kiriat-Iearim.
18 Gli Israeliti
non poterono ucciderli, poiché i loro capi avevano promesso nel nome del
Signore, Dio d'Israele, di lasciarli in vita. Allora tutti protestarono con i
capi della comunità.
19 Questi
risposero:
- Ci siamo impegnati nel nome del
Signore, perciò non possiamo far loro del male.
20 Dobbiamo lasciarli in vita e mantenere la
parola data, altrimenti Dio ci punirà.
21
Ma poi suggerirono:
- Li lasceremo in vita;
però li obbligheremo a spaccar legna e portar acqua per
noi!
22 Allora Giosuè chiamò gli
uomini e disse loro:
- Perché ci avete
ingannati in questo modo? Avete detto che venivate da molto lontano, mentre
abitate proprio qui, in mezzo a noi!
23 Siate
dunque maledetti. Il vostro popolo sarà
per sempre schiavo: dovrà spaccar legna e
portar acqua per la casa del nostro Dio!
24 Essi
risposero:
- Ci siamo comportati così
perché abbiamo saputo che il Signore, vostro Dio, ha ordinato al suo
servo Mosè di darvi in possesso tutta questa regione e di uccidere alla
vostra avanzata tutta la gente del posto. Perciò siamo terrorizzati e
abbiamo avuto paura per la nostra vita.
25 Ma
ora siamo in tuo potere: fa' di noi quello che ti sembra
giusto!
26 Così Giosuè li
salvò dalle mani degli Israeliti e non furono uccisi.
27 Ma, nello stesso tempo, li rese schiavi e li
obbligò a spaccar legna e portar acqua per il popolo e per l'altare del
Signore nel luogo che il Signore avrebbe scelto. Ed essi continuano a farlo
ancor oggi.
CAPITOLO
10
SPEDIZIONE PUNITIVA DEI RE AMORREI CONTRO GABAON
1 Adoni-Zedek, il re di
Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato e distrutto Ai e
aveva ucciso il suo re, come già aveva fatto con Gerico e il suo re. Fu
anche informato che gli abitanti di Gabaon avevano concluso un patto con gli
Israeliti e si erano uniti a loro.
2 Tra gli
abitanti di Gerusalemme si diffuse una grande paura, perché Gabaon era
molto importante, come le altre città che avevano un re; era più
grande di Ai e i suoi uomini erano noti come soldati
valorosi.
3 Adoni-Zedek mandò messaggeri a
Oam, re di Ebron, a Piream re di Iarmut, a Iafia re di Lachis, e a Debir re di
Eglon
4 per fare questa richiesta: «Venite
in mio aiuto. Attaccheremo gli abitanti di Gabaon, perché si sono alleati
con Giosuè e gli Israeliti».
5 Questi
cinque re amorrei di Gerusalemme, Ebron, Iarmut, Lachis ed Eglon si allearono e
con i loro soldati marciarono su Gabaon e l'assediarono.
6 Gli abitanti di Gabaon inviarono messaggeri a
Giosuè presso l'accampamento di Galgala per dirgli: «Noi siamo tuoi
alleati; non abbandonarci! Vieni subito in nostro aiuto e salvaci! Tutti i re
amorrei che abitano nella zona di montagna si sono uniti contro di noi e ci
hanno assediati».
7 Giosuè
partì da Galgala alla testa di tutti i suoi soldati, comprese le truppe
scelte.
8 Il Signore disse a Giosuè:
«Non aver paura, perché io ti darò la vittoria sui re
amorrei. Nessuno ti potrà
fermare!».
9 Giosuè e i suoi uomini
marciarono per tutta la notte e, giunti a Gabaon, attaccarono i re amorrei di
sorpresa.
10 Il Signore li mise in fuga davanti
a Israele. Gli Israeliti uccisero a Gabaon molti soldati amorrei. Poi
inseguirono i nemici in fuga lungo la discesa di Bet-Oron senza dar loro tregua
fino alle città di Azeka e Makkeda.
11
Quando gli Amorrei fuggivano lungo la discesa di Bet-Oron, il Signore fece
cadere su di loro chicchi di grandine grossi come sassi, fin quando non
arrivarono ad Azeka. Ne uccise più la grandine che la spada degli
Israeliti.
«FERMATI, O SOLE!»
12 Quel giorno, quando il
Signore diede a Israele la vittoria sugli Amorrei, Giosuè pregò il
Signore e gridò alla presenza di tutti gli
Israeliti:
«Sole, fermati su
Gabaon!
e tu, luna, sulla valle di
Aialon!
13 Il sole si fermò,
la luna restò immobile,
un popolo si
vendicò
dei suoi
nemici».
Questo avvenimento è
descritto nel "Libro del Giusto"; per quasi un giorno intero il sole
restò in alto in cielo, senza avviarsi al
tramonto.
14 Un giorno come quello non c'è
mai stato né prima né dopo di allora, quando il Signore
ubbidì a un essere umano e combatté al fianco
d'Israele.
15 (In seguito Giosuè
tornò con le sue truppe all'accampamento di
Galgala).
Giosuè arresta il sole
I CINQUE RE AMORREI NELLA CAVERNA DI MAKKEDA
16 Ma i cinque re amorrei
erano riusciti a fuggire e si erano nascosti in una grotta a Makkeda.
17 Qualcuno venne a dire a Giosuè:
«Abbiamo trovato i cinque re: si sono nascosti in una grotta a
Makkeda!».
18 Giosuè ordinò:
«Fate rotolare dei massi all'entrata della grotta e lasciate alcuni uomini
di guardia.
19 Ma voi non restate là.
Continuate a inseguire i nemici. Tagliate loro la strada. Impedite che tornino
nelle città. Il Signore li farà cadere in vostro
potere!».
20 Così Giosuè e gli
Israeliti fecero ancora una grande strage tra i nemici. Ma alcuni di loro
riuscirono a salvarsi all'interno delle mura.
21
I soldati Israeliti tornarono sani e salvi da Giosuè nell'accampamento di
Makkeda: nessuno ebbe il coraggio di dire niente contro gli
Israeliti.
22 Allora Giosuè ordinò:
«Liberate l'entrata della grotta e fate venir fuori quei cinque!».
23 I cinque re, il re di Gerusalemme, il re di
Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon furono trascinati
fuori
24 e condotti da Giosuè. Egli fece
radunare tutti gli Israeliti e ordinò ai comandanti che lo avevano
seguito in guerra: «Venite vicino e calpestate questi re! Passate sul loro
collo!». Così fecero.
25
Giosuè aggiunse: «Non dovete aver paura né essere indecisi.
Siate forti e coraggiosi, perché il Signore tratterà così
tutti i nemici che combatterete!».
26 Poi
uccise i cinque re. Fece appendere i loro cadaveri a cinque alberi e li
lasciò appesi là fino a sera.
27
AI tramonto Giosuè comandò di toglierli dagli alberi e di gettarli
nella grotta dove erano andati a nascondersi. L'entrata della caverna fu chiusa
con un mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora
là.
GIOSUE' CONQUISTA LA PALESTINA DEL CENTRO E DEL SUD
28 Quello stesso giorno
Giosuè attaccò la città di Makkeda e la conquistò.
Sterminò tutti gli abitanti e non risparmiò nessuno. Trattò
il re di Makkeda come il re di Gerico.
29 Da
Makkeda Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di
Libna e l'attaccarono.
30 Il Signore diede a
Israele la vittoria su Libna e il suo re. Gli Israeliti uccisero tutti gli
abitanti senza risparmiare nessuno. Giosuè trattò il re di Libna
come il re di Gerico.
31 Da Libna Giosuè e
gli Israeliti si diressero verso la città di Lachis. L'assediarono e
l'attaccarono.
32 Il Signore diede a Israele la
vittoria e gli Israeliti conquistarono Lachis il secondo giorno di assedio.
Uccisero tutti. Trattarono Lachis come Libna.
33
Oram, il re di Ghezer, era accorso in aiuto di Lachis. Ma Giosuè
sconfisse il suo esercito e uccise tutti i suoi soldati; non risparmiò
nessuno.
34 Da Lachis Giosuè e gli
Israeliti si diressero verso la città di Eglon. L'assediarono e
l'attaccarono.
35 Conquistarono la città
prima di sera. Sterminarono tutti. Trattarono Eglon come
Lachis.
36 Da Eglon Giosuè e gli Israeliti
si diressero verso la città di Ebron.
L'attaccarono
37 e la conquistarono. Uccisero il
re e tutti gli abitanti. Distrussero anche i villaggi dei dintorni. Non
risparmiarono nessuno. Trattarono Ebron come Eglon: la destinarono allo
sterminio.
38 Poi Giosuè e gli Israeliti
cambiarono direzione; andarono alla città di Debir e l'attaccarono.
39 La conquistarono con i villaggi dei dintorni.
Sterminarono il re e tutti gli abitanti senza risparmiare nessuno. Trattarono
Debir come Ebron e Libna e i loro re.
40
Così Giosuè conquistò l'intera regione: la montagna e la
pianura, le colline e il deserto del sud. Uccise tutti i re senza risparmiare
nessuno e sterminò tutti gli esseri viventi, come aveva ordinato il
Signore, Dio d'Israele.
41 Conquistò
tutto il territorio da Kades-Barnea a sud, fino a Gaza sul Mediterraneo; da
Gosen a Gabaon, al nord.
42 Giosuè
sconfisse tutti quei re e conquistò il loro territorio in una sola volta,
perché il Signore, Dio d'Israele, combatteva per gli
Israeliti.
43 Poi Giosuè tornò con
tutto il popolo d'Israele nell'accampamento di
Galgala.
CAPITOLO
11
GIOSUE' CONQUISTA LA PALESTINA DEL NORD
1 Quando Iabin re di Azor
venne a sapere della vittoria d'Israele, mandò messaggeri a informare i
re circostanti: Iobab re di Madon, il re di Simron, il re di
Acsaf
2 e anche i re della montagna del nord,
della zona desertica a sud del lago di Galilea, della pianura e delle colline di
Dor, a ovest.
3 Informò anche i Cananei
dell'intera regione, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, i Gebusei che
abitavano nella zona di montagna e gli Evei che abitavano ai piedi del monte
Ermon, nella valle di Mizpa.
4 Questi re
mobilitarono i loro soldati. Erano numerosi come la sabbia sulla riva del mare e
avevano carri da guerra e cavalli in gran quantità.
5 Si unirono e andarono ad accamparsi nei pressi
del lago di Merom, per far guerra agli
Israeliti.
6 Ma il Signore disse a Giosuè:
«Non aver paura! Vedrai che domani a quest'ora saranno un mucchio di
cadaveri davanti a voi. Poi farai azzoppare i cavalli e bruciare i
carri».
7 Giosuè andò con
tutti i suoi soldati al lago di Merom e attaccò i nemici di sorpresa.
8 Il Signore diede a Israele la vittoria. Gli
Israeliti sconfissero i nemici e li misero in fuga fino alla grande città
di Sidone e a Misrefot-Maim verso nord, e fino alla valle di Mizpa a est. Li
uccisero tutti senza risparmiare nessuno.
9 E
Giosuè, come aveva ordinato il Signore, tagliò i garretti ai
cavalli dei nemici e bruciò i loro
carri.
10 Poi Giosuè tornò
indietro. Conquistò la città di Azor e uccise il suo re. A quel
tempo Azor era la capitale di tutti quei regni.
11 Giosuè destinò la città
allo sterminio: uccise tutti i suoi abitanti senza risparmiarne nemmeno uno. Poi
la incendiò.
12 Infine Giosuè
conquistò le altre città. Sterminò i loro re, come aveva
ordinato Mosè, il servo del Signore.
13
Tuttavia, a parte Azor, gli Israeliti non bruciarono le città costruite
in cima alle colline.
14 In esse gli Israeliti
si impossessarono del bottino e del bestiame e lo tennero per sé. Invece
uccisero tutti gli abitanti; non risparmiarono
nessuno.
15 Il Signore aveva dato i suoi comandi
al suo servo Mosè. Poi Mosè li aveva trasmessi a Giosuè.
Giosuè ubbidì senza trascurare nessun comando del
Signore.
I TERRITORI OCCUPATI DA GIOSUE'
16 Così Giosuè
occupò tutto questo territorio: a sud, la zona di montagna, il deserto
del Negheb, la terra di Gosen e la pianura verso il mare; a est, la valle
desertica del Giordano; a nord, la zona montagnosa centrale e la pianura verso
il mare.
17-18 Il territorio si estendeva dalla
catena del monte Calak, che va verso Seir, vicino alla regione degli Edomiti, a
sud; fino a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, a nord.
Giosuè fece guerra a lungo contro i re di questo territorio, ma
riuscì a catturarli e li uccise tutti.
19
L'unica città che si accordò con Israele senza combattere fu
Gabaon, abitata dagli Evei. Tutte le altre città furono conquistate con
le armi.
20 I loro abitanti avevano voluto
opporsi in tutti i modi agli Israeliti. La loro ostinazione era voluta dal
Signore: egli li condannava così allo sterminio e li destinava a essere
uccisi tutti, senza pietà. Era quello l'ordine dato dal Signore a
Mosè.
GIOSUE' DISTRUGGE GLI ANAKITI
21 Dopo quei fatti
Giosuè andò a distruggere gli Anakiti, uomini alti come giganti.
Abitavano nella città di Ebron, Debir, e Anab e anche sulle montagne, sia
al nord sia al sud. Giosuè li sterminò e distrusse le loro
città.
22 Non restò più
nessuno di loro in mezzo a Israele; alcuni superstiti sopravvissero nelle
città di Gaza, Gad e Asdod, fuori del territorio
d'Israele.
23 Così Giosuè
conquistò la terra che il Signore aveva ordinato a Mosè di
occupare. Giosuè la diede in possesso agli Israeliti e la divise in
parti, una per ogni tribù. Così il popolo poté vivere in
pace nella propria terra.
CAPITOLO
12
LISTA DEI RE VINTI DA ISRAELE A EST DEL GIORDANO
1 In precedenza il popolo
d'Israele aveva già conquistato e occupato il territorio a est del
Giordano, dalla vallata del torrente Arnon, fino al monte Ermon e tutto il
deserto, fino alla valle del Giordano. Aveva sconfitto due
re.
2 Uno fu Sicon, il re amorreo che aveva la
sua residenza a Chesbon. Il suo regno comprendeva metà del territorio di
Galaad; andava dalla città di Aroer, sulle sponde del torrente Arnon,
includeva il fondovalle lungo il torrente e arrivava fino al torrente Iabbok,
dove passava la frontiera con il territorio degli Ammoniti.
3 Includeva anche la valle del Giordano dalla
riva orientale del lago di Galilea fino al mar Morto, in direzione di
Bet-Iesimot. A sud arrivava fino ai territori situati alle pendici del monte
Pisga.
4 L'altro re sconfitto da Israele fu Og,
il re di Basan, uno fra gli ultimi discendenti dei Refaim. Og aveva la sua
residenza nelle città di Astarot e di Edrei.
5 Il suo regno comprendeva la catena del monte
Ermon, Salca e tutto il territorio di Basan, fino ai confini con i Gherusiti e i
Maacatiti. Includeva anche l'altra metà del territorio di Galaad, fino
alla frontiera del regno di Sicon, re di
Chesbon.
6 Questi due re erano stati sconfitti da
Mosè, il servo del Signore, e dagli Israeliti. Mosè aveva
assegnato quel territorio alle tribù di Ruben, di Gad e a una metà
della tribù di Manasse.
LISTA DEI RE VINTI DA ISRAELE A OVEST DEL GIORDANO
7 Giosuè e gli
Israeliti, attraversato il Giordano, sconfissero tutti i re del territorio a
ovest del fiume: da Baal-Gad, nella valle del Libano, fino alla catena del monte
Alak, che va verso Seir. Giosuè divise il paese fra le tribù
ancora senza terra e ne assegnò a ciascuna una
parte.
8 Questo territorio includeva la zona di
montagna, la pianura, la valle desertica del Giordano e le sue pendici, le
steppe e il deserto del Negheb. Questo territorio era occupato da Ittiti,
Amorrei, Cananei, Perizziti, Evei e Gebusei.
9 Il
popolo d'Israele sconfisse i re delle seguenti città: Gerico, Ai (vicino
a Betel),
10 Gerusalemme, Ebron,
11 Iarmut, Lachis,
12 Eglon, Ghezer,
13 Debir, Gheder,
14 Corma, Arad,
15 Libna, Adullam,
16 Makkeda, Betel,
17 Tappuach, Chefer,
18 Afek, Saron,
19 Azor,
20
Simron-Meron, Acsaf,
21 Taanach, Meghiddo,
22 Kades, Iokneam (nel Carmelo),
23 Dor (sulla collina), Goim (in Galilea)
24 e Tirza. In tutto trentun
re.
CAPITOLO 13
IL TERRITORIO ANCORA DA OCCUPARE
1 Giosuè era ormai
molto vecchio. Il Signore gli disse:
«Tu sei
già avanti negli anni, ma restano ancora vasti territori da occupare.
2 Rimangono tutte le province dei Filistei, il
territorio dei Ghesuriti
3 e anche quelli degli
Avviti del sud. (Il territorio del torrente Sicor ai confini dell'Egitto, a sud,
fino alla regione di Ekron al nord, era considerato cananeo; i re filistei
risiedevano nelle città di Gaza, Asdod, Ascalon, Gat ed Ekron.)
4 Resta ancora tutto il territorio occupato dai
Cananei: da Ara dei Sidoniti fino ad Afek, ai confini con gli Amorrei;
5 il territorio degli abitanti di Biblos e tutto
il Libano orientale, da Baal-Gad, ai piedi del monte Ermon, fino al passo di
Camat;
6 tutta la zona di montagna tra la catena
dei monti del Libano e Misrefot-Maim, dove abitano i Sidoniti. All'avanzata
degli Israeliti io scaccerò tutte le popolazioni di questi territori. Tu
hai solo il compito di dividere tutte queste terre tra gli Israeliti, come ti ho
ordinato.
7 Distribuisci le zone comprese tra il
fiume Giordano e il mar Mediterraneo alle nove tribù e alla metà
della tribù di Manasse che sono ancora senza
territorio».
LA DIVISIONE DELLA TERRA PROMESSA
A EST DEL GIORDANO
8 Le
tribù di Ruben e di Gad, e l'altra metà della tribù di
Manasse avevano già avuto le loro terre a est del Giordano; le aveva
assegnate il servo del Signore Mosè.
9 Il
loro territorio partiva dalla città di Aroer, sulla sponda del torrente
Arnon, includeva la città situata in mezzo alla valle e tutto il pianoro
di Madaba fino a Dibon.
10 Arrivava fino alle
frontiere degli Ammoniti e includeva tutte le città in precedenza sotto
il dominio del re degli Amorrei, Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon.
11 Comprendeva inoltre le regioni di Galaad, il
territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, il monte Ermon e tutto il Basan, fino
a Salca.
12 Al loro territorio era annesso anche
tutto il regno di Og, l'ultimo dei Refaim, che ebbe la sua residenza ad Astarot
e a Edrei. Mosè aveva sconfitto quei popoli e li aveva cacciati via.
13 Ma gli Israeliti non riuscirono a scacciare i
Ghesuriti e i Maacatiti; essi vivono ancora in mezzo a
Israele.
14 Soltanto alla tribù di Levi
Mosè non aveva assegnato nessuna parte, perché la sua parte la
riceve dalle offerte destinate a essere bruciate sull'altare del Signore, Dio
d'Israele, come il Signore aveva detto a Mosè.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI RUBEN
15 Mosè aveva dato una
parte del paese in possesso alle famiglie della tribù di
Ruben.
16 Il loro territorio cominciava da Aroer,
sulle sponde del torrente Arnon, e includeva la città in mezzo alla valle
e tutto il pianoro attorno a Madaba.
17
Comprendeva anche Chesbon e tutte le città della pianura: Dibon,
Bamot-Baal, Bet-Maal-Meon,
18 Iaaz, Kedemot,
Mefaat,
19 Kiriataim, Sibma e Zeret-Sacar, sulla
collina che domina la valle,
20 Bet-Peor, le
pendici del monte Pisga e Bet-Iesimot.
21
Includeva tutte le città della pianura e tutto il regno del re amorreo
Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon. Mosè aveva sconfitto, oltre a
Sicon, anche i capi dei Madianiti che, alle sue dipendenze, dominarono il paese:
Evi, Rekem, Zur, Cur e Reba.
22 Tra quelli che
gli Israeliti avevano ucciso c'era anche l'indovino Balaam, il figlio di
Beor.
23 A ovest il confine del territorio di
Ruben era segnato dal Giordano. Le città e i villaggi già elencati
sono quelli assegnati alle famiglie della tribù di
Ruben.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI GAD
24 Mosè aveva dato una
parte del paese in possesso alle famiglie della tribù di
Gad.
25 Il loro territorio includeva Iazer e
tutte le città di Galaad, la metà della regione abitata dagli
Ammoniti, fino alla città di Aroer, di fronte a Rabba.
26 Si estendeva da Chesbon a Ramat-Mizpe e
Betonim; da Macanaim fino a Lodebar.
27 Nella
valle del Giordano comprendeva Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Zafon, il resto
del regno di Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon. A ovest il loro confine
era il Giordano, fino allago di Galilea.
28 Le
città e i villaggi ora elencati sono quelli assegnati alle famiglie della
tribù di Gad.
TERRITORIO DI UNA PARTE DELLA TRIBÙ DI MANASSE
29 Mosè aveva dato una
parte del paese in possesso alle famiglie di una metà della tribù
di Manasse.
30 Il loro territorio cominciava da
Macanaim e includeva tutto il Basan, il regno che in precedenza apparteneva a
Og, compresi i villaggi di Iair, sessanta in tutto.
31 Comprendeva metà di Galaad, le
città di Astarot ed Edrei, che erano state le capitali del regno di Og.
Questo territorio fu assegnato a metà dei discendenti di Machir, il
figlio di Manasse.
32 Così Mosè
aveva distribuito il paese a oriente di Gerico, a est del Giordano, quando si
trovava nelle steppe di Moab.
33 Però
Mosè non aveva assegnato nessun territorio alla tribù di Levi. La
loro eredità era il Signore, il Dio d'Israele, come egli stesso aveva
detto.
CAPITOLO 14
A OVEST DEL GIORDANO
1 La divisione della terra di
Canaan a ovest del Giordano tra gli Israeliti avvenne così. Il sacerdote
Eleazaro, Giosuè figlio di Nun e i capifamiglia delle tribù
d'Israele l'assegnarono al popolo.
2 Come il
Signore aveva ordinato a Giosuè, il territorio a ovest del Giordano fu
destinato ad ognuna delle nove tribù e alla metà di quella di
Manasse mediante sorteggio.
3-4 Mosè aveva
già assegnato il territorio alle altre due tribù e mezza a est del
Giordano. I discendenti di Giuseppe formavano due tribù: Manasse ed
Efraim. Però Mosè non assegnò nessuna parte ai Leviti. Essi
in cambio ricevettero alcune città per abitarvi, con i prati per il
pascolo dei greggi e del bestiame.
5 Gli
Israeliti divisero il territorio secondo gli ordini dati dal Signore a
Mosè.
LA CITTÀ DI EBRON PER CALEB
6 Un giorno alcuni uomini
della tribù di Giuda andarono da Giosuè a Galgala. Uno di loro, di
nome Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, gli disse: «Tu sai quel che il
Signore promise a Mosè, l'uomo di Dio, a Kades-Barnea, riguardo a noi
due.
7 Io avevo quarant'anni quando il servo del
Signore, Mosè, da Kades-Barnea mi mandò a esplorare il paese. Io
gli feci un rapporto esatto e onesto,
8 mentre i
miei compagni scoraggiarono la nostra
gente.
«Io sono stato in tutto fedele al
Signore, mio Dio.
9 Per questo preciso motivo,
Mosè mi promise quel giorno che io e i miei discendenti avremmo ricevuto
in possesso la regione da me esplorata.
10 Ora,
Giosuè, sono ormai passati quarantacinque anni da quando il Signore fece
quella promessa a Mosè. Allora il popolo d'Israele era in viaggio nel
deserto. E il Signore, come aveva promesso, mi ha conservato in vita fino ad
ora. Io ho ormai ottantacinque anni,
11 ma ho
ancora la stessa forza di quando Mosè mi mandò in esplorazione.
Non mi manca affatto il vigore necessario per prendere parte attivamente alla
guerra.
12 Assegnami quindi la zona di montagna
che il Signore mi promise quel giorno. Quel giorno hai sentito anche tu che
là, in grandi città fortificate, vivono gli Anakiti, uomini alti
come giganti. Ma certamente il Signore mi aiuterà, come mi aveva
promesso, e io riuscirò a
scacciarli».
13 Allora Giosuè
benedisse Caleb, il figlio di Iefunne, e gli assegnò la città di
Ebron.
14 Ebron appartiene ancora ai discendenti
di Caleb, figlio di Iefunne il Kenizzita, perché egli era stato in tutto
fedele al Signore, Dio d'Israele.
15 Prima Ebron
si chiamava Kiriat-Arba (Arba era stato il più grande degli Anakiti).
Così il popolo poté vivere in pace nella propria
terra.
CAPITOLO 15
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI GIUDA
1 Le famiglie della
tribù di Giuda ricevettero in sorte il territorio qui descritto, che si
estendeva a sud fino all'estremità meridionale del deserto di Zin, ai
confini con gli Edomiti.
2 Questa frontiera del
sud partiva dalle rive meridionali del mar Morto,
3 passava a sud della salita di Akrabbim,
attraversava il deserto di Zin e, a sud di Kades-Barnea, risaliva a Chezron e
raggiungeva Addar; di là svoltava verso Karkaa.
4 Poi arrivava ad Azmon, seguiva il percorso del
torrente d'Egitto e terminava al mar Mediterraneo. Questa era la frontiera sud
del territorio di Giuda.
5 Il confine a est
costeggiava il mar Morto in tutta la sua estensione, fino al golfo
settentrionale, dov'è la foce del
Giordano.
Di là cominciava il confine del
nord:
6 esso si estendeva fino a Bet-Ogla,
passava a nord del pendio che si affaccia sulla valle del Giordano e saliva fino
alla pietra di Boan (Boan era figlio di Ruben).
7 Poi dalla valle di Acor andava a Debir e
puntava a nord verso Galgala, di fronte alla salita di Adummim, al lato
meridionale della vallata. Poi passava alle sorgenti di En-Semes e arrivava a
En-Roghel.
8 Passava poi per la valle di
Ben-Innom, al fianco sud del monte dove era situata la città dei Gebusei,
ossia l'attuale Gerusalemme. Di là i confini proseguivano fino alla cima
della collina, al lato ovest della valle di Innom, e si spingevano fino
all'estremità settentrionale della valle dei Refaim.
9 Dalla cima della montagna la frontiera piegava
verso le sorgenti delle Acque di Neftoach, verso i villaggi del monte Efron. Poi
girava in direzione di Baala (Kiriat-Iearim).
10
A ovest di Baala svoltava verso la zona montuosa di Seir, fiancheggiava il lato
settentrionale del monte Iearim (o Chesalon), scendeva a Bet-Semes e arrivava a
Timna.
11 Di lì passava al fianco nord
della collina di Accaron, voltava verso Siccaron, passava per il monte Baala e
arrivava a Iabneel. Il confine nord terminava al mar Mediterraneo.
12 Il mare formava il confine occidentale. Entro
questi confini vissero le famiglie della tribù di
Giuda.
CALEB CONQUISTA EBRON E DEBIR
(vedi Giudici 1,
11-15)
13 Come il Signore aveva ordinato a
Giosuè, una parte del territorio di Giuda fu assegnata a Caleb, figlio di
Iefunne, della tribù di Giuda. A Caleb toccò Ebron, la
città che anticamente apparteneva ad Arba, il padre di Anak.
14 Caleb scacciò dalla città i
discendenti di Anak, le famiglie di Sesai, Achiman e Talmai.
15 Di là si diresse contro la
città di Debir, che si chiamava allora Kiriat-Sefer.
16 Caleb disse: «A chi assalirà e
conquisterà la città di Debir darò in sposa la mia figlia
Acsa».
17 La città fu conquistata da
Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e Caleb gli diede in moglie
la figlia Acsa.
18 Otniel aveva convinto Acsa a
chiedere a suo padre un pezzo di terra. Il giorno delle nozze Acsa scese
dall'asino e Caleb le domandò cos'altro voleva.
19 Rispose: «Fammi ancora un regalo. La
terra che mi hai dato si trova in un luogo arido: lasciami qualche sorgente
d'acqua».
Allora il padre le regalò
anche due sorgenti vicine al campo.
LISTA DELLE CITTÀ DI GIUDA
20 Questo è il
territorio che le famiglie di Giuda ricevettero in proprietà.
21 Le città più a sud che
appartenevano loro, quelle vicine alla frontiera con gli Edomiti, erano:
Kabzeel, Eder, Iagur,
22 Kina, Dimona, Arada,
23 Kedes, Azor-Itnan,
24 Zif, Telem, Bealot,
25 Azor-Adatta, Keriot-Chezron (o Azor),
26 Amam, Sema, Molada,
27 Cazar-Gadda, Esmon, Bet-Pelet,
28 Cazar-Sual, Bersabea e i dintorni,
29 Baala, Iim, Ezem,
30 Eltolad, Chesil, Corma,
31 Ziklag, Madmanna, Sansanna,
32 Lebaot, Silchim, En-Rimmon; in tutto
ventinove città, con i villaggi
intorno.
33 Le città della pianura erano:
Estaol, Zorea, Asna,
34 Zaanoach, En-Gannim,
Tappuach, Enam,
35 Iarmut, Adullam, Soco, Azeka,
36 Saaraim, Aditaim, Ghedera e Ghederotaim; in
tutto quattordici città, con i villaggi intorno.
37 Zenan, Cadasa, Migdal-Gad,
38 DiIean, Mizpe, Iokteel,
39 Lachis, Bozkat, Eglon,
40 Cabbon, Lacmas, Chitlis,
41 Ghederot, Bet-Dagon, Naama e Makkeda; in
tutto sedici città, con i villaggi intorno.
42 Sibna, Eter, Asan,
43 Iftach, Asna, Nezib,
44 Keila, Aczib e Maresa: nove città con
i villaggi intorno.
45 Accaron con le
città e i villaggi del suo territorio,
46
e tutte le città e i villaggi vicino ad Asdod, da Accaron al mar
Mediterraneo.
47 Asdod e Gaza con le
città e i villaggi del loro territorio; esso arrivava fino al torrente
che fa da frontiera con l'Egitto e fino alla costa del mar Mediterraneo.
48 Sulla montagna c'erano Samir, Iattir, Soco,
49 Danna, Kiriat-Sanna (Debir),
50 Anab, Estemoa, Anim,
51 Gosen, Colon e Ghilo; in tutto undici
città con i villaggi intorno.
52 Arab,
Duma, Esean,
53 Ianum, Bet-Tappuach, Afeka,
54 Umta, Kiriat-Arba (Ebron) e Zior; in tutto
nove città con i villaggi intorno.
55
Maon, Carmelo, Zif, Iutta,
56 Izreel, Iorkeam,
Zanoach,
57 Kain, Ghibea, e Timna; in tutto
dieci città, con i villaggi intorno.
58
Calcul, Bet-Zur, Ghedor,
59 Maarat, Bet-Anot ed
Eltekon; in tutto sei città, con i villaggi intorno. Tekoa, Efrata
(Betlemme), Peor, Etam, Culon, Tatam, Sores, Carem, Gallim, Beter, Manak; in
tutto undici città e i villaggi intorno.
60 Kiriat-Baal (o Kiriat-Iearim) e Rabba: due
città e i villaggi intorno.
61 Nel
deserto c'erano: Bet-Araba, Middin, Secada,
62
Nibsan, la città del sale, e Engaddi; in tutto sei città con i
villaggi intorno.
63 Ma gli uomini di Giuda non
riuscirono a scacciare i Gebusei che abitavano Gerusalemme. I Gebusei vivono
ancora in mezzo a loro.
CAPITOLO
16
TERRITORIO DEI DISCENDENTI DI GIUSEPPE
1 La frontiera sud del
territorio assegnato ai discendenti di Giuseppe partiva dal Giordano nei pressi
di Gerico, a est delle sorgenti, e passava per il deserto. Da Gerico saliva sui
monti e andava fino a Betel.
2 Da Betel arrivava
a Luz, passando da Atarot, dove vivevano gli Architi.
3 Poi voltava a ovest e seguiva le frontiere
della regione degli Iafletiti fino a Bet-Oron inferiore. Di là si
spingeva a Ghezer e finiva al mar Mediterraneo.
4 La tribù di Efraim e la seconda
metà della tribù di Manasse, discendenti di Giuseppe, ricevettero
in possesso questo territorio.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI EFRAIM
5 Il territorio assegnato alle
famiglie di Efraim era questo: partendo da est il suo confine andava da
Aterot-Addar a Bet-Oron superiore,
6 e di
là al Mediterraneo. Il punto più a nord era Micmetat. Di là
il confine girava a est, verso Taanat-Silo passando a oriente di Ianoach.
7 Poi scendeva da Ianoach ad Atarot e a Naara;
arrivava fino a Gerico e finiva ai Giordano.
8
Partendo da Tappuach la frontiera andava a ovest fino al torrente Kana e fino al
mar Mediterraneo. Questo fu il territorio assegnato alle famiglie della
tribù di Efraim.
9 Insieme ad esso furono
date ad Efraim alcune città e villaggi che si trovavano nei confini di
Manasse.
10 Gli uomini di Efraim non riuscirono
però a scacciare i Cananei che abitavano a Ghezer. Perciò i
Cananei abitano ancora insieme a loro. Ma gli Efraimiti li costrinsero a
lavorare per loro come schiavi.
CAPITOLO
17
TERRITORIO DI UNA PARTE DELLA TRIBÙ DI MANASSE
1 Una parte del territorio a
ovest dei Giordano fu assegnata ad alcune famiglie discendenti da Manasse,
figlio primogenito di Giuseppe. Machir, padre di Galaad, era il primogenito di
Manasse ed era un soldato; perciò le terre di Galaad e il Basan furono
assegnate a lui.
2 Un territorio a ovest del
Giordano fu invece assegnato alle altre sei famiglie della tribù di
Manasse: Abiezer, Elek, Asriel, Sichem, Chefer, Semida. Questi erano i
discendenti maschi di Manasse, il figlio di Giuseppe, ed erano capostipiti di
altrettante famiglie.
3 Invece Zelofcad, figlio
di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, non aveva
avuto nessun figlio maschio, ma soltanto delle figlie. I loro nomi erano Macla,
Noa, Ogla, Milca e Tirza.
4 Esse si presentarono
al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capi del popolo e
dissero: «Il Signore diede ordine a Mosè di dare delle terre anche a
noi, come ai nostri parenti maschi». Perciò come era stato ordinato
dal Signore, furono assegnate loro delle terre in mezzo a quelle dei fratelli
del loro padre.
5 Per questa ragione l'intera
tribù di Manasse ebbe complessivamente dieci possedimenti a ovest del
Giordano e i territori di Galaad e di Basan, a est.
6 Infatti fu assegnato un territorio non
soltanto ai discendenti maschi, ma anche alle donne, e il territorio di Galaad
apparteneva agli altri discendenti di Manasse.
7
Il territorio di Manasse a ovest del Giordano partiva dal lato di Aser e andava
a Micmetat, di fronte a Sichem. Poi il confine girava a sud, verso
Iasib-En-Tappuach.
8 Il territorio intorno a
Tappuach apparteneva a Manasse, ma la città di Tappuach era della
tribù di Efraim, anche se rientrava nei confini di Manasse.
9 Il confine scendeva poi fino al torrente Kana.
Ma le città a sud del torrente appartenevano ad Efraim, anche se erano
nel territorio di Manasse. Il confine di Manasse seguiva le sponde
settentrionali del torrente e terminava al mar Mediterraneo.
10 Efraim era a sud e Manasse a nord; il loro
confine a ovest era il mare. I confini di Manasse toccavano le frontiere di Aser
a nord-ovest e quelle di Issacar a nord-est.
11
Alla tribù di Manasse erano state assegnate all'interno del territorio di
Issacar e di Aser le città di Betsean, Ibleam, Dor, En-Dor, Taanach,
Meghiddo e i loro villaggi.
12 Ma gli uomini di
Manasse non riuscirono a conquistarle e così continuano ad abitarvi i
Cananei.
13 Quando gli Israeliti divennero
più forti, riuscirono a farli lavorare per loro, ma non a cacciarli
via.
I DISCENDENTI DI GIUSEPPE CHIEDONO PIU' SPAZIO
14 I discendenti di Giuseppe
dissero a Giosuè:
- Perché ci hai
dato soltanto una parte di territorio? Noi siamo numerosi, perché il
Signore ci ha benedetti!
15 Giosuè
rispose:
- Se davvero siete un popolo così
numeroso e la zona dei monti di Efraim è troppo piccola per voi, allora
andate nella foresta. Disboscatela e cercatevi spazio nel territorio dei
Perizziti e dei Refaim.
16 Essi
replicarono:
- La zona di montagna non ci basta
certo, d'altra parte i Cananei della pianura hanno carri da guerra di ferro, sia
quelli che abitano a Betsean e nelle città dei dintorni, sia quelli che
vivono nella pianura di Izreel.
17 Allora
Giosuè disse alle tribù di Efraim e di Manasse, discendenti di
Giuseppe:
- Voi siete davvero numerosi e forti.
Perciò dovete avere più di una parte come vostro territorio.
18 La zona di montagna sarà vostra, anche
se è una foresta. Voi la disboscherete e la occuperete da un capo
all'altro. Inoltre riuscirete a scacciare i Cananei, anche se sono un popolo
forte e hanno carri da guerra di
ferro.
CAPITOLO 18
DIVISIONE DEL RESTO DEL TERRITORIO
1 Dopo aver conquistato la
terra, tutta la comunità d'Israele si radunò a Silo e
drizzò la tenda dell'incontro.
2 A sette
tribù non era ancora stata assegnata la loro parte di territorio.
3 Perciò Giosuè disse ai popolo
d'Israele: «Che cosa aspettate per occupare la terra che il Signore, Dio
dei nostri padri, vi ha dato?
4 Scegliete tre
uomini per ogni tribù. Li manderò ad esplorare il paese. Lo
attraverseranno e prepareranno un loro piano di ripartizione delle terre. Poi
verranno da me,
5 e si divideranno il territorio
in sette parti. In ogni caso la tribù di Giuda resterà nel proprio
territorio, a sud, e i discendenti di Giuseppe nel loro, a nord.
6 Scriverete con cura il piano di ripartizione e
me lo porterete. Qui, alla presenza dei Signore nostro Dio, io farò il
sorteggio.
7 Ma, a differenza degli altri, ai
leviti non toccherà nessuna parte, perché hanno il compito di
servire il Signore come sacerdoti. Inoltre le tribù di Gad, di Ruben e
metà delle famiglie di Manasse hanno già avuto la terra a est dei
Giordano data loro da Mosè, il servo del
Signore».
8 Gli uomini incaricati
dell'esplorazione partirono. Giosuè aveva ordinato loro: «Andate,
percorrete il territorio in lungo e in largo. Fatene una descrizione scritta e
poi tornate da me. Qui a Silo, alla presenza dei Signore, farò il
sorteggio delle parti».
9 Quegli uomini
percorsero da un capo all'altro la regione. Prepararono un documento con la
descrizione dei territorio, diviso in sette parti, e la lista delle
città. Poi tornarono da Giosuè nell'accampamento di Silo.
10 Giosuè, a Silo, alla presenza del
Signore, fece il sorteggio. Così assegnò una parte a ciascuna
tribù d'Israele che era ancora senza terra.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI BENIAMINO
11 Alla tribù di
Beniamino toccò il primo territorio sorteggiato. Esso si trovava fra la
tribù di Giuda e quello dei discendenti di
Giuseppe.
12 A nord, il confine partiva dal
Giordano, poi saliva ai fianco settentrionale di Gerico, passava a ovest
attraverso le montagne e arrivava al deserto di Bet-Aven.
13 Di là la frontiera passava sul fianco
meridionale di Luz (chiamata anche Betel), poi scendeva ad Aterot-Addar, sopra
il monte a sud di Bet-Oron inferiore.
14 Di
là il confine cambiava direzione e sul lato occidentale di questa
montagna piegava a sud fino alla città di Kiriat-Baal (o Kiriat-Iearim),
che apparteneva alla tribù di Giuda. Questo era il confine a ovest.
15 A sud, il confine partiva da Kiriat-Iearim e
andava verso est; arrivava alle sorgenti delle acque di Neftoach.
16 Poi scendeva ai piedi del monte che sovrasta
la valle di Ben-Innom, al punto più a nord della valle dei Refaim. Di
là andava verso sud attraverso la valle di Innom, arrivava al fianco
meridionale della città dei Gebusei e poi scendeva a En-Roghel.
17 Svoltava a nord, passando a En-Semes e a
Galgala, di fronte alla salita di Adummim. Poi il confine scendeva alla pietra
di Boan (Boan era figlio di Ruben);
18 passava a
nord del pendio che si affaccia sulla valle del Giordano e scendeva nel deserto,
19 attraverso il pendio di Bet-Ogla. Terminava
al golfo settentrionale del mar Morto, dove sfocia il Giordano. Questo era il
confine meridionale.
20 Il confine orientale era
il Giordano. Questi erano i confini del territorio assegnato in possesso alle
famiglie della tribù di Beniamino.
21 Le
città che appartenevano alle famiglie di Beniamino erano: Gerico,
Bet-Ogla, Emek-Keziz,
22 Bet-Araba, Zemaraim,
Betel,
23 Avvim, Para, Ofra,
24 Chefar-Ammona, Ofni, e Gheba: in tutto dodici
città con i loro dintorni.
25 Gabaon,
Rama, Beerot,
26 Mizpe, Chefira, Mosa,
27 Rekem, Irpeel, Tareala,
28 Zela-Elef, la città dei Gebusei,
cioè Gerusalemme, Gabaa, Kiriat-Iearim; in tutto quattordici città
con i loro dintorni. Questo è il territorio che ricevettero in possesso
le famiglie della tribù di Beniamino.
CAPITOLO 19
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI SIMEONE
1 Il secondo territorio
sorteggiato toccò alla tribù di Simeone. Si estendeva all'interno
delle terre della tribù di Giuda.
2
Includeva Bersabea, Seba, Molada,
3 Cazar-Sual,
Baia, Ezem,
4 Eltolad, Betul, Corma,
5 Ziklag, Bet-Mercabot, Cazar-Susa,
6 Bet-Lebaot e Saruchem; in tutto tredici
città, con i loro dintorni.
7 EnRimmon,
Takan, Eter e Asan; in tutto quattro città, con i loro dintorni.
8 Includeva anche i villaggi vicini a queste
città, fino a Baalat-Beer (o Rama), a sud. Questo era il territorio che
le famiglie di Simeone ricevettero in possesso.
9 Esso si estendeva all'interno delle terre di
Giuda, perché il territorio in precedenza assegnato alle famiglie di
Giuda era più vasto del necessario.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ZABULON
10 Il terzo territorio
sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Zabulon. Esso si
estendeva fino a Sarid.
11 A ovest di Sarid il
confine andava fino a Mareala; toccava Dabbeset e il torrente a est di Iokneam.
12 A est di Sarid il confine andava fino a
Chislot-Tabor, poi a Daberat e su a Iafia.
13 Di
là continuava verso est, a Gat-Chefer, a Et-Kazin e girava nella
direzione di Nea, sulla strada di Rimmon.
14 Al
nord il confine girava verso Annaton e finiva nella valle di Iftach-El.
15 Esso includeva Kattat, Naalal, Simron, Ideala
e Betlemme; in tutto dodici città, con i loro dintorni.
16 Le città e i villaggi ora elencati
erano nel territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di
Zabulon.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ISSACAR
17 Il quarto territorio
sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Issacar.
18 Esso comprendeva: Izreel, Chesullot, Sunem,
19 Cafaraim, Sion, Anacarat,
20 Daberat, Kision, Abez,
21 Remet, En-Gannim, En-Cadda e Bet-Pazzez.
22 Le frontiere toccavano anche Tabor, Sacazim,
Bet-Semes e finivano al Giordano. Includevano sedici città, con i loro
dintorni.
23 Le città e i villaggi ora
elencati erano nei territorio assegnato in possesso alle famiglie della
tribù di Issacar.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ASER
24 Il quinto territorio
sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Aser.
25 Esso comprendeva Chelkat, Ali, Beten, Acsaf,
26 Alamme-Iech, Amead, Miseal. Verso ovest il
confine toccava il Carmelo e Sicor-Libnat.
27
Quando voltava a est, arrivava a Bet-Dagon e toccava le frontiere di Zabulon e
la valle di Iftach-El sulla strada a nord di Bet-Emek e Neiel. Continuava verso
nord fino a Cabul,
28 Abdon, Recob, Cammon e
Kana e arrivava alla grande città di Sidone.
29 Poi il confine girava a Rama e raggiungeva la
fortezza di Tiro; poi svoltava a Cosa e terminava al mar Mediterraneo. Includeva
Mechebel, Aczib,
30 Acco, Afec e Recob; in tutto
ventidue città, con i loro dintorni.
31
Le città e i villaggi ora elencati erano nei territorio assegnato in
possesso alle famiglie della tribù di Aser.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI NEFTALI
32 Il sesto territorio
sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Neftali.
33 Il loro confine andava da Chelef alla quercia
di Bezaannim poi passava ad Adami-Nekeb e a Iabneel; andava fino a Lakkum e
terminava al Giordano.
34 Proseguiva a ovest,
toccava Aznot-Tabor e continuava fino a Cukkok. Toccava le frontiere di Zabulon
al sud, quelle di Aser a ovest e Iehuda, sulle rive del Giordano, a est.
35 Includeva le fortezze di Ziddim, Zer, Cammat,
Rakkat, Genesaret,
36 Adama, Rama, Azor,
37 Kedes, Edrei, En-Azor,
38 Ireon, Migdal-El, Orem, Bet-Anat e Bet-Semes;
in tutto diciannove città, con i loro
dintorni
39 Le città e i villaggi ora
elencati erano nei territorio assegnato in possesso alle famiglie della
tribù di Neftali.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI DAN
40 Il settimo territorio
sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Dan.
41 Esso includeva Zorea, Estaol, Ir-Semes,
42 Saalabbin, Aialon, ItIa,
43 Elon, Timna, Accaron,
44 Elteke, Ghibbeton, Baalat,
45 Ieud, Bene-Berak, Gat-Rimmon,
46 le Acque dello Iarkon e il Rakkon con il
territorio in direzione di Giaffa.
47 Quando i
discendenti di Dan persero il loro territorio, essi andarono alla città
di Lesem e l'attaccarono. La conquistarono e uccisero gli abitanti. Vi si
stabilirono e cambiarono il nome della città: invece di Lesem la
città fu chiamata Dan e portò così il nome del capostipite
della tribù.
48 Le città e i
villaggi ora elencati erano nel territorio assegnato in possesso alle famiglie
della tribù di Dan.
CONCLUSIONE DELL'ASSEGNAZIONE DELLE TERRE
49 Quando gli Israeliti
finirono di dividere le terre, assegnarono una parte anche a Giosuè,
figlio di Nun.
50 Come aveva ordinato il
Signore, gli diedero quel che aveva chiesto: Timnat-Serach, una città
situata nella zona delle montagne di Efraim. Giosuè ricostruì la
città e vi si stabilì.
51 Il
sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun, con i capifamiglia delle
tribù d'Israele assegnarono le terre mediante il sorteggio a Silo, alla
presenza del Signore, all'ingresso della tenda dell'incontro. Così
portarono a termine la ripartizione del
paese.
CAPITOLO 20
LE CITTÀ-RIFUGIO
1 Allora il Signore
ordinò a Giosuè
2 di dire al popolo
d'Israele: «Scegliete le città-rifugio, come vi avevo ordinato per
mezzo di Mosè.
3 Chi avrà ucciso
qualcuno senza premeditazione, potrà andare in una di quelle città
per sfuggire alle persone che intendono vendicarsi e ucciderlo.
4 L'omicida correrà verso quella
città; si fermerà alla porta e spiegherà il suo caso ai
responsabili della giustizia. Essi potranno accoglierlo nella città e
dargli posto per vivere. Allora resterà là.
5 Se qualcuno lo insegue per compiere la
vendetta, gli abitanti della città non dovranno consegnarglielo,
perché ha ucciso senza odio e premeditazione.
6 L'omicida potrà fermarsi nella
città-rifugio fino al processo pubblico. Alla morte del sommo sacerdote
in carica in quel tempo, potrà tornare nella sua città e vivere di
nuovo a casa sua».
7 A ovest del Giordano
gli Israeliti scelsero queste città-rifugio: Kedes, in Galilea, nella
zona montagnosa di Neftali; Sichem, nella zona dei monti di Efraim; Kiriat-Arba
(o Ebron), nella zona dei monti di Giuda.
8 A
est del Giordano scelsero: Bezer, sull'altipiano desertico a est di Gerico, nel
territorio della tribù di Ruben; Ramot, in Galaad, nel territorio di Gad;
Golan, nel Basan, nel territorio di Manasse.
9 Le
città ora elencate servivano da città-rifugio per tutti gli
Israeliti e per gli stranieri che vivevano in mezzo a loro. Se qualcuno aveva
ucciso senza premeditazione, poteva trovarvi rifugio, al sicuro dalla vendetta.
Non poteva essere ucciso prima di un processo
pubblico.
CAPITOLO
21
LE CITTÀ DEI LEVITI
1 I capifamiglia della
tribù di Levi si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuè,
figlio di Nun, e ai capifamiglia delle altre tribù d'Israele,
2 a Silo, in terra di Canaan. Essi dissero:
«Il Signore ha ordinato per mezzo di Mosè che ci vengano date alcune
città dove possiamo abitare e anche i prati intorno per il pascolo del
nostro bestiame».
3 Perciò gli
Israeliti, secondo l'ordine del Signore, scelsero nel loro territorio alcune
città e terreni da pascolo e li concessero ai
leviti.
4 Per prime furono sorteggiate le
città da assegnare alle famiglie di Keat, figlio di Levi. Tra queste, le
famiglie che discendevano dal sacerdote Aronne ricevettero tredici città
dalla tribù di Giuda, di Simeone e di Beniamino.
5 Le altre famiglie del gruppo di Keat
ricevettero dieci città dalle tribù di Efraim, di Dan e di
metà della tribù di Manasse.
6 Poi
le famiglie discendenti di Gherson, altro figlio di Levi, ricevettero tredici
città dal territorio di Issacar, Aser, Neftali e dell'altra metà
della tribù di Manasse.
7 Infine le
famiglie discendenti di Merari, terzo figlio di Levi, ricevettero dodici
città dal territorio di Ruben, Gad e
Zabulon.
8 Gli Israeliti assegnarono queste
città ai leviti mediante sorteggio, come aveva ordinato il Signore per
mezzo di Mosè.
LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI KEAT
9 Questi sono i nomi delle
città del territorio di Giuda e di Simeone
date
10 ai discendenti di Aronne che facevano
parte del gruppo di Keat, figlio di Levi. Esse furono le prime sorteggiate.
11 Fu data loro Kiriat-Arba (Arba era il padre
di Anak). Quella città oggi si chiama Ebron; è situata nella zona
dei monti di Giuda. Fu assegnata ai Keatiti con i prati intorno per il pascolo.
12 Però i campi e i villaggi vicini a
Ebron erano già stati dati a Caleb, figlio di Iefunne, e restarono di sua
proprietà.
13 Oltre Ebron, che era una
città-rifugio, i discendenti del sacerdote Aronne ricevettero le seguenti
città: Libna,
14-16 Iattir, Estemoa,
Debir, Colon, Asan, Iutta, Bet-Semes; in tutto nove città, con le terre
da pascolo.
17-18 Dal territorio della
tribù di Beniamino furono date loro quattro città: Gabaon, Gheba,
Anatot e Almon, con le terre da pascolo.
19 Ai
sacerdoti, discendenti di Aronne, furono quindi date complessivamente tredici
città, con le terre da pascolo.
20 Alle
altre famiglie del gruppo di Keat, figlio di Levi, furono assegnate città
del territorio di Efraim.
21-22 Erano in tutto
quattro: Sichem, città-rifugio, situata nella zona dei monti di Efraim,
Ghezer, Kibzaim e Bet-Oron, tutte con le terre da pascolo.
23-24 Dal territorio di Dan furono loro
assegnate quattro città: Elteke, Ghibbeton, Aialon, Gat-Rimmon, con le
loro terre da pascolo.
25 Dal territorio della
metà della tribù di Manasse due città: Taanach e Ibleam,
con le loro terre da pascolo.
26 Queste ultime
famiglie del gruppo di Keat ricevettero quindi in tutto dieci città, con
le terre da pascolo.
LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI GHERSON
27 Un altro gruppo di leviti,
quello discendente da Gherson, ricevette dal territorio dell'altra metà
di Manasse due città: Golan, nel Basan, una città-rifugio, e
Astarot, con le loro terre da pascolo.
28-29 Dal
territorio di Issacar ricevettero quattro città: Kision, Daberat, Iarmut
ed En-Gannim, con le loro terre da pascolo.
30-31 Dal territorio di Aser ricevettero quattro
città: Miseal, Abdon, Chelkat e Recob, con le loro terre da pascolo.
32 Dal territorio di Neftali ricevettero tre
città: Kedes, in Galilea, una città-rifugio, Cammot-Dor e Kartan,
con le loro terre da pascolo.
33 Le famiglie del
gruppo di Gherson ricevettero quindi in tutto tredici città, con le loro
terre da pascolo.
LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI MERARI
34-35 Il resto dei leviti,
cioè il gruppo di Merari, ricevette dal territorio di Zabulon quattro
città: Iokneam, Karta, Rimmon e Naalal, con le loro terre da pascolo.
36-37 Dal territorio di Ruben ricevette quattro
città a est del Giordano all'altezza di Gerico: Bezer, una
città-rifugio situata nell'altipiano desertico, Iaaz, Kedemot e Mefaat e
le loro terre da pascolo.
38-39 Dal territorio
di Gad ricevette quattro città: Ramot, in Galaad, una
città-rifugio; Macanaim, Chesbon e Iazer, con le loro terre da pascolo.
40 Le famiglie del gruppo di Merari ricevettero
quindi in tutto dodici città.
41-42
Complessivamente, da tutto il territorio occupato dal popolo d'Israele, furono
assegnate ai leviti quarantotto città, con le loro terre da
pascolo.
LA PROMESSA DEL SIGNORE E' COMPIUTA
43 Così il Signore
diede agli Israeliti tutto il territorio promesso ai loro padri. Essi lo
occuparono e vi si stabilirono.
44 Il Signore li
fece vivere in pace nelle loro terre, come aveva promesso ai loro padri. Nemmeno
uno dei nemici aveva potuto fermarli, perché il Signore aveva dato a
Israele la vittoria su tutti.
45 Così
tutto il bene che il Signore aveva promesso agli Israeliti si realizzò.
Nessuna delle sue parole rimase incompiuta.
CONCLUSIONE
CAPITOLO
22
IL POPOLO D'ISRAELE E IL SUO DIO
GIOSUE' CONGEDA I SOLDATI DELLE TRIBÙ A EST DEL GIORDANO
(vedi
1, 12-18)
1 Allora Giosuè convocò i
soldati di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse
e
2 disse loro: «Voi avete fatto tutto quel
che vi ha comandato Mosè, il servo del Signore, e avete ubbidito a tutti
i miei ordini.
3 In tutto questo tempo non avete
mai abbandonato i vostri fratelli Israeliti. Avete eseguito fedelmente gli
ordini del Signore, vostro Dio, fino ad oggi.
4
Ora il Signore, vostro Dio, ha concesso ai vostri fratelli di vivere in pace,
come aveva promesso. Perciò tornate a casa al di là del Giordano,
nelle terre assegnate a voi dal servo del Signore, Mosè.
5 Ma state attenti a ubbidire ai comandamenti e
alla legge data da Mosè, il servo del Signore: amate il Signore vostro
Dio, fate sempre quel che lui vuole, ubbidite ai suoi comandamenti. Restate
fedeli al Signore e servitelo con tutto il cuore e con tutte le
forze».
6-8 Poi Giosuè li benedisse.
Prima di lasciarli partire disse ancora queste parole: «Voi tornate a casa
molto ricchi; avete con voi animali in gran quantità, argento e oro,
bronzo e ferro, e molti vestiti. Dividete con i vostri fratelli, rimasti al di
là del fiume, quel che avete preso ai nemici!». Allora essi si
misero in viaggio per tornare a casa. Mosè aveva assegnato un territorio
nel Basan a una metà della tribù di Manasse; all'altra metà
Giosuè diede delle terre a ovest del Giordano, tra le altre tribù
d'Israele. Giosuè congedò il primo gruppo di Manasse e li
benedisse come gli altri.
9 Così i
soldati di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse
tornarono a casa. Lasciarono il resto degli Israeliti a Silo, in terra di
Canaan, e si diressero verso le loro terre, nella regione di Galaad, assegnate
loro secondo il comando del Signore comunicato per mezzo di
Mosè.
UN GRANDE ALTARE SULLE SPONDE DEL GIORDANO
10 Quando i soldati di Ruben,
di Gad e di metà della tribù di Manasse arrivarono a Galgala, che
si trova ancora in terra di Canaan, costruirono sulle sponde del Giordano un
altare imponente.
11 Alcuni andarono a dire agli
altri Israeliti: «Sentite! Gli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e
di metà della tribù di Manasse hanno costruito un altare a Galgala
ancora in terra di Canaan, dalla nostra parte del
Giordano!».
12 Quando gli Israeliti
sentirono la notizia, si radunarono tutti insieme in assemblea a Silo, decisi a
far guerra a quelle tribù.
13 Ma prima
mandarono Finees, il figlio del sacerdote Eleazaro, dagli uomini di Ruben, di
Gad e di metà della tribù di Manasse.
14 Accompagnavano Finees dieci capi, scelti uno
per ogni tribù. Ciascuno di essi era il capofamiglia di un gruppo
d'Israeliti.
15 Essi si recarono nel territorio
di Galaad, dagli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà
della tribù di Manasse e dissero loro:
16
«Noi parliamo a nome di tutta la comunità del Signore. Che
cos'è questa offesa al Dio d'Israele? Vi siete costruiti un altare per
ribellarvi al Signore? Avete deciso di non seguirlo più?
17 Non bastava il peccato di Peor commesso da
noi tutti? Il Signore allora punì il suo popolo con un'epidemia. Ne
portiamo ancora le conseguenze.
18 Se vi
allontanate dal Signore e oggi vi ribellate voi a lui, domani egli andrà
in collera con tutta la comunità d'Israele.
19 Se il vostro territorio non è adatto
al culto del Signore, venite da noi, nella terra del Signore; là
c'è la sua Abitazione e là vi daremo delle terre in mezzo a noi.
Ma non ribellatevi al Signore, non mettetevi contro di noi, non costruitevi un
altro altare, in aggiunta a quello del Signore nostro Dio.
20 Ricordate Acan, discendente di Zerach! Egli
non rispettò gli ordini del Signore sullo sterminio di Gerico. Tutta la
comunità d'Israele fu punita per quello. E Acan non fu il solo a pagare
la sua colpa con la vita!».
21 Gli uomini
della tribù di Ruben, di Gad e della metà della tribù di
Manasse risposero così ai capifamiglia delle tribù dell'ovest:
22 «Dio, l'Onnipotente, il Signore, sa
perché abbiamo agito così, ma vogliamo che lo sappiate anche voi!
Se ci siamo ribellati al Signore e abbiamo voluto disubbidirgli, oggi il Signore
ci faccia morire.
23 Se abbiamo abbandonato il
Signore e abbiamo costruito il nostro altare per offrire sacrifici completi,
doni o sacrifici per il banchetto sacro, il Signore ci castighi!
24 Ma non è così! Noi lo abbiamo
fatto per paura che in avvenire i vostri figli possano dire ai nostri: "Voi, che
cosa avete a che fare con il Signore, il Dio d'Israele?
25 Il Signore ha messo il Giordano come confine
tra noi e voi, uomini di Ruben e di Gad. Quindi voi non avete niente a che fare
con il Signore!" Così i vostri figli spingerebbero i nostri a non restare
più fedeli al Signore.
26 Perciò
abbiamo deciso di costruire un altare, non per sacrifici o offerte,
27 ma solo come segno per noi e per voi, da oggi
e per sempre, perché si sappia che noi siamo fedeli al Signore e gli
rendiamo culto con i nostri sacrifici e offerte. Abbiamo costruito questo altare
per impedire che un giorno i vostri figli possano dire che le nostre
tribù non hanno niente a che fare con il Signore.
28 Abbiamo pensato che, se in futuro questo
dovesse capitare, allora i nostri figli potranno dire: "Guardate: i nostri padri
hanno costruito un altare identico all'altare del Signore!" Non l'abbiamo fatto
con lo scopo di bruciarvi sacrifici o offerte, ma soltanto perché resti
come segno tra la nostra gente e la vostra!
29
Mai abbiamo pensato di ribellarci al Signore e di abbandonarlo. Non vogliamo
certamente costruire un altare per sacrifici e offerte in concorrenza con quello
del Signore nostro Dio, che è davanti alla sua
Abitazione!».
30 Il sacerdote Finees e i
dieci capi della comunità che lo avevano accompagnato, capifamiglia delle
tribù dell'ovest, ascoltarono le parole degli uomini delle tribù
di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e ne rimasero
soddisfatti.
31 Il sacerdote Finees, figlio di
Eleazaro, disse loro: «Ora so che il Signore è con noi. Non vi siete
ribellati contro di lui e così avete salvato il popolo d'Israele da un
castigo del Signore».
32 Allora Finees e i
capi lasciarono gli uomini di Ruben e di Oad. Dal territorio di Galaad tornarono
nella terra di Canaan e raccontarono tutto agli Israeliti dell'ovest.
33 Essi furono soddisfatti e lodarono il
Signore; non parlarono più di guerra e di invasione del territorio
abitato dalle tribù di Ruben e di Gad.
34
Gli uomini di Ruben e di Gad chiamarono quell'altare «Testimone» e
dissero: «Questo altare è testimone davanti a tutti noi che il
Signore è Dio!».
CAPITOLO
23
TESTAMENTO DI GIOSUE'
1 Ormai da lungo tempo il
Signore faceva abitare Israele al sicuro dai nemici, e Giosuè era
diventato molto vecchio;
2 perciò
convocò tutti gli Israeliti, gli anziani, i capi, i giudici, i
responsabili del popolo e disse loro: «Ormai io sono molto avanti negli
anni.
3 Voi avete visto tutto quel che il
Signore vostro Dio ha fatto a tutte queste popolazioni, per fare spazio a voi.
4 Io ho assegnato in possesso alle vostre
tribù il territorio delle nazioni già conquistate, ma anche quello
ancora occupato da altri popoli, dal fiume Giordano, a est, fino al mar
Mediterraneo, a ovest.
5 Infatti il Signore
vostro Dio eliminerà anche questi popoli per fare spazio a voi. Voi
occuperete le loro terre, come il Signore vostro Dio ha promesso.
6 Non deviate mai da quel che è scritto
nel libro della legge di Mosè. Siate sempre decisi di metterlo in
pratica,
7 e così non vi mescolerete con
queste popolazioni rimaste in mezzo a voi. Non servirete i loro dèi, non
v'inginocchierete davanti a loro, non pronunzierete neppure i loro nomi e non li
userete nei vostri giuramenti.
8 Restate fedeli
al Signore, come avete fatto finora.
9 Il
Signore ha scacciato popoli grandi e potenti durante la vostra avanzata; e fino
a oggi nemmeno uno dei vostri nemici ha potuto fermarvi.
10 Un vostro soldato può da solo mettere
in fuga mille nemici, perché il Signore vostro Dio combatte per voi, come
ha promesso.
11 Per il vostro bene: amate il
Signore vostro Dio!
12 «Se voi non sarete
fedeli al Signore e vi mescolerete con le popolazioni rimaste ancora in mezzo a
voi e vi sposerete con loro,
13 siate certi che
il Signore vostro Dio non scaccerà più questi popoli davanti a
voi. Essi resteranno in mezzo a voi e saranno per voi un pericolo e una
trappola. Saranno come una frusta ai vostri fianchi e come spine conficcate
negli occhi. E continuerà così, finché nemmeno uno di voi
resterà in queste belle terre che il Signore vostro Dio vi ha
dato.
14 «La mia morte è ormai
vicina. Ciascuno di voi sa nel proprio cuore e nel proprio animo che il Signore
vostro Dio vi ha dato tutti i beni che vi aveva promesso. Egli ha tenuto fede
alle sue parole, e nessuna è rimasta incompiuta.
15 Ma, come il Signore vostro Dio ha mantenuto
tutte le sue promesse, così egli manderà contro di voi tutti i
mali che ha minacciato, fino a scacciarvi di qui.
16 Se voi non rispetterete gli obblighi che il
Signore vostro Dio vi ha imposti e vi metterete a servire e adorare altri
dèi, allora egli non vi tollererà più; e presto non
resterà più nemmeno uno di voi in queste belle terre che egli vi
ha dato».
CAPITOLO
24
L'ASSEMBLEA DI SICHEM
1 Giosuè radunò
tutte le tribù d'Israele a Sichem. Chiamò gli anziani d'Israele, i
capi, i giudici e i responsabili del popolo ed essi si recarono alla presenza
del Signore.
2 Giosuè disse a tutto il
popolo:
- Questo è il messaggio del
Signore, Dio di Israele: «Nei tempi antichi i vostri antenati vivevano al
di là del fiume Eufrate e veneravano altri dèi: l'ultimo fu
Terach, il padre di Abramo e di Nacor.
3 Ma io
presi il vostro capostipite Abramo dalle terre al di là dell'Eufrate e lo
condussi da un capo all'altro del territorio di Canaan. Gli diedi un figlio,
Isacco, e numerosi discendenti.
4 A Isacco diedi
due figli: Giacobbe ed Esaù. A Esaù diedi in possesso la zona di
montagna di Seir. Più tardi Giacobbe e i suoi figli si stabilirono in
Egitto.
5 Ma in seguito io mandai Mosè e
Aronne e colpii l'Egitto con i miei interventi. Così vi ho liberati.
6 Feci uscire i vostri padri dall'Egitto, e gli
Egiziani li inseguirono con i loro carri da guerra e la loro cavalleria fino al
mar Rosso.
7 I vostri padri invocarono con grida
il mio aiuto e io feci calare l'oscurità tra loro e gli Egiziani.
Rovesciai sugli Egiziani le onde del mare ed essi annegarono. Avete visto quel
che ho fatto all'Egitto. Voi siete vissuti a lungo nel
deserto.
8 «Poi vi condussi nel territorio
degli Amorrei, ad est del Giordano. Essi vi fecero guerra, ma io vi resi
vittoriosi su di loro. Li annientai davanti a voi, che occupaste le loro terre.
9 Poi il re di Moab, Balak, figlio di Zippor, vi
attaccò. Egli mandò a chiamare Balaam, il figlio di Beor, e gli
chiese di maledirvi.
10 Ma io non lo permisi ed
egli fu costretto a benedirvi. Così vi salvai da Balak.
11 «Poi attraversaste il Giordano e
giungeste a Gerico. I suoi cittadini vi attaccarono, ma io diedi a voi la
vittoria. La stessa cosa feci con gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli
Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei: vi attaccarono ma io diedi a voi la
vittoria.
12 Io gettai il panico davanti a voi.
Sono stato io, non le vostre spade e i vostri archi a scacciare i due re
amorrei.
13 Io vi ho dato terre che non avete
coltivato; voi abitate in città che non avete costruito, vendemmiate
vigne che non avete piantato e raccogliete da ulivi che non avete
coltivato».
14 Perciò ora, -
continuò Giosuè, - dedicatevi sinceramente al Signore e servitelo
fedelmente. Togliete di mezzo a voi gli idoli che i vostri antenati hanno
adorato in Mesopotamia e in Egitto. Servite soltanto il Signore.
15 Se invece non volete servire il Signore,
decidete oggi chi volete servire: o gli dèi che adoravano i vostri
antenati al di là dell'Eufrate o gli dèi degli Amorrei in mezzo ai
quali vivete. Io e la mia famiglia abbiamo deciso: serviremo il
Signore!
16 Il popolo
rispose:
- Come potremmo decidere di lasciare il
Signore per seguire altri dèi?
17 Il
Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i nostri padri dall'Egitto, dove
eravamo schiavi. Abbiamo visto con i nostri occhi tutte le cose meravigliose che
ha fatto. Ci ha protetti durante il lungo cammino, fra tutti i popoli dove siamo
passati.
18 Per fare posto a noi il Signore ha
scacciato tutti i popoli che abitavano qui, anche gli Amorrei. Perciò
anche noi vogliamo servire il Signore. E' lui il nostro
Dio!
19 Ma Giosuè disse
loro:
- Voi non riuscirete a servire il Signore.
Egli è un Dio santo ed esige di essere il vostro unico Dio. Non sopporta
colpe e infedeltà.
20 Se voi lo
abbandonerete per seguire altri dèi, egli si metterà contro di voi
e vi castigherà! Anche se prima è stato buono con voi, allora vi
distruggerà!
21 Ma il popolo rispose a
Giosuè:
- No! Noi vogliamo servire il
Signore!
22 E Giosuè a
loro:
- Avete deciso voi di servire il Signore.
Ne siete testimoni!
- Sì, - dissero, -
siamo testimoni!
23 Disse
Giosuè:
- Togliete subito di mezzo gli
idoli stranieri che avete con voi e promettete di essere leali con il Signore,
il Dio d'Israele.
24 Il popolo
rispose:
- Serviremo il Signore, nostro Dio, e
ubbidiremo alla sua parola.
25 Così
Giosuè concluse un patto di alleanza con il popolo e là, a Sichem,
fissò per Israele le leggi e gli statuti da
seguire.
26 Giosuè scrisse questi
comandamenti nel libro della legge di Dio. Poi prese una grossa pietra e la
rizzò sotto la quercia che si trova vicino al santuario del Signore a
Sichem.
27 Poi disse al popolo: «Guardate
questa pietra! Essa sarà testimone contro di noi, perché ha
sentito tutte le parole che il Signore ci ha detto. Essa continuerà a
ricordarvele, perché non vi ribelliate al vostro
Dio!».
28 Poi Giosuè sciolse
l'assemblea degli Israeliti e rimandò ciascuno nella terra che gli era
stata assegnata.
LA MORTE DI GIOSUE'
(vedi Giudici 2,
6-10)
29 Dopo quegli avvenimenti, all'età
di centodieci anni, il servo del Signore Giosuè, figlio di Nun,
morì.
30 Lo seppellirono nel territorio
di sua proprietà a Timnat-Serach, sui monti di Efraim, a nord del monte
Gaas.
31 Finché visse Giosuè, il
popolo fu fedele al Signore, e continuò a esserlo anche dopo la sua
morte, finché vissero gli anziani che avevano visto le grandi cose che il
Signore aveva fatto per Israele.
TOMBA DI GIUSEPPE. MORTE DI ELEAZARO
32 Le ossa di Giuseppe che gli
Israeliti avevano portato dall'Egitto furono sepolte a Sichem, nella terra che
Giacobbe aveva acquistato dai figli di Camor, il fondatore di Sichem, per cento
monete d'argento. Quelle ossa entrarono a far parte dell'eredità dei
discendenti di Giuseppe.
33 Poi morì
anche Eleazaro, il figlio di Aronne. Lo seppellirono a Gabaa, la città
data a suo figlio Finees nella regione montuosa di Efraim.