LA SACRA BIBBIA - ANTICO TESTAMENTO - GIOSUE'

INTRODUZIONE AL LIBRO DI GIOSUE'

Caratteristiche principali
Il libro di Giosuè narra la conquista della terra di Canaan sotto la guida di Giosuè, successore di Mosè.
E' possibile riconoscere facilmente tre grandi parti:
1) La conquista della terra di Canaan (capitoli 1- 12);
2) La divisione della terra promessa (capitoli 13-21);
3) La fine della vita di Giosuè (capitoli 22-24).
Dando una terra al suo popolo, Dio porta a compimento una promessa fatta ai patriarchi d'Israele e rinnovata in seguito a Mosè. Nella storia delle relazioni tra Dio e il suo popolo, la conquista di Canaan ha un valore paragonabile a quello dell'esodo dall'Egitto. Come la liberazione dall'Egitto, anch'essa è caratterizzata dagli interventi di Dio che combatte accanto al suo popolo, assicurandogli successo e vittoria.
La ripartizione e l'assegnazione dei territori, già conquistati o da conquistare, mostrano concretamente la sollecitudine di Dio, che assicura a tutti gli Israeliti di poter godere del possesso della terra. In questa prospettiva vanno lette le lunghe liste di località, contenute in alcuni capitoli del libro (per esempio i capitoli 13.15.16).
Il libro di Giosuè ricorda che la fedeltà di Dio alle promesse esige come risposta un impegno del popolo. L'inserimento degli Israeliti tra popolazioni straniere che non conoscono il vero Dio comporta nuovi rischi di infedeltà. Perciò Giosuè darà a questo impegno la forma di un rinnovamento solenne dell'alleanza, in occasione dell'assemblea di Sichem, con il racconto della quale si chiude il libro (capitolo 24). Il popolo sceglie di servire Dio. Si apre a questo punto la lunga storia degli Israeliti e della loro terra, il cui possesso sarà continuamente rimesso in questione, così come continuamente dovranno essere ricordate al popolo le esigenze della scelta fatta.

Autore e ambiente storico
Non è facile indicare l'autore del libro di Giosuè, che usa raccolte di tradizioni antiche sulla conquista della terra di Canaan. Certamente egli utilizza materiale già più o meno elaborato in brani e in unità letterarie e costituito da liste, racconti storici, racconti liturgici, ecc.
Il libro, come l'abbiamo oggi, è fatto risalire da alcuni studiosi all'epoca dell'esilio, quando un redattore con un processo di schematizzazione e di generalizzazione attribuisce al solo Giosuè tutta la conquista della terra di Canaan, che sembra invece il frutto di una lenta penetrazione nel territorio. E' pure certo che l'autore vuole mostrare la conquista come opera esclusiva di Dio, che combatte accanto e talvolta al posto d'Israele. Nel libro vi sono idee ed espressioni simili a quelle del Deuteronomio.

Schema
- Il popolo d'Israele conquista la terra promessa 1, 1-13, 7
- La divisione della terra promessa 13, 8-21, 45
- Il popolo d'Israele e il suo Dio 22, 1-24, 33

IL POPOLO D'ISRAELE CONQUISTA LA TERRA PROMESSA

CAPITOLO 1

DIO SCEGLIE UN NUOVO CAPO: GIOSUE'

1 Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun e aiutante di Mosè:
2 «Il mio servo Mosè è morto. Ora preparati ad attraversare il fiume Giordano con tutto il popolo d'Israele e va' nella terra che sto per darvi.
3 Come ho promesso a Mosè, ho deciso di dare a voi ogni palmo di terra che calpesterete.
4 I vostri confini si estenderanno dal deserto a sud, fino ai monti del Libano a nord; dal grande fiume Eufrate a est, attraverso tutto il territorio degli Ittiti, fino al mar Mediterraneo a ovest.
5 «Finché vivrai nessuno potrà fermarti, perché io sarò con te, come sono stato con Mosè, non ti lascerò e non ti abbandonerò mai.
6 Sii forte e coraggioso perché sarai tu a dare al popolo la terra che io ho promesso ai vostri padri.
7 Sii fermo e risoluto. Agisci sempre secondo gli insegnamenti di Mosè, mio servo. Non deviare mai da essi. Se farai così avrai successo in tutte le tue imprese.
8 Non trascurare mai la lettura del libro della legge: meditala giorno e notte e mettila in pratica; allora riuscirai bene in ogni tuo progetto.
9 «Ricordati che devi essere forte e coraggioso. Io, il Signore tuo Dio, sarò con te, dovunque andrai. Perciò non avere paura e non perderti mai di coraggio».

GIOSUE' ORGANIZZA L'AVANZATA

10 Allora Giosuè comandò ai responsabili del popolo
11 di passare in mezzo all'accampamento e di dare quest'ordine: «Fate provvista di viveri, perché fra tre giorni attraverseremo il fiume Giordano per andare a occupare la terra che il Signore, nostro Dio, sta per darci in possesso».
12 Poi Giosuè si rivolse alle tribù di Ruben e di Gad e di metà della tribù di Manasse:
13 - Ricordatevi le parole di Mosè, servo del Signore: «Il Signore, vostro Dio, vi fa abitare in pace in questa terra al di qua del Giordano.
14 Le vostre mogli, i bambini, il bestiame rimarranno qui nella terra assegnata a voi da Mosè; voi soldati, armati per la battaglia, precederete invece gli altri Israeliti, vostri fratelli. Li aiuterete a combattere
15 finché il Signore non avrà dato loro in possesso la terra al di là del fiume e li farà vivere in pace come voi. Allora potrete tornare al di qua del Giordano nella terra che Mosè vi ha assegnato».
16 Essi risposero a Giosuè:
- Faremo tutto quel che ci hai ordinato e andremo dovunque ci manderai;
17 come abbiamo sempre ubbidito a Mosè, così ubbidiremo anche a te. Il Signore, tuo Dio, sarà con te come è stato con Mosè.
18 Se qualcuno si ribellerà a te e disubbidirà anche a uno solo dei tuoi ordini, sarà messo a morte. Tu sii forte e coraggioso.

CAPITOLO 2

UN'AZIONE DI SPIONAGGIO A GERICO

1 Allora Giosuè, figlio di Nun, dall'accampamento di Sittim, mandò due spie a esplorare di nascosto il territorio e soprattutto la città di Gerico. Giunti in città, i due andarono ad alloggiare in casa di una certa Raab, che era una prostituta.
2 Ma il re di Gerico fu informato che quella notte erano arrivate alcune spie degli Israeliti per esplorare il paese.
3 Allora il re fece sapere a Raab:
- Gli uomini che sono entrati in casa tua sono delle spie. Falli uscire.
4 La donna li aveva già nascosti e rispose alle guardie:
- Sì, è vero, sono passati qui da me due uomini; ma non so da dove venivano.
5 Al tramonto, quando stava per chiudersi la porta della città, sono usciti senza dirmi dove sarebbero andati. Se li inseguite subito, li potrete raggiungere.
6 Raab invece li aveva fatti salire sulla terrazza e li aveva nascosti sotto un mucchio di steli di lino.
7 Le guardie andarono a cercarli lungo la strada fino al Giordano e la porta della città si chiuse dietro di loro.

ACCORDO DELLE SPIE CON RAAB

8 I due Israeliti non si erano ancora coricati quando Raab salì da loro sulla terrazza
9 e disse:
- So che il Signore ha deciso di dare a voi questo territorio. Qui a Gerico siamo terrorizzati e anche gli abitanti della regione hanno una gran paura di voi.
10 Abbiamo infatti saputo che il Signore ha prosciugato le acque del mar Rosso davanti a voi, quando siete usciti dall'Egitto. Sappiamo anche che al di là del Giordano avete sterminato i due re amorrei, Sicon e Og.
11 A queste notizie ci siamo persi di coraggio e, impauriti, nessuno osa fiatare davanti a voi, perché il Signore, vostro Dio, è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra.
12 Io sono stata leale con voi. Ora giuratemi, per il Signore, che anche voi tratterete con benevolenza sia me, sia la mia famiglia. Datemi un segno sicuro
13 e promettetemi che avremo salva la vita io, mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e tutti gli altri parenti. Non fateci uccidere!
14 Gli uomini risposero:
- D'accordo! te lo giuriamo sulla nostra vita.
Però non svelare a nessuno i nostri piani. Quando il Signore ci darà questa terra, manterremo la nostra parola e vi tratteremo da amici.
15 Allora Raab li fece scendere dalla finestra con una corda, perché la sua casa si trovava proprio sulle mura della città.
16 Disse loro:
- Per non farvi prendere dai vostri inseguitori, andate verso la montagna. Restate nascosti là tre giorni; quando saranno tornati indietro, allora voi potrete riprendere la vostra strada.
17 Gli Israeliti le dissero:
Noi manterremo il nostro giuramento alle seguenti condizioni:
18 quando noi entreremo nel vostro territorio, tu legherai questa cordicella di filo rosso alla finestra dalla quale ci hai fatti scendere; farai venire in casa tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutti i tuoi parenti.
19 Se qualcuno uscirà di casa e verrà ucciso non sarà colpa nostra ma sua. Noi saremo responsabili solo della vita di chi sta in casa.
20 Non lasciarti sfuggire nemmeno una parola sui nostri piani, altrimenti noi ci sentiremo sciolti dal nostro giuramento.-
21 D'accordo! - rispose Raab, - e li lasciò andare.
Quando furono partiti, Raab legò la cordicella rossa alla finestra.

RITORNO DELLE SPIE

22 I due uomini raggiunsero la montagna e si nascosero. I loro inseguitori li cercarono dappertutto per tre giorni senza trovarli, dopo di che ritornarono a Gerico.
23 Allora i due uomini scesero dalla montagna e passarono il fiume. Ritornarono da Giosuè, figlio di Nun, gli raccontarono tutto
24 e conclusero: «Certamente Dio sta per mettere nelle nostre mani tutto questo territorio. Già gli abitanti tremano di paura davanti a noi».

CAPITOLO 3

PREPARATIVI PER IL PASSAGGIO DEL GIORDANO

1 Giosuè fece levare le tende di buon mattino. Gli Israeliti partirono da Sittim e si accamparono nei pressi del Giordano, in attesa di attraversarlo.
2 Dopo tre giorni i responsabili passarono in mezzo all'accampamento
3 e diedero al popolo quest'ordine: «Quando vedrete i sacerdoti della tribù di Levi sollevare l'arca dell'alleanza del Signore, Dio vostro, avanzate anche voi e seguitela,
4 così saprete quale strada dovrete fare dal momento che non siete mai passati di qua. Però non avvicinatevi, ma lasciate tra voi e l'arca la distanza di circa un chilometro».
5 Giosuè disse al popolo: «Preparatevi con un rito di purificazione, perché domani il Signore farà in mezzo a voi qualcosa di straordinario».
6 Poi ordinò ai sacerdoti di prendere l'arca dell'alleanza e di passare alla testa del popolo. Essi sollevarono l'arca e si misero in cammino davanti al popolo.
7 E il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a far crescere in tutto il popolo la stima per te. Gli Israeliti devono sapere che io sarò con te proprio come sono stato con Mosè.
8 Ordinerai ai sacerdoti che portano l'arca dell'alleanza di fermarsi alle acque del Giordano, appena avrete raggiunta la riva».
9 Allora Giosuè disse al popolo: «Venite ad ascoltare le parole del Signore vostro Dio.
10 Quel che tra poco accadrà sarà per voi il segno che il Dio vivente è in mezzo a voi e certamente scaccerà dinanzi a voi i Cananei, gli Ittiti, gli Evei, i Perizziti, i Gergesei, gli Amorrei e i Gebusei.
11 Ecco, l'arca dell'alleanza del Signore di tutta la terra sta per passare il Giordano dinanzi a voi.
12 Ora scegliete tra voi dodici uomini, uno per ogni tribù d'Israele.
13 Appena i sacerdoti che portano l'arca del Signore, Dio di tutta la terra, avranno messo i piedi nel fiume, il Giordano si dividerà in due. Le acque che scendono dalla parte superiore si arresteranno, formando una muraglia d'acqua».

PASSAGGIO DEL FIUME

14-15 Era la stagione del raccolto. In quel periodo il Giordano è in piena. Dopo che il popolo ebbe levato le tende per attraversare il fiume, i sacerdoti che presero l'arca dell'alleanza si misero in cammino davanti a tutti. Appena i sacerdoti misero piede nel Giordano,
16 le acque che scendevano da nord si fermarono e formarono come una muraglia; crebbero a tal punto da raggiungere Adama, la città che è presso Zartan; le acque che scorrevano verso il mar Morto scomparvero.
Il popolo poté attraversare il fiume in direzione di Gerico,
17 mentre i sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza restarono fermi nel mezzo del fiume finché tutto il popolo passò il Giordano a piedi asciutti.

CAPITOLO 4

DODICI PIETRE COME MONUMENTO

1 Quando tutta la gente ebbe attraversato il Giordano, il Signore disse a Giosuè:
2 «Scegliete dodici uomini, uno per ogni tribù,
3 e ordinate loro di prendere dodici grosse pietre dal letto del Giordano, dal posto dove si sono fermati i sacerdoti. Portatele con voi e mettetele nel luogo dove vi accamperete questa notte».
4 Allora Giosuè convocò i dodici uomini da lui scelti, uno per ogni tribù di Israele,
5 e disse loro: «Passate in mezzo al Giordano davanti all'arca del Signore, vostro Dio, e caricatevi sulle spalle una pietra ciascuno, una per tribù.
6 Queste dodici pietre ricorderanno al popolo d'Israele quel che Dio ha fatto per lui. In futuro, quando i vostri figli vi chiederanno: "Quale significato hanno per voi queste pietre?",
7 risponderete che esse ricordano a tutti e per sempre il giorno in cui le acque del Giordano si divisero al passaggio dell'arca dell'alleanza».
8 Gli Israeliti eseguirono gli ordini di Giosuè: presero dodici pietre in mezzo al Giordano, una per ogni tribù, come il Signore aveva comandato; le trasportarono nell'accampamento e le posero nel luogo ordinato.
9 Giosuè fece innalzare un mucchio di altre dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i sacerdoti che portavano l'arca. Quelle pietre sono ancora là.
10 I sacerdoti restarono in mezzo al Giordano finché il popolo non ebbe fatto quel che Dio aveva detto a Giosuè. Questi erano stati anche gli ordini di Mosè. Il popolo attraversò in fretta il fiume.
11 Quando tutti furono sull'altra sponda, si mossero anche i sacerdoti con l'arca del Signore e ripresero il loro posto in testa al popolo.
12 Gli uomini della tribù di Ruben e di Gad e di metà della tribù di Manasse passarono, tutti armati, in testa al resto degli Israeliti, proprio come aveva ordinato Mosè.
13 Circa quarantamila uomini armati sfilarono alla presenza del Signore, diretti verso la pianura di Gerico, pronti a combattere.
14 Quel giorno il Signore fece crescere in tutto il popolo la stima per Giosuè: tutti mostrarono un grande rispetto per lui, come avevano rispettato Mosè durante la sua vita.
15 Il Signore disse allora a Giosuè
16 di ordinare ai sacerdoti che portavano l'arca, dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore, di uscire dal Giordano.
17 E Giosuè fece loro risalire il fiume.
18 Allora i sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore uscirono dal Giordano e appena toccarono la riva, il fiume tornò a scorrere nel suo letto come prima.
19 Quando il popolo salì dal Giordano era il dieci del primo mese. Si accamparono in Galgala, a est di Gerico.
20 In quella località Giosuè fece collocare le dodici pietre prese dal Giordano.
21 Poi disse agli Israeliti: «in avvenire i figli chiederanno ai loro padri il significato di queste pietre.
22 Essi racconteranno loro che qui Israele ha attraversato il Giordano a piedi asciutti».
23 Giosuè concluse: «Il Signore vostro Dio ha prosciugato davanti a voi il Giordano e tutti siete passati, proprio come fece per noi al mar Rosso.
24 Per questo fatto tutti i popoli della terra riconosceranno quanto è grande la potenza del Signore e voi onorerete il Signore, vostro Dio, e gli ubbidirete per sempre».

CAPITOLO 5
1 Tutti i re amorrei a ovest del Giordano e i re cananei della costa vennero a sapere che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti agli Israeliti per farli passare. Tanta fu la paura che rimasero senza fiato di fronte agli Israeliti.

NUOVA CIRCONCISIONE

2 Il Signore disse a Giosuè: «Procurati pietre affilate per il rito della circoncisione degli Israeliti».
3 Giosuè fece come il Signore aveva ordinato e compì il rito sulla collina di Aralot.
4-5 Lo fece perché quelli che erano nati nel deserto dopo l'uscita dall'Egitto non erano ancora circoncisi. Erano stati invece circoncisi i maschi usciti dall'Egitto in grado di combattere, ma essi erano morti durante il viaggio.
6 Infatti gli Israeliti avevano vagato per quarant'anni nel deserto e dei maschi usciti dall'Egitto non ne era rimasto neppure uno. Non avevano ascoltato il Signore e il Signore aveva giurato di non farli mai entrare nella terra, promessa ai loro padri, terra dove scorre latte e miele.
7 Al loro posto il Signore fece sorgere una nuova generazione: proprio per questa Giosuè compì il rito della circoncisione, che non era mai stato celebrato durante il viaggio nel deserto.
8 Dopo la circoncisione tutti rimasero in riposo nell'accampamento, per lasciar guarire la ferita.
9 Poi il Signore disse a Giosuè: «Oggi io vi ho liberati dal disonore che durava fin dal tempo dell'Egitto».
Per questo il luogo fu chiamato Galgala e ha conservato questo nome fino ai nostri giorni.

NUOVA PASQUA

10 Gli Israeliti si accamparono in Galgala e celebrarono la Pasqua nella pianura di Gerico il quattordici del mese, verso sera.
11 Il giorno dopo la Pasqua, per la prima volta mangiarono i prodotti di quella terra: pani non lievitati e grano abbrustolito.
12 Da quel giorno, quando per la prima volta mangiarono i frutti della terra, la manna cessò. Così, da allora in poi, gli Israeliti cominciarono a cibarsi dei prodotti della terra di Canaan.

GIOSUE' E L'UOMO CON LA SPADA

13 Un giorno, mentre era vicino a Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide di fronte a sé un uomo con la spada in pugno. Gli andò incontro e gli domandò:
- Sei dei nostri oppure un nemico?
14 Egli rispose:
- Né uno dei vostri né un nemico. Sono il capo dell'esercito del Signore, e ora vengo ad aiutarti.
Giosuè si gettò con la faccia a terra e gli domandò:
- Quali sono i tuoi ordini?
15 Il capo dell'esercito del Signore rispose:
- Togliti i sandali dai piedi perché questo luogo è sacro.
E così fece Giosuè.

CAPITOLO 6

GIOSUE' CONQUISTA GERICO

1 Le porte di Gerico erano sbarrate e barricate per paura degli Israeliti. Dalla città non usciva più nessuno ed era impossibile entrarvi.
2 Il Signore disse a Giosuè: «Io darò in tuo potere Gerico, il suo re e i suoi soldati.
3 Ti metterai in marcia con tutti i tuoi uomini. Farete un giro completo attorno alla città, ogni giorno, per sei giorni di seguito.
4 Sette sacerdoti prenderanno una tromba fatta di corno di ariete e cammineranno davanti all'arca. Il settimo giorno girerete attorno alla città per sette volte, e i sacerdoti suoneranno la tromba.
5 Appena si sentirà il lungo segnale delle trombe, tutto il popolo lancerà il grido di guerra e le mura della città crolleranno. Così ogni vostro soldato troverà la strada aperta davanti a sé».
6 Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e ordinò: «Sollevate l'arca dell'alleanza! Sette di voi prendano le loro trombe e passino davanti all'arca del Signore».
7 Poi ordinò al popolo: «Mettetevi in marcia e fate il giro attorno alla città. Un gruppo di soldati passi in testa, davanti all'arca del Signore».
8 Appena Giosuè finì di dare gli ordini al popolo i sette sacerdoti con le sette trombe di corno si mossero per primi e cominciarono a suonare. L'arca dell'alleanza del Signore li seguì.
9 Un gruppo di soldati passò in testa, davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe. Gli altri soldati si disposero dietro a tutti. Il corteo procedeva al suono delle trombe.
10 Giosuè aveva ordinato al popolo di avanzare senza gridare e senza parlare, in assoluto silenzio. Avrebbero lanciato il grido di guerra soltanto più tardi, a un ordine preciso di Giosuè.
11 L'arca fece un primo giro completo attorno alla città. Poi gli Israeliti tornarono all'accampamento dove passarono la notte.
12 L'indomani Giosuè si alzò di buon mattino. I sacerdoti presero l'arca del Signore.
13 I sette sacerdoti con le sette trombe marciavano anche questa volta davanti all'arca del Signore e suonavano. Davanti a loro marciava un gruppo di soldati; poi c'era l'arca del Signore, seguita da tutti gli altri. Il corteo procedeva al suono delle trombe.
14 Anche quel secondo giorno fecero un giro completo attorno alla città e poi tornarono all'accampamento. E così fecero per sei giorni.
15 Il settimo giorno si alzarono all'alba e girarono attorno alla città sette volte, nello stesso ordine dei giorni precedenti. Solo quel giorno i giri furono sette.
16 Al settimo giro i sacerdoti suonarono le trombe e Giosuè disse al popolo: «Ora lanciate il grido di guerra, perché il Signore ha dato la città in vostro potere!
17 Essa è destinata allo sterminio: tutto quel che si trova dentro la città appartiene al Signore. Nessuno sarà risparmiato, eccetto la prostituta Raab e quelli che sono nella sua casa, perché ha aiutato le nostre spie.
18 Ma state bene attenti: tutto deve andare distrutto; non dovete prendere niente per voi, altrimenti attirerete sterminio e rovina sul nostro accampamento.
19 Tutto l'oro e l'argento, gli oggetti di bronzo e di ferro appartengono al Signore e dovranno far parte del suo tesoro».
20 Appena i sacerdoti suonarono le trombe, il popolo lanciò il grido di guerra. Al segnale delle trombe e al tremendo urlo del popolo le mura di Gerico crollarono su se stesse. I soldati trovarono la strada aperta davanti a loro. Entrarono nella città e la conquistarono.
21 Essi applicarono la legge dello sterminio: uccisero uomini e donne, giovani e vecchi; ammazzarono anche i buoi, i montoni e gli asini.
Le mura di Gerico rovesciate


GIOSUE' SALVA RAAB

22 Alle due spie che avevano esplorato la regione, Giosuè aveva detto: «Andate nella casa di Raab, la prostituta, e fatela uscire con tutti i suoi, secondo la vostra promessa».
23 I due andarono, presero Raab e tutti quelli che erano in casa sua: suo padre e sua madre, i suoi fratelli e i suoi parenti. Li portarono al sicuro, in un luogo fuori dell'accampamento degli Israeliti.
24 Infine gli Israeliti incendiarono Gerico e fecero bruciare tutto, eccetto l'argento e l'oro, gli oggetti di rame e di ferro, che portarono nel tesoro della casa del Signore.
25 Giosuè aveva risparmiato la vita a Raab e ai suoi parenti, perché essa aveva nascosto le due spie mandate a Gerico. I discendenti di Raab vivono ancora ai nostri giorni in mezzo al popolo d'Israele.
26 In quella occasione Giosuè fece questa grave minaccia: «Il Signore maledica chi vorrà far risorgere Gerico dalle sue rovine! La posa delle fondamenta gli costerà la vita del primogenito, la costruzione delle porte quella del figlio più giovane!».
27 Così il Signore fu con Giosuè, che diventò famoso in tutta la regione.
Giosuè risparmia Raab


CAPITOLO 7

ISRAELE E' SCONFITTO

1 L'ordine dato agli Israeliti di distruggere ogni cosa nella città di Gerico non fu rispettato. Un certo Acan aveva preso per sé alcuni oggetti che si dovevano distruggere. Per questo il Signore fu pieno di sdegno contro Israele. Acan era figlio di Carmi, discendente di Zabdi e apparteneva al gruppo di Zerach, della tribù di Giuda.
2 Da Gerico Giosuè mandò alcuni uomini nella città di Ai, a est di Betel, vicino a Bet-Aven, con l'ordine di esplorare la regione.
3 Le spie andarono e al loro ritorno dissero a Giosuè: «Ai non è una città molto grande. Non c'è bisogno che tutti i nostri soldati vadano ad attaccarla. Bastano due o tremila uomini a conquistarla. Non affaticare tutte le nostre truppe».
4 Circa tremila Israeliti attaccarono la città di Ai, ma furono messi in fuga.
5 Gli abitanti di Ai ne uccisero circa trentasei; respinsero gli altri dalla porta della città fino ai burroni e li sbaragliarono lungo la discesa. Allora tutti gli Israeliti si persero d'animo e il loro coraggio si sciolse come neve al sole.
6 Giosuè e i capi di Israele, disperati, si strapparono i vestiti, si sparsero polvere sulla testa e si gettarono a terra davanti all'arca del Signore. Restarono così fino a sera.
7 Giosuè si lamentò con il Signore:
- Signore Dio, perché ci hai fatto attraversare il Giordano e venire fin qui? Per farci cadere nelle mani degli Amorrei? Vuoi proprio distruggerci? Avremmo fatto meglio a restare al di là del Giordano anziché attraversarlo!
8 E io che cosa dirò ora che Israele si è dato alla fuga davanti ai nemici?
9 I Cananei e gli altri abitanti di questa regione lo verranno a sapere, ci piomberanno addosso e ci faranno sparire dalla faccia della terra. E allora che cosa potrai ancora fare per difendere il tuo nome?
10 Ma il Signore rispose a Giosuè:
- Alzati! Perché resti con la faccia a terra?
11 Gli Israeliti hanno peccato. Hanno trasgredito gli ordini che avevo dato. Hanno osato prendere per sé qualcosa che doveva essere distrutto. L'hanno rubato e l'anno nascosto tra i propri bagagli.
12 Per questo gli Israeliti non possono più resistere ai nemici. D'ora in poi davanti a loro si daranno alla fuga: hanno attirato su di sé lo sterminio. Io non sarò più dalla vostra parte, finché non avrete distrutto gli oggetti destinati allo sterminio.
13 Perciò fa' compiere a tutto il popolo un rito di purificazione. Ordina loro di farlo per domani. Dirai da parte mia: In mezzo a voi, Israeliti, ci sono degli oggetti che io, il Signore, Dio d'Israele, avevo ordinato di distruggere. Finché non lo avrete fatto non potrete più resistere ai vostri nemici!
14 Domani mattina vi presenterete tribù per tribù. La tribù che io, il Signore, indicherò si presenterà divisa per gruppi. Il gruppo che io indicherò si presenterà diviso per famiglie. Infine gli uomini della famiglia che io indicherò si presenteranno uno per uno.
15 Quell'uomo che sarà indicato come possessore degli oggetti proibiti, sarà bruciato con moglie e figli e tutto quel che gli appartiene. Egli ha trasgredito gli ordini che avevo dato e ha commesso un delitto grave in Israele.

E' SCOPERTO IL COLPEVOLE: ACAN

16 Il giorno dopo, di buon mattino, Giosuè fece comparire Israele tribù per tribù. Fu designata la tribù di Giuda.
17 Allora la tribù di Giuda si presentò divisa per gruppi. Fu designato il gruppo di Zerach. Il gruppo di Zerach si presentò diviso per famiglie. Fu designata la famiglia di Zabdi.
18 Gli uomini della famiglia di Zabdi si presentarono uno per uno. Fu designato Acan, il figlio di Carmi, discendente di Zabdi, del gruppo di Zerach, della tribù di Giuda.
19 Giosuè disse ad Acan:
- Figlio mio, di' la verità davanti al Signore, Dio d'Israele, e confessa quel che hai fatto. Racconta tutto e non nascondermi nulla.
20 Acan rispose:
- Sì, è vero: ho disubbidito io al comando del Signore Dio d'Israele. Ecco quel che ho fatto:
21 a Gerico, tra il bottino, ho visto un magnifico mantello babilonese, duecento pezzi d'argento e un pezzo d'oro che pesava più di mezzo chilo. Mi sono piaciuti tanto che li ho presi. Li ho sotterrati in mezzo alla mia tenda; il denaro è in fondo alla buca.
22 Allora alcuni uomini, mandati da Giosuè, corsero alla tenda di Acan. Trovarono tutto, sotto terra, con il denaro in fondo.
23 Tirarono fuori gli oggetti, li portarono a Giosuè, alla presenza del popolo d'Israele, e li posero davanti all'arca del Signore.

IL CASTIGO DI ACAN

24 Giosuè e tutto il popolo presero Acan, discendente di Zerach, le monete d'argento, il mantello babilonese, il lingotto d'oro, i figli e le figlie di Acan, il suo bue, il suo asino, le sue pecore, la sua tenda e tutte le sue cose e li portarono nella valle di Acor.
25 Giosuè disse: - Acan, tu hai attirato su di noi la disgrazia. Oggi il Signore la fa ricadere su di te». Tutti gli Israeliti scagliarono pietre contro Acan e la sua famiglia, fino a farli morire. Poi bruciarono tutte le sue cose e vi gettarono sopra un mucchio di pietre.
26 Ricoprirono i resti di Acan con un altro mucchio di pietre che è ancora là. Da allora la località si chiama valle di Acor (valle della Disgrazia).
Dopo questi fatti lo sdegno del Signore contro Israele cessò.

CAPITOLO 8

I PIANI PER L'ATTACCO DELLA CITTÀ DI AI

1 Il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura e non perderti di coraggio. Prendi tutti i tuoi soldati e va' ad attaccare Ai. Io do in tuo potere il re di Ai e il suo popolo, la sua città e il suo territorio.
2 Dovrete trattare Ai e il suo re come Gerico e il suo re; ma questa volta potrete prendere per voi il bottino e il bestiame. Organizza un agguato alle spalle della città».
3 Giosuè si preparò con tutti i suoi uomini ad assalire Ai. Scelse trentamila soldati valorosi e li fece partire di notte
4 con questo piano: «Nascondetevi dall'altro lato di Ai, ma non troppo distante dalla città e tenetevi pronti.
5 Io mi avvicinerò alla città con il grosso delle truppe. Quando quelli di Ai usciranno ad attaccarci, noi fingeremo di fuggire davanti a loro, come l'altra volta.
6 Ci inseguiranno e così li attireremo lontano dalla città: penseranno che ci siamo dati alla fuga, come l'altra volta. A quel punto
7 voi salterete fuori dai vostri nascondigli e conquisterete la città; il Signore la farà cadere in vostro potere.
8 Appena l'avrete conquistata l'incendierete, questi sono gli ordini del Signore che io vi trasmetto».
9 Poi Giosuè li congedò. Essi andarono a nascondersi in agguato a ovest di Ai, tra la città e Betel.
Giosuè trascorse quella notte in mezzo alle sue truppe.

LA BATTAGLIA

10 L'indomani, all'alba, Giosuè passò in rassegna i suoi uomini; si mise alla loro testa con i capi d'Israele e marciarono contro Ai.
11 Arrivarono in vista della città. Andarono ad accamparsi a nord, di fronte ad essa. In mezzo c'era la valle.
12 Giosuè prese altri cinquemila uomini circa e li mise in agguato tra Betel e Ai, a ovest della città.
13 Il grosso delle truppe era quindi accampato a nord della città; il resto a ovest. Ma Giosuè rimase tutta la notte in mezzo alla valle
14 L'indomani, quando il re di Ai vide l'esercito di Giosuè, usci in fretta dalla città, alla testa di tutti i suoi soldati. Presero la strada che va verso il deserto, con l'intenzione di attaccare Israele in un luogo preciso. Non sapevano che c'erano soldati Israeliti in agguato dall'altro lato della città.
15 Giosuè e i suoi uomini finsero di ritirarsi e fuggirono verso il deserto.
16 Tutti insieme, gli uomini di Ai si misero a inseguire gli Israeliti. Nel tentativo di raggiungerli si lasciarono attirare lontano dalla città.
17 Ai era rimasta alle loro spalle con le porte spalancate e senza difesa.
18 Allora il Signore ordinò a Giosuè: «Prendi la tua lancia e puntala contro Ai: sto per dare la città in tuo potere!». Appena Giosuè stese il braccio,
19 i soldati in agguato saltarono fuori dai loro nascondigli e piombarono sulla città; la conquistarono e subito la incendiarono.
20 A un certo punto i soldati di Ai guardarono indietro: una grossa nube di fumo saliva dalla città fino al cielo, mentre davanti a loro gli Israeliti, che prima erano in fuga, ora si voltavano per attaccarli. Non restava loro via di scampo.
21 Anche Giosuè e i suoi uomini videro il fumo: capirono che l'agguato era riuscito; subito si voltarono e passarono all'attacco.
22 Nel frattempo anche gli Israeliti che avevano teso l'agguato uscirono a combattere. Così gli uomini di Ai si trovarono accerchiati e furono uccisi. Non se ne salvò nemmeno uno,
23 eccetto il re di Ai, che fu catturato vivo e portato da Giosuè.
24 Gli Israeliti, dopo aver ucciso in aperta campagna tutti i soldati che li avevano inseguiti verso il deserto, tornarono nella città e uccisero tutti gli abitanti.
25 Quel giorno fu sterminata tutta la popolazione di Ai, uomini e donne: circa dodicimila persone.
26 Giosuè aveva sempre tenuto la lancia puntata verso Ai. Smise soltanto quando tutti gli abitanti della città furono uccisi.
27 Come il Signore aveva ordinato a Giosuè, gli Israeliti si impadronirono del bottino e del bestiame di Ai.
28 Ancor oggi, della città di Ai, che Giosuè fece bruciare e radere al suolo, rimane soltanto un cumulo di rovine abbandonate.
29 Giosuè fece impiccare ad un albero il re di Ai e il suo cadavere restò appeso fino a sera. Al tramonto, per ordine di Giosuè, gli Israeliti lo tolsero dall'albero. Lo gettarono all'ingresso della città e lo seppellirono sotto un grande mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora là.

ASSEMBLEA PER LA LETTURA DELLA LEGGE

30 Giosuè innalzò sul monte Ebal un altare al Signore, Dio d'Israele.
31 Era fatto di blocchi di pietra non ancora lavorati, secondo le istruzioni date agli Israeliti dal servo del Signore Mosè nel libro della legge. Su quell'altare offrirono al Signore sacrifici completi e sacrifici per il banchetto sacro.
32 Poi, alla presenza di tutti gli Israeliti, Giosuè incise su lastre di pietra il testo della legge di Mosè.
33 Tutti gli Israeliti, quelli del posto e quelli di fuori, si erano radunati con i loro anziani, i responsabili del popolo e i giudici. Erano schierati ai lati dell'arca dell'alleanza del Signore, di fronte ai sacerdoti della tribù di Levi, incaricati di portare l'arca. Metà del popolo voltava le spalle al monte Garizim e l'altra metà al monte Ebal. Così radunati, per la prima volta attendevano la benedizione, come a suo tempo aveva ordinato Mosè, il servo del Signore.
34 Giosuè lesse ad alta voce tutta la legge, comprese le benedizioni e le maledizioni, così come sono riportate nel libro della legge.
35 Non tralasciò nemmeno uno dei comandamenti di Mosè. A quell'assemblea d'Israele partecipavano anche le donne, i bambini e gli stranieri che stavano con loro.

CAPITOLO 9

IL TRUCCO DEGLI ABITANTI DI GABAON

1 Tutti i re a ovest del Giordano vennero a sapere della vittoria di Giosuè. Erano i re degli Ittiti, degli Amorrei, dei Cananei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei. Abitavano nella zona di montagna, nella pianura o sulla costa del Mediterraneo fino ai monti del Libano.
2 Essi si allearono per combattere contro Giosuè e contro il popolo d'Israele.
3 Ma gli Evei che abitavano la città di Gabaon, sentito quel che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai,
4 ricorsero a questo trucco. Alcuni di loro si travestirono da messaggeri. Questi, alla loro partenza da Gabaon, coprirono gli asini con sacchi già usati e presero per il vino otri vecchi e rappezzati.
5 Calzarono sandali rotti e scuciti, indossarono vestiti logori e fecero provvista di pane secco e sbriciolato.
6 Si recarono da Giosuè nell'accampamento di Galgala. Gli dissero, alla presenza di tutti gli Israeliti:
- Siamo venuti da lontano per chiedervi di fare con noi un trattato di alleanza.
7 Ma gli Israeliti risposero:
- Perché dovremmo fare un patto con voi? Chi ci garantisce che voi non siete un popolo qui intorno?
8 Essi dissero a Giosuè:
- Noi chiediamo di essere al tuo servizio! Domandò Giosuè:
- Chi siete? e da dove venite?
9 Quelli risposero:
- Veniamo da un paese molto lontano. Abbiamo sentito parlare del Signore, il vostro Dio. Sappiamo tutto quel che ha fatto in Egitto,
10 e poi a est del Giordano ai due re amorrei: Sicon, che risiedeva a Chesbon, e Og, il re di Basan, che risiedeva ad Astarot.
11 I capi del nostro popolo e gli abitanti del nostro territorio ci hanno ordinato di far provviste per il viaggio e di venire qui a incontrarci con voi. Vogliamo essere vostri servitori e vi chiediamo di fare con noi un trattato di alleanza.
12 Guardate il nostro pane! Quando siamo partiti da casa era ancora caldo; ora è secco e sbriciolato.
13 I nostri otri, quando li abbiamo riempiti, erano nuovi; vedete come sono ridotti. I nostri vestiti e i nostri sandali sono consumati per il lungo viaggio che abbiamo fatto.
14 Allora gli Israeliti accettarono del cibo dalle loro provviste, ma non invocarono il Signore per sapere che decisioni prendere.
15 Giosuè concluse il patto con gli uomini di Gabaon e così si impegnò a lasciarli vivere in pace. I capi della comunità confermarono l'accordo con un giuramento.

GLI ISRAELITI SCOPRONO L'INGANNO

16 Ma nel giro di tre giorni gli Israeliti vennero a sapere che quegli uomini non solo erano vicini, ma vivevano proprio in quella zona.
17 Difatti gli Israeliti avevano tolto l'accampamento da Galgala e dopo tre giorni erano arrivati nei pressi delle città dove quegli uomini abitavano: Gabaon, Kefira, Beerot e Kiriat-Iearim.
18 Gli Israeliti non poterono ucciderli, poiché i loro capi avevano promesso nel nome del Signore, Dio d'Israele, di lasciarli in vita. Allora tutti protestarono con i capi della comunità.
19 Questi risposero:
- Ci siamo impegnati nel nome del Signore, perciò non possiamo far loro del male.
20 Dobbiamo lasciarli in vita e mantenere la parola data, altrimenti Dio ci punirà.
21 Ma poi suggerirono:
- Li lasceremo in vita; però li obbligheremo a spaccar legna e portar acqua per noi!
22 Allora Giosuè chiamò gli uomini e disse loro:
- Perché ci avete ingannati in questo modo? Avete detto che venivate da molto lontano, mentre abitate proprio qui, in mezzo a noi!
23 Siate dunque maledetti. Il vostro popolo sarà
per sempre schiavo: dovrà spaccar legna e portar acqua per la casa del nostro Dio!
24 Essi risposero:
- Ci siamo comportati così perché abbiamo saputo che il Signore, vostro Dio, ha ordinato al suo servo Mosè di darvi in possesso tutta questa regione e di uccidere alla vostra avanzata tutta la gente del posto. Perciò siamo terrorizzati e abbiamo avuto paura per la nostra vita.
25 Ma ora siamo in tuo potere: fa' di noi quello che ti sembra giusto!
26 Così Giosuè li salvò dalle mani degli Israeliti e non furono uccisi.
27 Ma, nello stesso tempo, li rese schiavi e li obbligò a spaccar legna e portar acqua per il popolo e per l'altare del Signore nel luogo che il Signore avrebbe scelto. Ed essi continuano a farlo ancor oggi.

CAPITOLO 10

SPEDIZIONE PUNITIVA DEI RE AMORREI CONTRO GABAON

1 Adoni-Zedek, il re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato e distrutto Ai e aveva ucciso il suo re, come già aveva fatto con Gerico e il suo re. Fu anche informato che gli abitanti di Gabaon avevano concluso un patto con gli Israeliti e si erano uniti a loro.
2 Tra gli abitanti di Gerusalemme si diffuse una grande paura, perché Gabaon era molto importante, come le altre città che avevano un re; era più grande di Ai e i suoi uomini erano noti come soldati valorosi.
3 Adoni-Zedek mandò messaggeri a Oam, re di Ebron, a Piream re di Iarmut, a Iafia re di Lachis, e a Debir re di Eglon
4 per fare questa richiesta: «Venite in mio aiuto. Attaccheremo gli abitanti di Gabaon, perché si sono alleati con Giosuè e gli Israeliti».
5 Questi cinque re amorrei di Gerusalemme, Ebron, Iarmut, Lachis ed Eglon si allearono e con i loro soldati marciarono su Gabaon e l'assediarono.
6 Gli abitanti di Gabaon inviarono messaggeri a Giosuè presso l'accampamento di Galgala per dirgli: «Noi siamo tuoi alleati; non abbandonarci! Vieni subito in nostro aiuto e salvaci! Tutti i re amorrei che abitano nella zona di montagna si sono uniti contro di noi e ci hanno assediati».
7 Giosuè partì da Galgala alla testa di tutti i suoi soldati, comprese le truppe scelte.
8 Il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura, perché io ti darò la vittoria sui re amorrei. Nessuno ti potrà fermare!».
9 Giosuè e i suoi uomini marciarono per tutta la notte e, giunti a Gabaon, attaccarono i re amorrei di sorpresa.
10 Il Signore li mise in fuga davanti a Israele. Gli Israeliti uccisero a Gabaon molti soldati amorrei. Poi inseguirono i nemici in fuga lungo la discesa di Bet-Oron senza dar loro tregua fino alle città di Azeka e Makkeda.
11 Quando gli Amorrei fuggivano lungo la discesa di Bet-Oron, il Signore fece cadere su di loro chicchi di grandine grossi come sassi, fin quando non arrivarono ad Azeka. Ne uccise più la grandine che la spada degli Israeliti.

«FERMATI, O SOLE!»

12 Quel giorno, quando il Signore diede a Israele la vittoria sugli Amorrei, Giosuè pregò il Signore e gridò alla presenza di tutti gli Israeliti:
«Sole, fermati su Gabaon!
e tu, luna, sulla valle di Aialon!
13 Il sole si fermò,
la luna restò immobile,
un popolo si vendicò
dei suoi nemici».
Questo avvenimento è descritto nel "Libro del Giusto"; per quasi un giorno intero il sole restò in alto in cielo, senza avviarsi al tramonto.
14 Un giorno come quello non c'è mai stato né prima né dopo di allora, quando il Signore ubbidì a un essere umano e combatté al fianco d'Israele.
15 (In seguito Giosuè tornò con le sue truppe all'accampamento di Galgala).
Giosuè arresta il sole


I CINQUE RE AMORREI NELLA CAVERNA DI MAKKEDA

16 Ma i cinque re amorrei erano riusciti a fuggire e si erano nascosti in una grotta a Makkeda.
17 Qualcuno venne a dire a Giosuè: «Abbiamo trovato i cinque re: si sono nascosti in una grotta a Makkeda!».
18 Giosuè ordinò: «Fate rotolare dei massi all'entrata della grotta e lasciate alcuni uomini di guardia.
19 Ma voi non restate là. Continuate a inseguire i nemici. Tagliate loro la strada. Impedite che tornino nelle città. Il Signore li farà cadere in vostro potere!».
20 Così Giosuè e gli Israeliti fecero ancora una grande strage tra i nemici. Ma alcuni di loro riuscirono a salvarsi all'interno delle mura.
21 I soldati Israeliti tornarono sani e salvi da Giosuè nell'accampamento di Makkeda: nessuno ebbe il coraggio di dire niente contro gli Israeliti.
22 Allora Giosuè ordinò: «Liberate l'entrata della grotta e fate venir fuori quei cinque!».
23 I cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon furono trascinati fuori
24 e condotti da Giosuè. Egli fece radunare tutti gli Israeliti e ordinò ai comandanti che lo avevano seguito in guerra: «Venite vicino e calpestate questi re! Passate sul loro collo!». Così fecero.
25 Giosuè aggiunse: «Non dovete aver paura né essere indecisi. Siate forti e coraggiosi, perché il Signore tratterà così tutti i nemici che combatterete!».
26 Poi uccise i cinque re. Fece appendere i loro cadaveri a cinque alberi e li lasciò appesi là fino a sera.
27 AI tramonto Giosuè comandò di toglierli dagli alberi e di gettarli nella grotta dove erano andati a nascondersi. L'entrata della caverna fu chiusa con un mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora là.

GIOSUE' CONQUISTA LA PALESTINA DEL CENTRO E DEL SUD

28 Quello stesso giorno Giosuè attaccò la città di Makkeda e la conquistò. Sterminò tutti gli abitanti e non risparmiò nessuno. Trattò il re di Makkeda come il re di Gerico.
29 Da Makkeda Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Libna e l'attaccarono.
30 Il Signore diede a Israele la vittoria su Libna e il suo re. Gli Israeliti uccisero tutti gli abitanti senza risparmiare nessuno. Giosuè trattò il re di Libna come il re di Gerico.
31 Da Libna Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Lachis. L'assediarono e l'attaccarono.
32 Il Signore diede a Israele la vittoria e gli Israeliti conquistarono Lachis il secondo giorno di assedio. Uccisero tutti. Trattarono Lachis come Libna.
33 Oram, il re di Ghezer, era accorso in aiuto di Lachis. Ma Giosuè sconfisse il suo esercito e uccise tutti i suoi soldati; non risparmiò nessuno.
34 Da Lachis Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Eglon. L'assediarono e l'attaccarono.
35 Conquistarono la città prima di sera. Sterminarono tutti. Trattarono Eglon come Lachis.
36 Da Eglon Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Ebron. L'attaccarono
37 e la conquistarono. Uccisero il re e tutti gli abitanti. Distrussero anche i villaggi dei dintorni. Non risparmiarono nessuno. Trattarono Ebron come Eglon: la destinarono allo sterminio.
38 Poi Giosuè e gli Israeliti cambiarono direzione; andarono alla città di Debir e l'attaccarono.
39 La conquistarono con i villaggi dei dintorni. Sterminarono il re e tutti gli abitanti senza risparmiare nessuno. Trattarono Debir come Ebron e Libna e i loro re.
40 Così Giosuè conquistò l'intera regione: la montagna e la pianura, le colline e il deserto del sud. Uccise tutti i re senza risparmiare nessuno e sterminò tutti gli esseri viventi, come aveva ordinato il Signore, Dio d'Israele.
41 Conquistò tutto il territorio da Kades-Barnea a sud, fino a Gaza sul Mediterraneo; da Gosen a Gabaon, al nord.
42 Giosuè sconfisse tutti quei re e conquistò il loro territorio in una sola volta, perché il Signore, Dio d'Israele, combatteva per gli Israeliti.
43 Poi Giosuè tornò con tutto il popolo d'Israele nell'accampamento di Galgala.

CAPITOLO 11

GIOSUE' CONQUISTA LA PALESTINA DEL NORD

1 Quando Iabin re di Azor venne a sapere della vittoria d'Israele, mandò messaggeri a informare i re circostanti: Iobab re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf
2 e anche i re della montagna del nord, della zona desertica a sud del lago di Galilea, della pianura e delle colline di Dor, a ovest.
3 Informò anche i Cananei dell'intera regione, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, i Gebusei che abitavano nella zona di montagna e gli Evei che abitavano ai piedi del monte Ermon, nella valle di Mizpa.
4 Questi re mobilitarono i loro soldati. Erano numerosi come la sabbia sulla riva del mare e avevano carri da guerra e cavalli in gran quantità.
5 Si unirono e andarono ad accamparsi nei pressi del lago di Merom, per far guerra agli Israeliti.
6 Ma il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura! Vedrai che domani a quest'ora saranno un mucchio di cadaveri davanti a voi. Poi farai azzoppare i cavalli e bruciare i carri».
7 Giosuè andò con tutti i suoi soldati al lago di Merom e attaccò i nemici di sorpresa.
8 Il Signore diede a Israele la vittoria. Gli Israeliti sconfissero i nemici e li misero in fuga fino alla grande città di Sidone e a Misrefot-Maim verso nord, e fino alla valle di Mizpa a est. Li uccisero tutti senza risparmiare nessuno.
9 E Giosuè, come aveva ordinato il Signore, tagliò i garretti ai cavalli dei nemici e bruciò i loro carri.
10 Poi Giosuè tornò indietro. Conquistò la città di Azor e uccise il suo re. A quel tempo Azor era la capitale di tutti quei regni.
11 Giosuè destinò la città allo sterminio: uccise tutti i suoi abitanti senza risparmiarne nemmeno uno. Poi la incendiò.
12 Infine Giosuè conquistò le altre città. Sterminò i loro re, come aveva ordinato Mosè, il servo del Signore.
13 Tuttavia, a parte Azor, gli Israeliti non bruciarono le città costruite in cima alle colline.
14 In esse gli Israeliti si impossessarono del bottino e del bestiame e lo tennero per sé. Invece uccisero tutti gli abitanti; non risparmiarono nessuno.
15 Il Signore aveva dato i suoi comandi al suo servo Mosè. Poi Mosè li aveva trasmessi a Giosuè. Giosuè ubbidì senza trascurare nessun comando del Signore.

I TERRITORI OCCUPATI DA GIOSUE'

16 Così Giosuè occupò tutto questo territorio: a sud, la zona di montagna, il deserto del Negheb, la terra di Gosen e la pianura verso il mare; a est, la valle desertica del Giordano; a nord, la zona montagnosa centrale e la pianura verso il mare.
17-18 Il territorio si estendeva dalla catena del monte Calak, che va verso Seir, vicino alla regione degli Edomiti, a sud; fino a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, a nord. Giosuè fece guerra a lungo contro i re di questo territorio, ma riuscì a catturarli e li uccise tutti.
19 L'unica città che si accordò con Israele senza combattere fu Gabaon, abitata dagli Evei. Tutte le altre città furono conquistate con le armi.
20 I loro abitanti avevano voluto opporsi in tutti i modi agli Israeliti. La loro ostinazione era voluta dal Signore: egli li condannava così allo sterminio e li destinava a essere uccisi tutti, senza pietà. Era quello l'ordine dato dal Signore a Mosè.

GIOSUE' DISTRUGGE GLI ANAKITI

21 Dopo quei fatti Giosuè andò a distruggere gli Anakiti, uomini alti come giganti. Abitavano nella città di Ebron, Debir, e Anab e anche sulle montagne, sia al nord sia al sud. Giosuè li sterminò e distrusse le loro città.
22 Non restò più nessuno di loro in mezzo a Israele; alcuni superstiti sopravvissero nelle città di Gaza, Gad e Asdod, fuori del territorio d'Israele.
23 Così Giosuè conquistò la terra che il Signore aveva ordinato a Mosè di occupare. Giosuè la diede in possesso agli Israeliti e la divise in parti, una per ogni tribù. Così il popolo poté vivere in pace nella propria terra.

CAPITOLO 12

LISTA DEI RE VINTI DA ISRAELE A EST DEL GIORDANO

1 In precedenza il popolo d'Israele aveva già conquistato e occupato il territorio a est del Giordano, dalla vallata del torrente Arnon, fino al monte Ermon e tutto il deserto, fino alla valle del Giordano. Aveva sconfitto due re.
2 Uno fu Sicon, il re amorreo che aveva la sua residenza a Chesbon. Il suo regno comprendeva metà del territorio di Galaad; andava dalla città di Aroer, sulle sponde del torrente Arnon, includeva il fondovalle lungo il torrente e arrivava fino al torrente Iabbok, dove passava la frontiera con il territorio degli Ammoniti.
3 Includeva anche la valle del Giordano dalla riva orientale del lago di Galilea fino al mar Morto, in direzione di Bet-Iesimot. A sud arrivava fino ai territori situati alle pendici del monte Pisga.
4 L'altro re sconfitto da Israele fu Og, il re di Basan, uno fra gli ultimi discendenti dei Refaim. Og aveva la sua residenza nelle città di Astarot e di Edrei.
5 Il suo regno comprendeva la catena del monte Ermon, Salca e tutto il territorio di Basan, fino ai confini con i Gherusiti e i Maacatiti. Includeva anche l'altra metà del territorio di Galaad, fino alla frontiera del regno di Sicon, re di Chesbon.
6 Questi due re erano stati sconfitti da Mosè, il servo del Signore, e dagli Israeliti. Mosè aveva assegnato quel territorio alle tribù di Ruben, di Gad e a una metà della tribù di Manasse.

LISTA DEI RE VINTI DA ISRAELE A OVEST DEL GIORDANO

7 Giosuè e gli Israeliti, attraversato il Giordano, sconfissero tutti i re del territorio a ovest del fiume: da Baal-Gad, nella valle del Libano, fino alla catena del monte Alak, che va verso Seir. Giosuè divise il paese fra le tribù ancora senza terra e ne assegnò a ciascuna una parte.
8 Questo territorio includeva la zona di montagna, la pianura, la valle desertica del Giordano e le sue pendici, le steppe e il deserto del Negheb. Questo territorio era occupato da Ittiti, Amorrei, Cananei, Perizziti, Evei e Gebusei.
9 Il popolo d'Israele sconfisse i re delle seguenti città: Gerico, Ai (vicino a Betel),
10 Gerusalemme, Ebron,
11 Iarmut, Lachis,
12 Eglon, Ghezer,
13 Debir, Gheder,
14 Corma, Arad,
15 Libna, Adullam,
16 Makkeda, Betel,
17 Tappuach, Chefer,
18 Afek, Saron,
19 Azor,
20 Simron-Meron, Acsaf,
21 Taanach, Meghiddo,
22 Kades, Iokneam (nel Carmelo),
23 Dor (sulla collina), Goim (in Galilea)
24 e Tirza. In tutto trentun re.

CAPITOLO 13

IL TERRITORIO ANCORA DA OCCUPARE

1 Giosuè era ormai molto vecchio. Il Signore gli disse:
«Tu sei già avanti negli anni, ma restano ancora vasti territori da occupare.
2 Rimangono tutte le province dei Filistei, il territorio dei Ghesuriti
3 e anche quelli degli Avviti del sud. (Il territorio del torrente Sicor ai confini dell'Egitto, a sud, fino alla regione di Ekron al nord, era considerato cananeo; i re filistei risiedevano nelle città di Gaza, Asdod, Ascalon, Gat ed Ekron.)
4 Resta ancora tutto il territorio occupato dai Cananei: da Ara dei Sidoniti fino ad Afek, ai confini con gli Amorrei;
5 il territorio degli abitanti di Biblos e tutto il Libano orientale, da Baal-Gad, ai piedi del monte Ermon, fino al passo di Camat;
6 tutta la zona di montagna tra la catena dei monti del Libano e Misrefot-Maim, dove abitano i Sidoniti. All'avanzata degli Israeliti io scaccerò tutte le popolazioni di questi territori. Tu hai solo il compito di dividere tutte queste terre tra gli Israeliti, come ti ho ordinato.
7 Distribuisci le zone comprese tra il fiume Giordano e il mar Mediterraneo alle nove tribù e alla metà della tribù di Manasse che sono ancora senza territorio».

LA DIVISIONE DELLA TERRA PROMESSA

A EST DEL GIORDANO

8 Le tribù di Ruben e di Gad, e l'altra metà della tribù di Manasse avevano già avuto le loro terre a est del Giordano; le aveva assegnate il servo del Signore Mosè.
9 Il loro territorio partiva dalla città di Aroer, sulla sponda del torrente Arnon, includeva la città situata in mezzo alla valle e tutto il pianoro di Madaba fino a Dibon.
10 Arrivava fino alle frontiere degli Ammoniti e includeva tutte le città in precedenza sotto il dominio del re degli Amorrei, Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon.
11 Comprendeva inoltre le regioni di Galaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, il monte Ermon e tutto il Basan, fino a Salca.
12 Al loro territorio era annesso anche tutto il regno di Og, l'ultimo dei Refaim, che ebbe la sua residenza ad Astarot e a Edrei. Mosè aveva sconfitto quei popoli e li aveva cacciati via.
13 Ma gli Israeliti non riuscirono a scacciare i Ghesuriti e i Maacatiti; essi vivono ancora in mezzo a Israele.
14 Soltanto alla tribù di Levi Mosè non aveva assegnato nessuna parte, perché la sua parte la riceve dalle offerte destinate a essere bruciate sull'altare del Signore, Dio d'Israele, come il Signore aveva detto a Mosè.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI RUBEN

15 Mosè aveva dato una parte del paese in possesso alle famiglie della tribù di Ruben.
16 Il loro territorio cominciava da Aroer, sulle sponde del torrente Arnon, e includeva la città in mezzo alla valle e tutto il pianoro attorno a Madaba.
17 Comprendeva anche Chesbon e tutte le città della pianura: Dibon, Bamot-Baal, Bet-Maal-Meon,
18 Iaaz, Kedemot, Mefaat,
19 Kiriataim, Sibma e Zeret-Sacar, sulla collina che domina la valle,
20 Bet-Peor, le pendici del monte Pisga e Bet-Iesimot.
21 Includeva tutte le città della pianura e tutto il regno del re amorreo Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon. Mosè aveva sconfitto, oltre a Sicon, anche i capi dei Madianiti che, alle sue dipendenze, dominarono il paese: Evi, Rekem, Zur, Cur e Reba.
22 Tra quelli che gli Israeliti avevano ucciso c'era anche l'indovino Balaam, il figlio di Beor.
23 A ovest il confine del territorio di Ruben era segnato dal Giordano. Le città e i villaggi già elencati sono quelli assegnati alle famiglie della tribù di Ruben.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI GAD

24 Mosè aveva dato una parte del paese in possesso alle famiglie della tribù di Gad.
25 Il loro territorio includeva Iazer e tutte le città di Galaad, la metà della regione abitata dagli Ammoniti, fino alla città di Aroer, di fronte a Rabba.
26 Si estendeva da Chesbon a Ramat-Mizpe e Betonim; da Macanaim fino a Lodebar.
27 Nella valle del Giordano comprendeva Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Zafon, il resto del regno di Sicon, che ebbe la sua residenza a Chesbon. A ovest il loro confine era il Giordano, fino allago di Galilea.
28 Le città e i villaggi ora elencati sono quelli assegnati alle famiglie della tribù di Gad.

TERRITORIO DI UNA PARTE DELLA TRIBÙ DI MANASSE

29 Mosè aveva dato una parte del paese in possesso alle famiglie di una metà della tribù di Manasse.
30 Il loro territorio cominciava da Macanaim e includeva tutto il Basan, il regno che in precedenza apparteneva a Og, compresi i villaggi di Iair, sessanta in tutto.
31 Comprendeva metà di Galaad, le città di Astarot ed Edrei, che erano state le capitali del regno di Og. Questo territorio fu assegnato a metà dei discendenti di Machir, il figlio di Manasse.
32 Così Mosè aveva distribuito il paese a oriente di Gerico, a est del Giordano, quando si trovava nelle steppe di Moab.
33 Però Mosè non aveva assegnato nessun territorio alla tribù di Levi. La loro eredità era il Signore, il Dio d'Israele, come egli stesso aveva detto.

CAPITOLO 14

A OVEST DEL GIORDANO

1 La divisione della terra di Canaan a ovest del Giordano tra gli Israeliti avvenne così. Il sacerdote Eleazaro, Giosuè figlio di Nun e i capifamiglia delle tribù d'Israele l'assegnarono al popolo.
2 Come il Signore aveva ordinato a Giosuè, il territorio a ovest del Giordano fu destinato ad ognuna delle nove tribù e alla metà di quella di Manasse mediante sorteggio.
3-4 Mosè aveva già assegnato il territorio alle altre due tribù e mezza a est del Giordano. I discendenti di Giuseppe formavano due tribù: Manasse ed Efraim. Però Mosè non assegnò nessuna parte ai Leviti. Essi in cambio ricevettero alcune città per abitarvi, con i prati per il pascolo dei greggi e del bestiame.
5 Gli Israeliti divisero il territorio secondo gli ordini dati dal Signore a Mosè.

LA CITTÀ DI EBRON PER CALEB

6 Un giorno alcuni uomini della tribù di Giuda andarono da Giosuè a Galgala. Uno di loro, di nome Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, gli disse: «Tu sai quel che il Signore promise a Mosè, l'uomo di Dio, a Kades-Barnea, riguardo a noi due.
7 Io avevo quarant'anni quando il servo del Signore, Mosè, da Kades-Barnea mi mandò a esplorare il paese. Io gli feci un rapporto esatto e onesto,
8 mentre i miei compagni scoraggiarono la nostra gente.
«Io sono stato in tutto fedele al Signore, mio Dio.
9 Per questo preciso motivo, Mosè mi promise quel giorno che io e i miei discendenti avremmo ricevuto in possesso la regione da me esplorata.
10 Ora, Giosuè, sono ormai passati quarantacinque anni da quando il Signore fece quella promessa a Mosè. Allora il popolo d'Israele era in viaggio nel deserto. E il Signore, come aveva promesso, mi ha conservato in vita fino ad ora. Io ho ormai ottantacinque anni,
11 ma ho ancora la stessa forza di quando Mosè mi mandò in esplorazione. Non mi manca affatto il vigore necessario per prendere parte attivamente alla guerra.
12 Assegnami quindi la zona di montagna che il Signore mi promise quel giorno. Quel giorno hai sentito anche tu che là, in grandi città fortificate, vivono gli Anakiti, uomini alti come giganti. Ma certamente il Signore mi aiuterà, come mi aveva promesso, e io riuscirò a scacciarli».
13 Allora Giosuè benedisse Caleb, il figlio di Iefunne, e gli assegnò la città di Ebron.
14 Ebron appartiene ancora ai discendenti di Caleb, figlio di Iefunne il Kenizzita, perché egli era stato in tutto fedele al Signore, Dio d'Israele.
15 Prima Ebron si chiamava Kiriat-Arba (Arba era stato il più grande degli Anakiti). Così il popolo poté vivere in pace nella propria terra.

CAPITOLO 15

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI GIUDA

1 Le famiglie della tribù di Giuda ricevettero in sorte il territorio qui descritto, che si estendeva a sud fino all'estremità meridionale del deserto di Zin, ai confini con gli Edomiti.
2 Questa frontiera del sud partiva dalle rive meridionali del mar Morto,
3 passava a sud della salita di Akrabbim, attraversava il deserto di Zin e, a sud di Kades-Barnea, risaliva a Chezron e raggiungeva Addar; di là svoltava verso Karkaa.
4 Poi arrivava ad Azmon, seguiva il percorso del torrente d'Egitto e terminava al mar Mediterraneo. Questa era la frontiera sud del territorio di Giuda.
5 Il confine a est costeggiava il mar Morto in tutta la sua estensione, fino al golfo settentrionale, dov'è la foce del Giordano.
Di là cominciava il confine del nord:
6 esso si estendeva fino a Bet-Ogla, passava a nord del pendio che si affaccia sulla valle del Giordano e saliva fino alla pietra di Boan (Boan era figlio di Ruben).
7 Poi dalla valle di Acor andava a Debir e puntava a nord verso Galgala, di fronte alla salita di Adummim, al lato meridionale della vallata. Poi passava alle sorgenti di En-Semes e arrivava a En-Roghel.
8 Passava poi per la valle di Ben-Innom, al fianco sud del monte dove era situata la città dei Gebusei, ossia l'attuale Gerusalemme. Di là i confini proseguivano fino alla cima della collina, al lato ovest della valle di Innom, e si spingevano fino all'estremità settentrionale della valle dei Refaim.
9 Dalla cima della montagna la frontiera piegava verso le sorgenti delle Acque di Neftoach, verso i villaggi del monte Efron. Poi girava in direzione di Baala (Kiriat-Iearim).
10 A ovest di Baala svoltava verso la zona montuosa di Seir, fiancheggiava il lato settentrionale del monte Iearim (o Chesalon), scendeva a Bet-Semes e arrivava a Timna.
11 Di lì passava al fianco nord della collina di Accaron, voltava verso Siccaron, passava per il monte Baala e arrivava a Iabneel. Il confine nord terminava al mar Mediterraneo.
12 Il mare formava il confine occidentale. Entro questi confini vissero le famiglie della tribù di Giuda.

CALEB CONQUISTA EBRON E DEBIR

(vedi Giudici 1, 11-15)
13 Come il Signore aveva ordinato a Giosuè, una parte del territorio di Giuda fu assegnata a Caleb, figlio di Iefunne, della tribù di Giuda. A Caleb toccò Ebron, la città che anticamente apparteneva ad Arba, il padre di Anak.
14 Caleb scacciò dalla città i discendenti di Anak, le famiglie di Sesai, Achiman e Talmai.
15 Di là si diresse contro la città di Debir, che si chiamava allora Kiriat-Sefer.
16 Caleb disse: «A chi assalirà e conquisterà la città di Debir darò in sposa la mia figlia Acsa».
17 La città fu conquistata da Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e Caleb gli diede in moglie la figlia Acsa.
18 Otniel aveva convinto Acsa a chiedere a suo padre un pezzo di terra. Il giorno delle nozze Acsa scese dall'asino e Caleb le domandò cos'altro voleva.
19 Rispose: «Fammi ancora un regalo. La terra che mi hai dato si trova in un luogo arido: lasciami qualche sorgente d'acqua».
Allora il padre le regalò anche due sorgenti vicine al campo.

LISTA DELLE CITTÀ DI GIUDA

20 Questo è il territorio che le famiglie di Giuda ricevettero in proprietà.
21 Le città più a sud che appartenevano loro, quelle vicine alla frontiera con gli Edomiti, erano: Kabzeel, Eder, Iagur,
22 Kina, Dimona, Arada,
23 Kedes, Azor-Itnan,
24 Zif, Telem, Bealot,
25 Azor-Adatta, Keriot-Chezron (o Azor),
26 Amam, Sema, Molada,
27 Cazar-Gadda, Esmon, Bet-Pelet,
28 Cazar-Sual, Bersabea e i dintorni,
29 Baala, Iim, Ezem,
30 Eltolad, Chesil, Corma,
31 Ziklag, Madmanna, Sansanna,
32 Lebaot, Silchim, En-Rimmon; in tutto ventinove città, con i villaggi intorno.
33 Le città della pianura erano: Estaol, Zorea, Asna,
34 Zaanoach, En-Gannim, Tappuach, Enam,
35 Iarmut, Adullam, Soco, Azeka,
36 Saaraim, Aditaim, Ghedera e Ghederotaim; in tutto quattordici città, con i villaggi intorno.
37 Zenan, Cadasa, Migdal-Gad,
38 DiIean, Mizpe, Iokteel,
39 Lachis, Bozkat, Eglon,
40 Cabbon, Lacmas, Chitlis,
41 Ghederot, Bet-Dagon, Naama e Makkeda; in tutto sedici città, con i villaggi intorno.
42 Sibna, Eter, Asan,
43 Iftach, Asna, Nezib,
44 Keila, Aczib e Maresa: nove città con i villaggi intorno.
45 Accaron con le città e i villaggi del suo territorio,
46 e tutte le città e i villaggi vicino ad Asdod, da Accaron al mar Mediterraneo.
47 Asdod e Gaza con le città e i villaggi del loro territorio; esso arrivava fino al torrente che fa da frontiera con l'Egitto e fino alla costa del mar Mediterraneo.
48 Sulla montagna c'erano Samir, Iattir, Soco,
49 Danna, Kiriat-Sanna (Debir),
50 Anab, Estemoa, Anim,
51 Gosen, Colon e Ghilo; in tutto undici città con i villaggi intorno.
52 Arab, Duma, Esean,
53 Ianum, Bet-Tappuach, Afeka,
54 Umta, Kiriat-Arba (Ebron) e Zior; in tutto nove città con i villaggi intorno.
55 Maon, Carmelo, Zif, Iutta,
56 Izreel, Iorkeam, Zanoach,
57 Kain, Ghibea, e Timna; in tutto dieci città, con i villaggi intorno.
58 Calcul, Bet-Zur, Ghedor,
59 Maarat, Bet-Anot ed Eltekon; in tutto sei città, con i villaggi intorno. Tekoa, Efrata (Betlemme), Peor, Etam, Culon, Tatam, Sores, Carem, Gallim, Beter, Manak; in tutto undici città e i villaggi intorno.
60 Kiriat-Baal (o Kiriat-Iearim) e Rabba: due città e i villaggi intorno.
61 Nel deserto c'erano: Bet-Araba, Middin, Secada,
62 Nibsan, la città del sale, e Engaddi; in tutto sei città con i villaggi intorno.
63 Ma gli uomini di Giuda non riuscirono a scacciare i Gebusei che abitavano Gerusalemme. I Gebusei vivono ancora in mezzo a loro.

CAPITOLO 16

TERRITORIO DEI DISCENDENTI DI GIUSEPPE

1 La frontiera sud del territorio assegnato ai discendenti di Giuseppe partiva dal Giordano nei pressi di Gerico, a est delle sorgenti, e passava per il deserto. Da Gerico saliva sui monti e andava fino a Betel.
2 Da Betel arrivava a Luz, passando da Atarot, dove vivevano gli Architi.
3 Poi voltava a ovest e seguiva le frontiere della regione degli Iafletiti fino a Bet-Oron inferiore. Di là si spingeva a Ghezer e finiva al mar Mediterraneo.
4 La tribù di Efraim e la seconda metà della tribù di Manasse, discendenti di Giuseppe, ricevettero in possesso questo territorio.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI EFRAIM

5 Il territorio assegnato alle famiglie di Efraim era questo: partendo da est il suo confine andava da Aterot-Addar a Bet-Oron superiore,
6 e di là al Mediterraneo. Il punto più a nord era Micmetat. Di là il confine girava a est, verso Taanat-Silo passando a oriente di Ianoach.
7 Poi scendeva da Ianoach ad Atarot e a Naara; arrivava fino a Gerico e finiva ai Giordano.
8 Partendo da Tappuach la frontiera andava a ovest fino al torrente Kana e fino al mar Mediterraneo. Questo fu il territorio assegnato alle famiglie della tribù di Efraim.
9 Insieme ad esso furono date ad Efraim alcune città e villaggi che si trovavano nei confini di Manasse.
10 Gli uomini di Efraim non riuscirono però a scacciare i Cananei che abitavano a Ghezer. Perciò i Cananei abitano ancora insieme a loro. Ma gli Efraimiti li costrinsero a lavorare per loro come schiavi.

CAPITOLO 17

TERRITORIO DI UNA PARTE DELLA TRIBÙ DI MANASSE

1 Una parte del territorio a ovest dei Giordano fu assegnata ad alcune famiglie discendenti da Manasse, figlio primogenito di Giuseppe. Machir, padre di Galaad, era il primogenito di Manasse ed era un soldato; perciò le terre di Galaad e il Basan furono assegnate a lui.
2 Un territorio a ovest del Giordano fu invece assegnato alle altre sei famiglie della tribù di Manasse: Abiezer, Elek, Asriel, Sichem, Chefer, Semida. Questi erano i discendenti maschi di Manasse, il figlio di Giuseppe, ed erano capostipiti di altrettante famiglie.
3 Invece Zelofcad, figlio di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, non aveva avuto nessun figlio maschio, ma soltanto delle figlie. I loro nomi erano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza.
4 Esse si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capi del popolo e dissero: «Il Signore diede ordine a Mosè di dare delle terre anche a noi, come ai nostri parenti maschi». Perciò come era stato ordinato dal Signore, furono assegnate loro delle terre in mezzo a quelle dei fratelli del loro padre.
5 Per questa ragione l'intera tribù di Manasse ebbe complessivamente dieci possedimenti a ovest del Giordano e i territori di Galaad e di Basan, a est.
6 Infatti fu assegnato un territorio non soltanto ai discendenti maschi, ma anche alle donne, e il territorio di Galaad apparteneva agli altri discendenti di Manasse.
7 Il territorio di Manasse a ovest del Giordano partiva dal lato di Aser e andava a Micmetat, di fronte a Sichem. Poi il confine girava a sud, verso Iasib-En-Tappuach.
8 Il territorio intorno a Tappuach apparteneva a Manasse, ma la città di Tappuach era della tribù di Efraim, anche se rientrava nei confini di Manasse.
9 Il confine scendeva poi fino al torrente Kana. Ma le città a sud del torrente appartenevano ad Efraim, anche se erano nel territorio di Manasse. Il confine di Manasse seguiva le sponde settentrionali del torrente e terminava al mar Mediterraneo.
10 Efraim era a sud e Manasse a nord; il loro confine a ovest era il mare. I confini di Manasse toccavano le frontiere di Aser a nord-ovest e quelle di Issacar a nord-est.
11 Alla tribù di Manasse erano state assegnate all'interno del territorio di Issacar e di Aser le città di Betsean, Ibleam, Dor, En-Dor, Taanach, Meghiddo e i loro villaggi.
12 Ma gli uomini di Manasse non riuscirono a conquistarle e così continuano ad abitarvi i Cananei.
13 Quando gli Israeliti divennero più forti, riuscirono a farli lavorare per loro, ma non a cacciarli via.

I DISCENDENTI DI GIUSEPPE CHIEDONO PIU' SPAZIO

14 I discendenti di Giuseppe dissero a Giosuè:
- Perché ci hai dato soltanto una parte di territorio? Noi siamo numerosi, perché il Signore ci ha benedetti!
15 Giosuè rispose:
- Se davvero siete un popolo così numeroso e la zona dei monti di Efraim è troppo piccola per voi, allora andate nella foresta. Disboscatela e cercatevi spazio nel territorio dei Perizziti e dei Refaim.
16 Essi replicarono:
- La zona di montagna non ci basta certo, d'altra parte i Cananei della pianura hanno carri da guerra di ferro, sia quelli che abitano a Betsean e nelle città dei dintorni, sia quelli che vivono nella pianura di Izreel.
17 Allora Giosuè disse alle tribù di Efraim e di Manasse, discendenti di Giuseppe:
- Voi siete davvero numerosi e forti. Perciò dovete avere più di una parte come vostro territorio.
18 La zona di montagna sarà vostra, anche se è una foresta. Voi la disboscherete e la occuperete da un capo all'altro. Inoltre riuscirete a scacciare i Cananei, anche se sono un popolo forte e hanno carri da guerra di ferro.

CAPITOLO 18

DIVISIONE DEL RESTO DEL TERRITORIO

1 Dopo aver conquistato la terra, tutta la comunità d'Israele si radunò a Silo e drizzò la tenda dell'incontro.
2 A sette tribù non era ancora stata assegnata la loro parte di territorio.
3 Perciò Giosuè disse ai popolo d'Israele: «Che cosa aspettate per occupare la terra che il Signore, Dio dei nostri padri, vi ha dato?
4 Scegliete tre uomini per ogni tribù. Li manderò ad esplorare il paese. Lo attraverseranno e prepareranno un loro piano di ripartizione delle terre. Poi verranno da me,
5 e si divideranno il territorio in sette parti. In ogni caso la tribù di Giuda resterà nel proprio territorio, a sud, e i discendenti di Giuseppe nel loro, a nord.
6 Scriverete con cura il piano di ripartizione e me lo porterete. Qui, alla presenza dei Signore nostro Dio, io farò il sorteggio.
7 Ma, a differenza degli altri, ai leviti non toccherà nessuna parte, perché hanno il compito di servire il Signore come sacerdoti. Inoltre le tribù di Gad, di Ruben e metà delle famiglie di Manasse hanno già avuto la terra a est dei Giordano data loro da Mosè, il servo del Signore».
8 Gli uomini incaricati dell'esplorazione partirono. Giosuè aveva ordinato loro: «Andate, percorrete il territorio in lungo e in largo. Fatene una descrizione scritta e poi tornate da me. Qui a Silo, alla presenza dei Signore, farò il sorteggio delle parti».
9 Quegli uomini percorsero da un capo all'altro la regione. Prepararono un documento con la descrizione dei territorio, diviso in sette parti, e la lista delle città. Poi tornarono da Giosuè nell'accampamento di Silo.
10 Giosuè, a Silo, alla presenza del Signore, fece il sorteggio. Così assegnò una parte a ciascuna tribù d'Israele che era ancora senza terra.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI BENIAMINO

11 Alla tribù di Beniamino toccò il primo territorio sorteggiato. Esso si trovava fra la tribù di Giuda e quello dei discendenti di Giuseppe.
12 A nord, il confine partiva dal Giordano, poi saliva ai fianco settentrionale di Gerico, passava a ovest attraverso le montagne e arrivava al deserto di Bet-Aven.
13 Di là la frontiera passava sul fianco meridionale di Luz (chiamata anche Betel), poi scendeva ad Aterot-Addar, sopra il monte a sud di Bet-Oron inferiore.
14 Di là il confine cambiava direzione e sul lato occidentale di questa montagna piegava a sud fino alla città di Kiriat-Baal (o Kiriat-Iearim), che apparteneva alla tribù di Giuda. Questo era il confine a ovest.
15 A sud, il confine partiva da Kiriat-Iearim e andava verso est; arrivava alle sorgenti delle acque di Neftoach.
16 Poi scendeva ai piedi del monte che sovrasta la valle di Ben-Innom, al punto più a nord della valle dei Refaim. Di là andava verso sud attraverso la valle di Innom, arrivava al fianco meridionale della città dei Gebusei e poi scendeva a En-Roghel.
17 Svoltava a nord, passando a En-Semes e a Galgala, di fronte alla salita di Adummim. Poi il confine scendeva alla pietra di Boan (Boan era figlio di Ruben);
18 passava a nord del pendio che si affaccia sulla valle del Giordano e scendeva nel deserto,
19 attraverso il pendio di Bet-Ogla. Terminava al golfo settentrionale del mar Morto, dove sfocia il Giordano. Questo era il confine meridionale.
20 Il confine orientale era il Giordano. Questi erano i confini del territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Beniamino.
21 Le città che appartenevano alle famiglie di Beniamino erano: Gerico, Bet-Ogla, Emek-Keziz,
22 Bet-Araba, Zemaraim, Betel,
23 Avvim, Para, Ofra,
24 Chefar-Ammona, Ofni, e Gheba: in tutto dodici città con i loro dintorni.
25 Gabaon, Rama, Beerot,
26 Mizpe, Chefira, Mosa,
27 Rekem, Irpeel, Tareala,
28 Zela-Elef, la città dei Gebusei, cioè Gerusalemme, Gabaa, Kiriat-Iearim; in tutto quattordici città con i loro dintorni. Questo è il territorio che ricevettero in possesso le famiglie della tribù di Beniamino.

CAPITOLO 19

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI SIMEONE

1 Il secondo territorio sorteggiato toccò alla tribù di Simeone. Si estendeva all'interno delle terre della tribù di Giuda.
2 Includeva Bersabea, Seba, Molada,
3 Cazar-Sual, Baia, Ezem,
4 Eltolad, Betul, Corma,
5 Ziklag, Bet-Mercabot, Cazar-Susa,
6 Bet-Lebaot e Saruchem; in tutto tredici città, con i loro dintorni.
7 EnRimmon, Takan, Eter e Asan; in tutto quattro città, con i loro dintorni.
8 Includeva anche i villaggi vicini a queste città, fino a Baalat-Beer (o Rama), a sud. Questo era il territorio che le famiglie di Simeone ricevettero in possesso.
9 Esso si estendeva all'interno delle terre di Giuda, perché il territorio in precedenza assegnato alle famiglie di Giuda era più vasto del necessario.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ZABULON

10 Il terzo territorio sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Zabulon. Esso si estendeva fino a Sarid.
11 A ovest di Sarid il confine andava fino a Mareala; toccava Dabbeset e il torrente a est di Iokneam.
12 A est di Sarid il confine andava fino a Chislot-Tabor, poi a Daberat e su a Iafia.
13 Di là continuava verso est, a Gat-Chefer, a Et-Kazin e girava nella direzione di Nea, sulla strada di Rimmon.
14 Al nord il confine girava verso Annaton e finiva nella valle di Iftach-El.
15 Esso includeva Kattat, Naalal, Simron, Ideala e Betlemme; in tutto dodici città, con i loro dintorni.
16 Le città e i villaggi ora elencati erano nel territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Zabulon.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ISSACAR

17 Il quarto territorio sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Issacar.
18 Esso comprendeva: Izreel, Chesullot, Sunem,
19 Cafaraim, Sion, Anacarat,
20 Daberat, Kision, Abez,
21 Remet, En-Gannim, En-Cadda e Bet-Pazzez.
22 Le frontiere toccavano anche Tabor, Sacazim, Bet-Semes e finivano al Giordano. Includevano sedici città, con i loro dintorni.
23 Le città e i villaggi ora elencati erano nei territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Issacar.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI ASER

24 Il quinto territorio sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Aser.
25 Esso comprendeva Chelkat, Ali, Beten, Acsaf,
26 Alamme-Iech, Amead, Miseal. Verso ovest il confine toccava il Carmelo e Sicor-Libnat.
27 Quando voltava a est, arrivava a Bet-Dagon e toccava le frontiere di Zabulon e la valle di Iftach-El sulla strada a nord di Bet-Emek e Neiel. Continuava verso nord fino a Cabul,
28 Abdon, Recob, Cammon e Kana e arrivava alla grande città di Sidone.
29 Poi il confine girava a Rama e raggiungeva la fortezza di Tiro; poi svoltava a Cosa e terminava al mar Mediterraneo. Includeva Mechebel, Aczib,
30 Acco, Afec e Recob; in tutto ventidue città, con i loro dintorni.
31 Le città e i villaggi ora elencati erano nei territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Aser.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI NEFTALI

32 Il sesto territorio sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Neftali.
33 Il loro confine andava da Chelef alla quercia di Bezaannim poi passava ad Adami-Nekeb e a Iabneel; andava fino a Lakkum e terminava al Giordano.
34 Proseguiva a ovest, toccava Aznot-Tabor e continuava fino a Cukkok. Toccava le frontiere di Zabulon al sud, quelle di Aser a ovest e Iehuda, sulle rive del Giordano, a est.
35 Includeva le fortezze di Ziddim, Zer, Cammat, Rakkat, Genesaret,
36 Adama, Rama, Azor,
37 Kedes, Edrei, En-Azor,
38 Ireon, Migdal-El, Orem, Bet-Anat e Bet-Semes; in tutto diciannove città, con i loro dintorni
39 Le città e i villaggi ora elencati erano nei territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Neftali.

TERRITORIO DELLA TRIBÙ DI DAN

40 Il settimo territorio sorteggiato toccò alle famiglie della tribù di Dan.
41 Esso includeva Zorea, Estaol, Ir-Semes,
42 Saalabbin, Aialon, ItIa,
43 Elon, Timna, Accaron,
44 Elteke, Ghibbeton, Baalat,
45 Ieud, Bene-Berak, Gat-Rimmon,
46 le Acque dello Iarkon e il Rakkon con il territorio in direzione di Giaffa.
47 Quando i discendenti di Dan persero il loro territorio, essi andarono alla città di Lesem e l'attaccarono. La conquistarono e uccisero gli abitanti. Vi si stabilirono e cambiarono il nome della città: invece di Lesem la città fu chiamata Dan e portò così il nome del capostipite della tribù.
48 Le città e i villaggi ora elencati erano nel territorio assegnato in possesso alle famiglie della tribù di Dan.

CONCLUSIONE DELL'ASSEGNAZIONE DELLE TERRE

49 Quando gli Israeliti finirono di dividere le terre, assegnarono una parte anche a Giosuè, figlio di Nun.
50 Come aveva ordinato il Signore, gli diedero quel che aveva chiesto: Timnat-Serach, una città situata nella zona delle montagne di Efraim. Giosuè ricostruì la città e vi si stabilì.
51 Il sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun, con i capifamiglia delle tribù d'Israele assegnarono le terre mediante il sorteggio a Silo, alla presenza del Signore, all'ingresso della tenda dell'incontro. Così portarono a termine la ripartizione del paese.

CAPITOLO 20

LE CITTÀ-RIFUGIO

1 Allora il Signore ordinò a Giosuè
2 di dire al popolo d'Israele: «Scegliete le città-rifugio, come vi avevo ordinato per mezzo di Mosè.
3 Chi avrà ucciso qualcuno senza premeditazione, potrà andare in una di quelle città per sfuggire alle persone che intendono vendicarsi e ucciderlo.
4 L'omicida correrà verso quella città; si fermerà alla porta e spiegherà il suo caso ai responsabili della giustizia. Essi potranno accoglierlo nella città e dargli posto per vivere. Allora resterà là.
5 Se qualcuno lo insegue per compiere la vendetta, gli abitanti della città non dovranno consegnarglielo, perché ha ucciso senza odio e premeditazione.
6 L'omicida potrà fermarsi nella città-rifugio fino al processo pubblico. Alla morte del sommo sacerdote in carica in quel tempo, potrà tornare nella sua città e vivere di nuovo a casa sua».
7 A ovest del Giordano gli Israeliti scelsero queste città-rifugio: Kedes, in Galilea, nella zona montagnosa di Neftali; Sichem, nella zona dei monti di Efraim; Kiriat-Arba (o Ebron), nella zona dei monti di Giuda.
8 A est del Giordano scelsero: Bezer, sull'altipiano desertico a est di Gerico, nel territorio della tribù di Ruben; Ramot, in Galaad, nel territorio di Gad; Golan, nel Basan, nel territorio di Manasse.
9 Le città ora elencate servivano da città-rifugio per tutti gli Israeliti e per gli stranieri che vivevano in mezzo a loro. Se qualcuno aveva ucciso senza premeditazione, poteva trovarvi rifugio, al sicuro dalla vendetta. Non poteva essere ucciso prima di un processo pubblico.

CAPITOLO 21

LE CITTÀ DEI LEVITI

1 I capifamiglia della tribù di Levi si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuè, figlio di Nun, e ai capifamiglia delle altre tribù d'Israele,
2 a Silo, in terra di Canaan. Essi dissero: «Il Signore ha ordinato per mezzo di Mosè che ci vengano date alcune città dove possiamo abitare e anche i prati intorno per il pascolo del nostro bestiame».
3 Perciò gli Israeliti, secondo l'ordine del Signore, scelsero nel loro territorio alcune città e terreni da pascolo e li concessero ai leviti.
4 Per prime furono sorteggiate le città da assegnare alle famiglie di Keat, figlio di Levi. Tra queste, le famiglie che discendevano dal sacerdote Aronne ricevettero tredici città dalla tribù di Giuda, di Simeone e di Beniamino.
5 Le altre famiglie del gruppo di Keat ricevettero dieci città dalle tribù di Efraim, di Dan e di metà della tribù di Manasse.
6 Poi le famiglie discendenti di Gherson, altro figlio di Levi, ricevettero tredici città dal territorio di Issacar, Aser, Neftali e dell'altra metà della tribù di Manasse.
7 Infine le famiglie discendenti di Merari, terzo figlio di Levi, ricevettero dodici città dal territorio di Ruben, Gad e Zabulon.
8 Gli Israeliti assegnarono queste città ai leviti mediante sorteggio, come aveva ordinato il Signore per mezzo di Mosè.

LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI KEAT

9 Questi sono i nomi delle città del territorio di Giuda e di Simeone date
10 ai discendenti di Aronne che facevano parte del gruppo di Keat, figlio di Levi. Esse furono le prime sorteggiate.
11 Fu data loro Kiriat-Arba (Arba era il padre di Anak). Quella città oggi si chiama Ebron; è situata nella zona dei monti di Giuda. Fu assegnata ai Keatiti con i prati intorno per il pascolo.
12 Però i campi e i villaggi vicini a Ebron erano già stati dati a Caleb, figlio di Iefunne, e restarono di sua proprietà.
13 Oltre Ebron, che era una città-rifugio, i discendenti del sacerdote Aronne ricevettero le seguenti città: Libna,
14-16 Iattir, Estemoa, Debir, Colon, Asan, Iutta, Bet-Semes; in tutto nove città, con le terre da pascolo.
17-18 Dal territorio della tribù di Beniamino furono date loro quattro città: Gabaon, Gheba, Anatot e Almon, con le terre da pascolo.
19 Ai sacerdoti, discendenti di Aronne, furono quindi date complessivamente tredici città, con le terre da pascolo.
20 Alle altre famiglie del gruppo di Keat, figlio di Levi, furono assegnate città del territorio di Efraim.
21-22 Erano in tutto quattro: Sichem, città-rifugio, situata nella zona dei monti di Efraim, Ghezer, Kibzaim e Bet-Oron, tutte con le terre da pascolo.
23-24 Dal territorio di Dan furono loro assegnate quattro città: Elteke, Ghibbeton, Aialon, Gat-Rimmon, con le loro terre da pascolo.
25 Dal territorio della metà della tribù di Manasse due città: Taanach e Ibleam, con le loro terre da pascolo.
26 Queste ultime famiglie del gruppo di Keat ricevettero quindi in tutto dieci città, con le terre da pascolo.

LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI GHERSON

27 Un altro gruppo di leviti, quello discendente da Gherson, ricevette dal territorio dell'altra metà di Manasse due città: Golan, nel Basan, una città-rifugio, e Astarot, con le loro terre da pascolo.
28-29 Dal territorio di Issacar ricevettero quattro città: Kision, Daberat, Iarmut ed En-Gannim, con le loro terre da pascolo.
30-31 Dal territorio di Aser ricevettero quattro città: Miseal, Abdon, Chelkat e Recob, con le loro terre da pascolo.
32 Dal territorio di Neftali ricevettero tre città: Kedes, in Galilea, una città-rifugio, Cammot-Dor e Kartan, con le loro terre da pascolo.
33 Le famiglie del gruppo di Gherson ricevettero quindi in tutto tredici città, con le loro terre da pascolo.

LISTA DELLE CITTÀ DEL GRUPPO DI MERARI

34-35 Il resto dei leviti, cioè il gruppo di Merari, ricevette dal territorio di Zabulon quattro città: Iokneam, Karta, Rimmon e Naalal, con le loro terre da pascolo.
36-37 Dal territorio di Ruben ricevette quattro città a est del Giordano all'altezza di Gerico: Bezer, una città-rifugio situata nell'altipiano desertico, Iaaz, Kedemot e Mefaat e le loro terre da pascolo.
38-39 Dal territorio di Gad ricevette quattro città: Ramot, in Galaad, una città-rifugio; Macanaim, Chesbon e Iazer, con le loro terre da pascolo.
40 Le famiglie del gruppo di Merari ricevettero quindi in tutto dodici città.
41-42 Complessivamente, da tutto il territorio occupato dal popolo d'Israele, furono assegnate ai leviti quarantotto città, con le loro terre da pascolo.

LA PROMESSA DEL SIGNORE E' COMPIUTA

43 Così il Signore diede agli Israeliti tutto il territorio promesso ai loro padri. Essi lo occuparono e vi si stabilirono.
44 Il Signore li fece vivere in pace nelle loro terre, come aveva promesso ai loro padri. Nemmeno uno dei nemici aveva potuto fermarli, perché il Signore aveva dato a Israele la vittoria su tutti.
45 Così tutto il bene che il Signore aveva promesso agli Israeliti si realizzò. Nessuna delle sue parole rimase incompiuta.

CONCLUSIONE

CAPITOLO 22

IL POPOLO D'ISRAELE E IL SUO DIO

GIOSUE' CONGEDA I SOLDATI DELLE TRIBÙ A EST DEL GIORDANO

(vedi 1, 12-18)
1 Allora Giosuè convocò i soldati di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e
2 disse loro: «Voi avete fatto tutto quel che vi ha comandato Mosè, il servo del Signore, e avete ubbidito a tutti i miei ordini.
3 In tutto questo tempo non avete mai abbandonato i vostri fratelli Israeliti. Avete eseguito fedelmente gli ordini del Signore, vostro Dio, fino ad oggi.
4 Ora il Signore, vostro Dio, ha concesso ai vostri fratelli di vivere in pace, come aveva promesso. Perciò tornate a casa al di là del Giordano, nelle terre assegnate a voi dal servo del Signore, Mosè.
5 Ma state attenti a ubbidire ai comandamenti e alla legge data da Mosè, il servo del Signore: amate il Signore vostro Dio, fate sempre quel che lui vuole, ubbidite ai suoi comandamenti. Restate fedeli al Signore e servitelo con tutto il cuore e con tutte le forze».
6-8 Poi Giosuè li benedisse. Prima di lasciarli partire disse ancora queste parole: «Voi tornate a casa molto ricchi; avete con voi animali in gran quantità, argento e oro, bronzo e ferro, e molti vestiti. Dividete con i vostri fratelli, rimasti al di là del fiume, quel che avete preso ai nemici!». Allora essi si misero in viaggio per tornare a casa. Mosè aveva assegnato un territorio nel Basan a una metà della tribù di Manasse; all'altra metà Giosuè diede delle terre a ovest del Giordano, tra le altre tribù d'Israele. Giosuè congedò il primo gruppo di Manasse e li benedisse come gli altri.
9 Così i soldati di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse tornarono a casa. Lasciarono il resto degli Israeliti a Silo, in terra di Canaan, e si diressero verso le loro terre, nella regione di Galaad, assegnate loro secondo il comando del Signore comunicato per mezzo di Mosè.

UN GRANDE ALTARE SULLE SPONDE DEL GIORDANO

10 Quando i soldati di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse arrivarono a Galgala, che si trova ancora in terra di Canaan, costruirono sulle sponde del Giordano un altare imponente.
11 Alcuni andarono a dire agli altri Israeliti: «Sentite! Gli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse hanno costruito un altare a Galgala ancora in terra di Canaan, dalla nostra parte del Giordano!».
12 Quando gli Israeliti sentirono la notizia, si radunarono tutti insieme in assemblea a Silo, decisi a far guerra a quelle tribù.
13 Ma prima mandarono Finees, il figlio del sacerdote Eleazaro, dagli uomini di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse.
14 Accompagnavano Finees dieci capi, scelti uno per ogni tribù. Ciascuno di essi era il capofamiglia di un gruppo d'Israeliti.
15 Essi si recarono nel territorio di Galaad, dagli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e dissero loro:
16 «Noi parliamo a nome di tutta la comunità del Signore. Che cos'è questa offesa al Dio d'Israele? Vi siete costruiti un altare per ribellarvi al Signore? Avete deciso di non seguirlo più?
17 Non bastava il peccato di Peor commesso da noi tutti? Il Signore allora punì il suo popolo con un'epidemia. Ne portiamo ancora le conseguenze.
18 Se vi allontanate dal Signore e oggi vi ribellate voi a lui, domani egli andrà in collera con tutta la comunità d'Israele.
19 Se il vostro territorio non è adatto al culto del Signore, venite da noi, nella terra del Signore; là c'è la sua Abitazione e là vi daremo delle terre in mezzo a noi. Ma non ribellatevi al Signore, non mettetevi contro di noi, non costruitevi un altro altare, in aggiunta a quello del Signore nostro Dio.
20 Ricordate Acan, discendente di Zerach! Egli non rispettò gli ordini del Signore sullo sterminio di Gerico. Tutta la comunità d'Israele fu punita per quello. E Acan non fu il solo a pagare la sua colpa con la vita!».
21 Gli uomini della tribù di Ruben, di Gad e della metà della tribù di Manasse risposero così ai capifamiglia delle tribù dell'ovest:
22 «Dio, l'Onnipotente, il Signore, sa perché abbiamo agito così, ma vogliamo che lo sappiate anche voi! Se ci siamo ribellati al Signore e abbiamo voluto disubbidirgli, oggi il Signore ci faccia morire.
23 Se abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo costruito il nostro altare per offrire sacrifici completi, doni o sacrifici per il banchetto sacro, il Signore ci castighi!
24 Ma non è così! Noi lo abbiamo fatto per paura che in avvenire i vostri figli possano dire ai nostri: "Voi, che cosa avete a che fare con il Signore, il Dio d'Israele?
25 Il Signore ha messo il Giordano come confine tra noi e voi, uomini di Ruben e di Gad. Quindi voi non avete niente a che fare con il Signore!" Così i vostri figli spingerebbero i nostri a non restare più fedeli al Signore.
26 Perciò abbiamo deciso di costruire un altare, non per sacrifici o offerte,
27 ma solo come segno per noi e per voi, da oggi e per sempre, perché si sappia che noi siamo fedeli al Signore e gli rendiamo culto con i nostri sacrifici e offerte. Abbiamo costruito questo altare per impedire che un giorno i vostri figli possano dire che le nostre tribù non hanno niente a che fare con il Signore.
28 Abbiamo pensato che, se in futuro questo dovesse capitare, allora i nostri figli potranno dire: "Guardate: i nostri padri hanno costruito un altare identico all'altare del Signore!" Non l'abbiamo fatto con lo scopo di bruciarvi sacrifici o offerte, ma soltanto perché resti come segno tra la nostra gente e la vostra!
29 Mai abbiamo pensato di ribellarci al Signore e di abbandonarlo. Non vogliamo certamente costruire un altare per sacrifici e offerte in concorrenza con quello del Signore nostro Dio, che è davanti alla sua Abitazione!».
30 Il sacerdote Finees e i dieci capi della comunità che lo avevano accompagnato, capifamiglia delle tribù dell'ovest, ascoltarono le parole degli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e ne rimasero soddisfatti.
31 Il sacerdote Finees, figlio di Eleazaro, disse loro: «Ora so che il Signore è con noi. Non vi siete ribellati contro di lui e così avete salvato il popolo d'Israele da un castigo del Signore».
32 Allora Finees e i capi lasciarono gli uomini di Ruben e di Oad. Dal territorio di Galaad tornarono nella terra di Canaan e raccontarono tutto agli Israeliti dell'ovest.
33 Essi furono soddisfatti e lodarono il Signore; non parlarono più di guerra e di invasione del territorio abitato dalle tribù di Ruben e di Gad.
34 Gli uomini di Ruben e di Gad chiamarono quell'altare «Testimone» e dissero: «Questo altare è testimone davanti a tutti noi che il Signore è Dio!».

CAPITOLO 23

TESTAMENTO DI GIOSUE'

1 Ormai da lungo tempo il Signore faceva abitare Israele al sicuro dai nemici, e Giosuè era diventato molto vecchio;
2 perciò convocò tutti gli Israeliti, gli anziani, i capi, i giudici, i responsabili del popolo e disse loro: «Ormai io sono molto avanti negli anni.
3 Voi avete visto tutto quel che il Signore vostro Dio ha fatto a tutte queste popolazioni, per fare spazio a voi.
4 Io ho assegnato in possesso alle vostre tribù il territorio delle nazioni già conquistate, ma anche quello ancora occupato da altri popoli, dal fiume Giordano, a est, fino al mar Mediterraneo, a ovest.
5 Infatti il Signore vostro Dio eliminerà anche questi popoli per fare spazio a voi. Voi occuperete le loro terre, come il Signore vostro Dio ha promesso.
6 Non deviate mai da quel che è scritto nel libro della legge di Mosè. Siate sempre decisi di metterlo in pratica,
7 e così non vi mescolerete con queste popolazioni rimaste in mezzo a voi. Non servirete i loro dèi, non v'inginocchierete davanti a loro, non pronunzierete neppure i loro nomi e non li userete nei vostri giuramenti.
8 Restate fedeli al Signore, come avete fatto finora.
9 Il Signore ha scacciato popoli grandi e potenti durante la vostra avanzata; e fino a oggi nemmeno uno dei vostri nemici ha potuto fermarvi.
10 Un vostro soldato può da solo mettere in fuga mille nemici, perché il Signore vostro Dio combatte per voi, come ha promesso.
11 Per il vostro bene: amate il Signore vostro Dio!
12 «Se voi non sarete fedeli al Signore e vi mescolerete con le popolazioni rimaste ancora in mezzo a voi e vi sposerete con loro,
13 siate certi che il Signore vostro Dio non scaccerà più questi popoli davanti a voi. Essi resteranno in mezzo a voi e saranno per voi un pericolo e una trappola. Saranno come una frusta ai vostri fianchi e come spine conficcate negli occhi. E continuerà così, finché nemmeno uno di voi resterà in queste belle terre che il Signore vostro Dio vi ha dato.
14 «La mia morte è ormai vicina. Ciascuno di voi sa nel proprio cuore e nel proprio animo che il Signore vostro Dio vi ha dato tutti i beni che vi aveva promesso. Egli ha tenuto fede alle sue parole, e nessuna è rimasta incompiuta.
15 Ma, come il Signore vostro Dio ha mantenuto tutte le sue promesse, così egli manderà contro di voi tutti i mali che ha minacciato, fino a scacciarvi di qui.
16 Se voi non rispetterete gli obblighi che il Signore vostro Dio vi ha imposti e vi metterete a servire e adorare altri dèi, allora egli non vi tollererà più; e presto non resterà più nemmeno uno di voi in queste belle terre che egli vi ha dato».

CAPITOLO 24

L'ASSEMBLEA DI SICHEM

1 Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem. Chiamò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e i responsabili del popolo ed essi si recarono alla presenza del Signore.
2 Giosuè disse a tutto il popolo:
- Questo è il messaggio del Signore, Dio di Israele: «Nei tempi antichi i vostri antenati vivevano al di là del fiume Eufrate e veneravano altri dèi: l'ultimo fu Terach, il padre di Abramo e di Nacor.
3 Ma io presi il vostro capostipite Abramo dalle terre al di là dell'Eufrate e lo condussi da un capo all'altro del territorio di Canaan. Gli diedi un figlio, Isacco, e numerosi discendenti.
4 A Isacco diedi due figli: Giacobbe ed Esaù. A Esaù diedi in possesso la zona di montagna di Seir. Più tardi Giacobbe e i suoi figli si stabilirono in Egitto.
5 Ma in seguito io mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i miei interventi. Così vi ho liberati.
6 Feci uscire i vostri padri dall'Egitto, e gli Egiziani li inseguirono con i loro carri da guerra e la loro cavalleria fino al mar Rosso.
7 I vostri padri invocarono con grida il mio aiuto e io feci calare l'oscurità tra loro e gli Egiziani. Rovesciai sugli Egiziani le onde del mare ed essi annegarono. Avete visto quel che ho fatto all'Egitto. Voi siete vissuti a lungo nel deserto.
8 «Poi vi condussi nel territorio degli Amorrei, ad est del Giordano. Essi vi fecero guerra, ma io vi resi vittoriosi su di loro. Li annientai davanti a voi, che occupaste le loro terre.
9 Poi il re di Moab, Balak, figlio di Zippor, vi attaccò. Egli mandò a chiamare Balaam, il figlio di Beor, e gli chiese di maledirvi.
10 Ma io non lo permisi ed egli fu costretto a benedirvi. Così vi salvai da Balak.
11 «Poi attraversaste il Giordano e giungeste a Gerico. I suoi cittadini vi attaccarono, ma io diedi a voi la vittoria. La stessa cosa feci con gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei: vi attaccarono ma io diedi a voi la vittoria.
12 Io gettai il panico davanti a voi. Sono stato io, non le vostre spade e i vostri archi a scacciare i due re amorrei.
13 Io vi ho dato terre che non avete coltivato; voi abitate in città che non avete costruito, vendemmiate vigne che non avete piantato e raccogliete da ulivi che non avete coltivato».
14 Perciò ora, - continuò Giosuè, - dedicatevi sinceramente al Signore e servitelo fedelmente. Togliete di mezzo a voi gli idoli che i vostri antenati hanno adorato in Mesopotamia e in Egitto. Servite soltanto il Signore.
15 Se invece non volete servire il Signore, decidete oggi chi volete servire: o gli dèi che adoravano i vostri antenati al di là dell'Eufrate o gli dèi degli Amorrei in mezzo ai quali vivete. Io e la mia famiglia abbiamo deciso: serviremo il Signore!
16 Il popolo rispose:
- Come potremmo decidere di lasciare il Signore per seguire altri dèi?
17 Il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i nostri padri dall'Egitto, dove eravamo schiavi. Abbiamo visto con i nostri occhi tutte le cose meravigliose che ha fatto. Ci ha protetti durante il lungo cammino, fra tutti i popoli dove siamo passati.
18 Per fare posto a noi il Signore ha scacciato tutti i popoli che abitavano qui, anche gli Amorrei. Perciò anche noi vogliamo servire il Signore. E' lui il nostro Dio!
19 Ma Giosuè disse loro:
- Voi non riuscirete a servire il Signore. Egli è un Dio santo ed esige di essere il vostro unico Dio. Non sopporta colpe e infedeltà.
20 Se voi lo abbandonerete per seguire altri dèi, egli si metterà contro di voi e vi castigherà! Anche se prima è stato buono con voi, allora vi distruggerà!
21 Ma il popolo rispose a Giosuè:
- No! Noi vogliamo servire il Signore!
22 E Giosuè a loro:
- Avete deciso voi di servire il Signore. Ne siete testimoni!
- Sì, - dissero, - siamo testimoni!
23 Disse Giosuè:
- Togliete subito di mezzo gli idoli stranieri che avete con voi e promettete di essere leali con il Signore, il Dio d'Israele.
24 Il popolo rispose:
- Serviremo il Signore, nostro Dio, e ubbidiremo alla sua parola.
25 Così Giosuè concluse un patto di alleanza con il popolo e là, a Sichem, fissò per Israele le leggi e gli statuti da seguire.
26 Giosuè scrisse questi comandamenti nel libro della legge di Dio. Poi prese una grossa pietra e la rizzò sotto la quercia che si trova vicino al santuario del Signore a Sichem.
27 Poi disse al popolo: «Guardate questa pietra! Essa sarà testimone contro di noi, perché ha sentito tutte le parole che il Signore ci ha detto. Essa continuerà a ricordarvele, perché non vi ribelliate al vostro Dio!».
28 Poi Giosuè sciolse l'assemblea degli Israeliti e rimandò ciascuno nella terra che gli era stata assegnata.

LA MORTE DI GIOSUE'

(vedi Giudici 2, 6-10)
29 Dopo quegli avvenimenti, all'età di centodieci anni, il servo del Signore Giosuè, figlio di Nun, morì.
30 Lo seppellirono nel territorio di sua proprietà a Timnat-Serach, sui monti di Efraim, a nord del monte Gaas.
31 Finché visse Giosuè, il popolo fu fedele al Signore, e continuò a esserlo anche dopo la sua morte, finché vissero gli anziani che avevano visto le grandi cose che il Signore aveva fatto per Israele.

TOMBA DI GIUSEPPE. MORTE DI ELEAZARO

32 Le ossa di Giuseppe che gli Israeliti avevano portato dall'Egitto furono sepolte a Sichem, nella terra che Giacobbe aveva acquistato dai figli di Camor, il fondatore di Sichem, per cento monete d'argento. Quelle ossa entrarono a far parte dell'eredità dei discendenti di Giuseppe.
33 Poi morì anche Eleazaro, il figlio di Aronne. Lo seppellirono a Gabaa, la città data a suo figlio Finees nella regione montuosa di Efraim.
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